Jacopo Mercuro
Carpaccio, midollo, cavolo nero e betulladi Antonia Klugmann
Dall'Italia Sempre più viaggi di gusto! Cosa ci ha spiegato il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2023
Un particolare della sala del Tiglio a Montemonaco in provincia di Ascoli Piceno, telefono +39.0736.856441. Il locale, chiuso dopo le lesioni del terremoto del 30 ottobre 2016, riaprirà il 14 febbario, giorno di San Valentino. Per i titolari, Enrico Mazzaroni e Pier Luigi Silvestri, una grande atto d'amore
Tre terremoti squassarono il Centro Italia tra l’estate e l’autunno del 2016, Abruzzo e Marche, Lazio e Umbria. Il Tiglio di Montemonaco, in provincia di Ascoli Piceno, venne risparmiato dai primi due, ma gli fu fatale il terzo. Era la mattina del 30 ottobre, una domenica. Nessun morto, ovunque, non solo lì, ma soltanto perché le statistiche non riportano la perdita di animali. In località Isola di San Biagio, sotta la grotta della Sibilla, Enrico Mazzaroni, chef e patron assieme a Gian Luigi Silvestri, perse Oliver, un meticcio tutta intelligenza e amore schiacciato da pietre e travi. Oltre al cane, letteralmente amato come un figlio, i due persero anche la trattoria. Che ora hanno ritrovato.
Mercoledì 14 febbraio infatti, giorno scelto non a caso perché dedicato agli innamorati, Mazzaroni e Silvestri riapriranno il Tiglio, passati quasi 28 mesi dal sisma, info al +39.0736.856441. E trascorsi 20 dall’inaugurazione del Tiglio in vita, di una splendida alternativa, sempre nella Marche, ma da tutt’altra parte. Non più in montagna e non più nell’Ascolano, bensì al mare e vicino ad Ancona, a
Foto ricordo a inizio gennaio 2019 al Tiglio in Vita a Porto Recanati. Da sinistra: Nicola Coccia, Gian Luigi Silvestri, Enrico Mazzaroni e Massimiliano Santini. Con la riapertura del Tiglio a Montemonaco, Coccia si trasferirà là per dirigere i lavori della sala
Sia come sia, il giorno di San Valentino non è stato scelto a caso. Enrico celebrerà così il suo eterno amore per la montagna, dalla quale non si sarebbe mai staccato. Il cuore è rimasto lì, per più motivi e tutti che vanno oltre al fatto che ognuno di noi nasce e cresce con il suo orizzonte visivo e mentale. Lì è morto Oliver, lì affondano le radici dei Mazzaroni, con Enrico nato ad Amandola nel febbraio 1970, lì i genitori avviarono un bar che poi sarebbe divenuto uno spaccio, e più avanti ancora una trattoria che con Enrico iniziò a scalare le posizioni nelle guide fino a far dire a tanti “sai che meriti la stella? Il tuo è un ristorante, mica una trattoria”. E lui, che è persona timida, a sentirselo dire, oltre
E adesso che si è prossimi alla riapertura, è bene sapere che il locale è stato ricostruito a pochi metri, in pratica accanto a dove sorgeva, con i pezzi della casa crollata e recuperati dal sisma. In cucina il 27enne Andrea Cingolani a curare un menù molto particolare e molto contemporaneo, senza uscire dall’Italia basta pensare a Paolo Lopriore. «Non ci sarà tutta ‘sta scelta», ammonisce Mazzaroni. A chi si accomoderà verranno proposti alcuni ingredienti, cinque o sei, ognuno ne sceglie uno, l’agnello o le patate per dirne due al volo, e quello sarà in più declinazioni.
Il servizio del pane al Tiglio in vita a Porto Recanati
In attesa di tornare a Montemonaco, a inizio gennaio ho pranzato bene al Tiglio in vita (a proposito, in vita perché l’altro, il primo, era il Tiglio distrutto) come non mi succede ogni giorno. Piatti geniali, a volte pure arditi ma mai sciocchi, ingredienti veri e abbinamenti magari difficili che hanno sempre trovato le giuste risposte una volta gustata la proposta. Lungo l’elenco delle
Gli Spaghetti ginepro e caviale di Enrico Mazzaroni al Tiglio in vita a Porto Recanati
«Apetaizer 2: Arancio cotto sotto la cenere con sale nero e zafferanella; Finta oliva all’ascolana; Lardo di Montemonaco con mandorla tostata; Bignè di Ragusa; Cialda di polenta con formaggio stagionato di castagna.
Mojito, sorbetto di mela verde e testa di gambero rosso, dessert dell'inverno 2019 al Tiglio in vita a Porto Recanati
«Primi: Fregnaccia con coniglio, lime e zenzero; Spaghetto ginepro e caviale. Secondi: Lepre alla Royal con tartufo bianco; Piccione nella rete di maiale con i suoi fegatini e limone.
Tramonto alle spalle di Loreto e della Basilica della Santa Casa
In una sola parola: felicità.
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. twitter @oloapmarchi
La brigata di sala e cucina del ristorante Il Tiglio in località Isola di San Biagio a Montemonaco, provincia di Ascoli Piceno, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Da sinistra Matteo Sanzi, Francesca Fraticelli, Matteo Presutti, Loris Careddu, Lai Sibide, Enrico Mazzaroni e Lorenzo Leonetti. Necessariamente sulle quattro zampe è Eloise. Foto di Tanio Liotta
Enrico Mazzaroni ha passato questi mesi di emergenza Coronavirus nella "sua" Montemonaco. E non si dà per vinto, anzi...
Cervello di agnello con ciliegie fermentate in infuso di ciliegie, peperoncino e neve di cocco, l'originale dessert firmato Enrico Mazzaroni
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola