05-09-2014

E' grand'Italia a Londra

Cinque supercuochi in cucina da Harrods per i prossimi 5 mesi. Alla conquista del Regno Unito

I 5 protagonisti di Stelle di Stelle , pranzi e

I 5 protagonisti di Stelle di Stelle , pranzi e cene che saranno ospitati nel ristorante al piano -1 di Harrods a Londra da questo mese a gennaio 2015, uno chef al mese. Da sinistra, Carlo Cracco di Cracco a Milano (settembre), Annie Feolde dell'Enoteca Pinchiorri (dicembre), Enrico Cerea del Da Vittorio di Brusaporto (ottobre), Enrico Crippa del Piazza Duomo di Alba (gennaio) e Gennaro Esposito della Torre del Saracino di Vico Equense (novembre)

Il rischio è quello di distrarsi a penzolare tra i gadget di pregio di Harrods, la sterminata superficie mitologica dello shopping in centro a Londra. Ma a un certo punto ci si raccapezza ben volentieri verso la meta che più ci preme raggiungere: il lower ground floor, piano -1 giù dalle scale dal reparto orologi di lusso, accanto all'ingresso di Ladurée. È la sede del ristorante #stelledistelle, ieri preso d’assalto dai giornalisti d’Oltremanica, smaniosi di inquadrare i volti dei 5 cuochi italiani, 13 stelle Michelin in tutto che ogni giorno a pranzo e cena illumineranno per 5 mesi i sapori della Grande Italia a Knightsbridge.

Paolo Marchi e Michael Ward, managing director di Harrods

Paolo Marchi Michael Ward, managing director di Harrods

La calendarizzazione delle cene e il leitmotif dell’evento l'abbiamo affrontato in lungo e in largo. Ora ci preme dare conto della fibrillazione che assaliva ieri i convenuti alla conferenza stampa dell’evento. In primis Michael Ward, managing director di Harrods: «Iniziammo nel 2011 con il pop-up di Thomas Keller e non abbiamo più smesso. Gli italiani mostrano meglio di chiunque altro quanta passione possiamo mettere sul cibo e sul vino. Siamo felici di ospitare 5 tra i migliori cuochi del mondo. Tredici stelle Michelin che non possono competere con nessuno. An unbelievable achievement (“un risultato incredibile") per il quale ringrazio fin da ora i cuochi e Identità Golose che li ha condotti fino a qui».

Parola a Paolo Marchi: «Siamo ospiti per il secondo anno da Harrods e per noi è già questa un’ottima prova di fiducia. Grazie ai protagonisti di quest'anno, da Carlo Cracco a Chicco Cerea, che ha un ristorante vicino all’aereoporto di Bergamo quindi facile da raggiungere», scherza, «a Gennaro Esposito, così grande che contiene due ristoranti, uno in Penisola Sorrentina e l'altro a Capri. Annie Feolde, l’unica donna al mondo che è riuscita ad avere e riottenere le 3 stelle Michelin, ed Enrico Crippa. Grazie a tutti gli sponsor che ci consentono di realizzare giornate importanti come queste: Expo Milano, Grana Padano, Acqua Panna e S.Pellegrino, Lavazza, Birra Moretti, Cantine Ferrari, Molino Quaglia, Villa Sparina, Ottosoldi e Consorzio Prosciutto di Parma. E grazie all’ambasciatore italiano a Londra, Pasquale Terracciano, per essere intervenuto qui con noi».

Tutto l'isolato di Harrods è tappezzato di locandine che esaltano l'evento

Tutto l'isolato di Harrods è tappezzato di locandine che esaltano l'evento

Per i 5 protagonisti, Londra è sì un banco di prova importante ma anche una sorta di luna park. Anche per chi è sempre stato più «filo francese» come Carlo Cracco: «Ci ho messo un po’ a venire qui, la prima volta avevo 25 anni. Ma nel tempo ho imparato ad apprezzare la grandiosa offerta della città. Mi piacciono tantissimo i cocktail del Connaught. Ieri sera dopo il servizio sono stato da Duck & Waffle e ne ho assaggiato uno curioso col midollo di vitello. Andrò all’Anima e al Ledbury del grande Brett Graham».

Il cuoco australiano che mise in fuga i teppisti con le mazze da baseball è un pallino anche di Enrico Crippa: «Venni qui per una cena a 4 mani con lui prima dell’ultima 50Best. Brett è un grande che conosce il significato delle stagioni, in una città che ha un’offerta talmente vasta che può anche disorientarti. La adoro e mi piace tantissimo vedere così tante biciclette in giro». Lui che è ciclista provetto.

Particolare del ristorante di Stelle di Stelle

Particolare del ristorante di Stelle di Stelle

Sgambetta invece volentieri a piedi, da un’insegna asiatica all’altra, Chicco Cerea: «Ho provato tutti i grandi classici qui, da Gavroche a Waterside Inn ma impazzisco per le insegne libanesi, indiane, cinesi. Per me Londra ospita le location più belle del mondo. Mi hanno chiesto diverse volte di collaborare e chissà che presto non ci si riesca». Per Gennaro Esposito Londra è «Austera, organizzata, multietnica. The Square, Zuma, sono tutti grandi ristoranti. Ma io vengo qui per ascoltare il rock della generazione precedente alla mia: Led Zeppelin, Beatles, Jimi Hendrix».

Nessuno batte però il racconto di madame Annie Feolde: «Misi piede a Londra per la prima volta nel 1968. Osservavo da qui le manifestazioni dei giovani a Parigi. Ero venuta per imparare l’inglese. Fui scelta come au pair da una coppia di persone anziane, dovevo solo badare al loro cagnolino di tanto in tanto. Ho sempre apprezzato il wit inglese». E la cucina? «Ricordo un’insegna simpatica che si chiamava Swiss Center, a Trafalgar. Faceva piatti svizzeri, francesi, italiani e tedeschi. Ma non si può dire che all'epoca a Londra esistesse un qualche tipo di cucina seria. 46 anni dopo, sono cambiate tante cose». Incluso il prestigio dell’Enoteca Pinchiorri, pronto a crescere oltre Manica assieme agli altri. 


Primo piano

Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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