26-05-2021
Eravamo doppiamente curiosi e intrigati dall'arrivo a Identità Golose Milano di Lorenzo Cogo (per due cene, la seconda si terrà oggi, mercoledì 27 giugno, prenotazioni qui). Sicuramente per il desiderio di scoprire e assaggiare i piatti che ha pensato per il pubblico milanese, e ne è valsa la pena: la descrizione delle quattro portate, nelle parole dello stesso Cogo, la trovate nelle didascalie delle foto dei piatti. Ma anche per conoscere meglio le motivazioni che l'hanno spinto, negli ultimi mesi, a una svolta piuttosto radicale nella sua carriera.
Infatti nella seconda metà del 2020 è arrivata la notizia della fine della sua avventura vicentina in Piazza dei Signori, dove aveva rilevato lo storico Caffè Garibaldi e dove aveva trasferito, proprio di fianco, il suo ristorante gastronomico El Coq, con cui aveva conquistato una stella Michelin a soli 25 anni, quando l'indirizzo dell'insegna portava ancora a Marano Vicentino.
Lorenzo Cogo al pass di Identità Golose Milano con due ragazzi della sua brigata e la squadra di cucina dell'Hub
Chawanmushi, canocchie, ’nduja, cipollotto, spugnole «Questo è un antipasto che ricorda particolarmente lo stile di El Coq e il mio legame con la cucina orientale, che è stata una parte importante della mia formazione. Ci troviamo però anche prodotti del territorio come le canocchie, di stagione come le spugnole, e una contaminazione con i sapori di tutta l'Italia, con la 'nduja. Nell'ultimo periodo ho lavorato molto sulle note piccanti e in questo piatto ho voluto fare incontrare l'accoglienza morbida tipica del chawanmushi giapponese con i contrasti e le spinte che caratterizzano il mio stile di cucina»
Raviolo con sarde in saor, yogurt alla cannella, sommacco «Lo vedo come un incontro tra la tradizione della trattoria e l'innovazione: è un piatto che parte da un'idea di comfort food, godurioso, con un raviolo farcito con un elemento super-tipico delle nostre parti come il saor, che viene poi adagiato su uno yogurt greco aromatizzato alla cannella, a dare grassezza e morbidezza, e una spolverata di sommacco per dare acidità. Anche le spezie sono una parte importante della storia del nostro territorio, grazie al legame con Venezia e i suoi mercanti»
“El bacalà de un Cogo” con polenta «Qui ovviamente abbiamo a che fare con una vera colonna della cucina vicentina, un piatto così legato al nostro territorio che ogni famiglia ha la propria ricetta e ogni trattoria sostiene che il proprio sia il migliore. Ma come accade per tante ricette della tradizione regionale italiana, le variazioni sul tema sono sempre piuttosto piccole, non cambiano la struttura del piatto. Io volevo provare a darne un'interpretazione più moderna, così siamo partiti dal baccalà alla vicentina per trasformarlo in un piatto contemporaneo, rendendolo privo di lattosio e di glutine. Da una parte abbiamo scelto di usare la farina di riso, per evitare il glutine, mentre per il latte abbiamo voluto giocare un po', cambiando anche le componenti aromatiche del piatto. Abbiamo fatto un'estrazione di latte di pastinaca, ottenendo un latte vegetale che però ricorda molto le sensazioni del latte vaccino, e ci abbiamo cotto il baccalà. La sostanza del piatto originale non è stravolta, ma in questo modo lo rendiamo ancora più elegante, oltre che abbordabile da tutti, superando i problemi delle intolleranze»
“Putana” con gelato al fieno e orzo «Questo dessert è molto legato ai miei ricordi di infanzia. Alla base c'è una ricetta tipica di una torta di pane, che si può chiamare anche "maccafame", con uvetta e grappa nell'impasto, ma che nella tradizione prende il nome di "putana" quando la ricetta prevede che ci si possa mettere dentro un po' di tutto, quello che si trova. Lo accompagnerò con un gelato al fieno, fatto con il polline che si stacca dal fieno cadendo a terra: è quindi la parte più aromatica e floreale, si raccoglie che è quasi già polvere. Noi ci facciamo un'infusione e poi otteniamo il gelato, poi per dare ancora più equilibrio aggiungiamo anche del malto d'orzo. La torta sarà grigliata prima del servizio e sarà servita con il gelato e con la polvere di orzo».
Lorenzo Cogo con la bicicletta frutto della sua collaborazione con l'azienda veneta Sarto
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
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Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia