La 59ma edizione della Guida Michelin Italia va in archivio con la notizia cannibale delle 3 stelle Michelin del Ristorante Reale-Casadonna di Niko e Cristiana Romito, un faro che quasi oscura tutto il resto. Un premio sì «a quello che trovi nel piatto» - insistono i michelinisti duri e puri - ma non è solo l'Assoluto di cipolla perché sicuramente incide anche la scarica di progetti collaterali che i due fratelli portano avanti, accanto al ristorante vero e proprio (ultimo il vino, ne abbiamo parlato pochi giorni fa).
Emozionatissimo il cuoco predestinato, dopo i ringraziamenti di rito si è tolto anche dei sassolini: «Questo premio è anche per tutti quelli che hanno sempre detto che Rivisondoli o Castel di Sangro sono lontani da tutto: in realtà bastano 2 ore di macchina sia da Roma sia da Napoli». Tanti, c’è da scommettere, manderanno ora a memoria ogni curva del tragitto. Poi la pars costruens, ancora da completare: «Le tre stelle sono un punto di partenza per fare tanto altro. Manca ancora parecchio per completare i nostri sogni». Scommettiamo fin da ora un ingresso nei prossimi World's 50Best.

BI-CONTENTI. I 3 2-stelle 2014: da sinistra, Vincenzo Candiano della Locanda Don Serafino di Ragusa, Enrico Bartolini del Devero di Cavenago Brianza, Stefano Baiocco di Villa Feltrinelli, sponda bresciana del lago di Garda
Ai piedi del trono col suo nuovo inquilino, la Rossa numero 59 fotografa soprattutto un fatto: i francesi premiano sempre di più la cucina italiana perché i bocciati sono ormai rari e quasi tutti figli di cambi di chef (esempio più rumoroso di quest’anno, il Rossellinis di Ravello, passato da 2 stelle a 1 dopo la trasvolata di Pino Lavarra in Cina) o chiusure (che in burocratese pneumatico si dice "cessata attività": Andreini o Antiche Contrade, ad esempio, passati da 1 ovviamente a zero stelle). A ogni edizione, cresce poi il numero totale di insegne stellate: 307 nell’edizione 2013, 329 quest’anno. Per qualcuno sono ancora pochi «ma sono circa 400 le novità contenute nei 6.500 indirizzi segnalati in oltre 2mila comuni», ha introdotto la mattinata di Palazzo Giureconsulti Michael Ellis, direttore della divisione internazionale delle Guide Michelin, unico volto pubblico in assenza del neo-caporedattore Italia Sergio Lovrinovich, apparso in video decapitato dall’inquadratura «perché nell’anonimato aiutiamo anche gli chef e il personale di sala a lavorare più serenamente».
Si aggiravano a volto scoperto e raggiante invece Stefano Baiocco di Villa Feltrinelli («Era ora!», diceva scherzando ma non troppo) ed Enrico Bartolini del Devero, che penò per la prima stella ai tempi di Montescano in Oltrepò e adesso ne maneggia (meritatamente) due. Come Niko Romito, entrambi salirono a tener lezione sul palco di Identità Golose che non avevano nemmeno una stella nel curriculum («dal 2006», ci ha ricordato orgogliosamente Niko, «non ho mai saltato un'edizione di Identità»). A loro si aggiunge il terzo e ultimo 2-stellato della giornata, il quarantesimo complessivo in guida, Vincenzo Candiano della Locanda Don Serafino di Ragusa: stando a soli 800 metri da un altro 2 stelle, il Duomo di Ciccio Sultano, solletica pensare a una nuova rivalità inter-cittadina tipo quella ormai archetipale tra Uliassi e Cedroni più su a Senigallia.

STELLE DEL SUD. Frank Rizzuti, una stella nel ristorante omonimo di Potenza dopo quella di Dattilo in Calabria e Angelo Sabatelli da Monopoli (Bari)
Dietro, l’Italia delle nuove e altrettanto raggianti uni-stelle: vecchie volpi come Antonio Colonna e Corrado Fasolato e tanti altri volti noti agli identitàgolosini come Felice Sgarra, Frank Rizzuti, Angelo Sabatelli, Giuseppe Iannotti. Tutte espressioni contente anche perché, al di là del prestigio, una stella porta in media il 30% di clienti e fatturato in più, non male di questi tempi. Prima di rimandarvi all’elenco di tutte le novità della Rossa 2014, vi invitiamo a trascurare tutti gli inevitabili discorsi su "perché-la-stella-a-quello-sì-e-a-quell’altro-no?" tranne l'unico che per noi ha senso: quando troveremo una pizzeria con stella Michelin? In qualche caso, i tempi appaiono più che maturi.
NOVITA' 3 STELLE
Reale Castel Di Sangro (L'Aquila)
NOVITA' 2 STELLE
Villa Feltrinelli, Gargnano (Brescia)
Devero, Cavenago Di Brianza (Monza-Brianza)
Locanda Don Serafino Ragusa (Ragusa)
NOVITA' 1 STELLA (traslochi esclusi)
Petit Royal, Courmayeur (Aosta)
Locanda dell'Angelo, Millesimo (Savona)
I Caffi, Acqui Terme (Alessandria)
Il Portale, Verbania/Pallanza
Dac a trà, Castello di Brianza (Lecco)
La Présef, Mantello (Sondrio)
San Martino, Scorzè (Venezia)
Met, Venezia
Il Ridotto, Venezia
Spinechile Resort, Schio (Vicenza)
Oseleta, Cavaion Veronese (Verona)
Tilia, Dobbiaco (Bolzano)
Alpes, Sarentino (Bolzano)
Maso Franch, Giovo (Trento)

RAGGIANTE. Cristiana Romito, sorella del cuoco, per noi Miglior maître 2012
Dolomieu, Madonna Di Campiglio (Trento)
'L Chimpl, Vigo Di Fassa/Tamion (Trento)
La Buca, Cesenatico (Forlì-Cesena)
La Zanzara, Codigoro (Ferrara)
Inkiostro, Parma
Castello di Fighine, San Casciano dei Bagni/Fighine (Siena)
Antonello Colonna, Labico (Roma)
Krèsios, Telese (Benevento)
Terrazza Bosquet, Sorrento (Napoli)
FrankRizzuti, Potenza
Pashà, Conversano (Bari)
Angelo Sabatelli, Monopoli (Bari)
Umami, Andria
Antonio Abbruzzino, Catanzaro
Belvedere, Pula (Cagliari)