30-12-2023

Agriturismo Ferdy Wild? No, molto di più

Oltre Bergamo, all'imbocco dell'Alta Val Brembana, passo dopo passo Cinzia e Ferdinando Quarteroni hanno dato vita a una realtà dai cento volti inaugurata nel 1989, ora guidata dal loro figlio 32enne Nicolò che a marzo sarà tra i relatori di Identità 2024

Per capire dove stia Ferdy Wild è meglio dire all’inizio dell’Alta Val Brembana, poco oltre lo stabilimento della S.Pellegrino, che a Lenna, un comune che in pratica conta un abitante per ogni metro di altitudine, 562 contro 540. Vi saranno anche altri motivi per spingersi fin lì, ma per me nessuno può valere quanto, se non addirittura più, della straordinaria realtà della famiglia Quarteroni.

Tutto ebbe inizio nel 1989 con un agriturismo voluto da Cinzia, la signora Ferdy, alias la moglie di Ferdinando, filosofo e montanaro, capace di costruire con le sue

Foto ricordo per lo chef Marco Bonato, NIcolò Quarteroni e Alessio Manzoni, l'altro chef del Ferdy Wild

Foto ricordo per lo chef Marco Bonato, NIcolò Quarteroni e Alessio Manzoni, l'altro chef del Ferdy Wild

mani il nucleo originario in pietra. In trentaquattro anni si sono aggiunte molte anime, a iniziare da quelle dei figli Nicolò e Alice, e diversi nuovi spazi tra centro benessere, cantine, caseificio, stalle per le Brune alpine e le capre orobiche, cavalli e conigli, con l’alpeggio in Val d’Inferno, distanza circa un’ora, dieci camere da letto e un ristorante che mi ha stupito per qualità, naturalità, originalità e fedeltà al territorio che a livello vino si identifica con la Lombardia e a livello cibo con le Alpi Orobie, uno spazio ben preciso rispetto all'intero arco alpino.

Orobie Orientali, un filetto di vacca etik, cocleria , ristretto di brodo scottato con olio

Orobie Orientali, un filetto di vacca etik, cocleria , ristretto di brodo scottato con olio

Non vi si mangia qualcosa gustato altrove e nemmeno si va fin lì per passare il tempo un po’ a tavola e un po’ in giro nei prati. C’è molto ma molto di più e anche se è davvero un agriturismo, Ferdy Wild è lontano anni luce dall’idea che comunemente si ha di queste strutture, dove tanti vanno per mangiare tanto spendendo poco e non prestano attenzione alla qualità che trovano nel piatto.

Il timbro è il loro, come un biglietto da visita, soprattutto di Nicolò che guida sala, cantina e un superbo carrello dei formaggi che quasi apre il menù degustazione, e

Cheese Valley (Ol carel del Formai), commovente e proposto per terzo, e non a ridosso del dessert

Cheese Valley (Ol carel del Formai), commovente e proposto per terzo, e non a ridosso del dessert

dei due chef, Marco Bonato e Alessio Manzoni. Marco è il cognato di Nicolò per avere sposato sua sorella Alice, colei che segue l’accoglienza, mentre lui si è legato a Nicole, la pecora Mia per amica e un occhio speciale per la bottega, ma anche un figlio in arrivo. Sopra a tutti loro ecco Cinzia e Ferdinando, moglie e marito, mamma e papà, lei che sembra una sorella maggiore e deve tenere tutti in fila tutta la truppa, lui che vive più in alta quota che in struttura, immagino orgoglioso di avere trasmesso la sua filosofia a

Fidech, spaghetto cotto nel siero, burro e pepe, bottarga di fegato etik

Fidech, spaghetto cotto nel siero, burro e pepe, bottarga di fegato etik

Decisiva la stata la collaborazione con Mario e Remo Capitaneo, soprattutto il primo, in piena pandemia. Parlano le foto, con due avvisi: 1. per raggiungere Ferdy Wild armatevi di pazienza, da Milano bisogna prevedere un’ora e mezza di auto, meno se siete così fortunati da non imbattervi in uno o più Tir una volta usciti dall’autostrada a Dalmine; 2. Posto davvero bello e rilassante, dove i cani sono benaccetti, liberi di scorrazzare nei prati, ma tutta questa beltà vi apparirà solo dopo avere parcheggiato e passato un ponte pedonale sul fiume Brembo.

Spiedino Wild, Carne di Bruna Alpina Originale e maiale con BBQ all’amaro del Ferdy

Spiedino Wild, Carne di Bruna Alpina Originale e maiale con BBQ all’amaro del Ferdy

Un consiglio: non prendetevela comoda come ho fatto io, non attendete la stella verde e/o quella rossa per recarvi da Ferdy Wild che chiuderà per ferie lunedì 8 gennaio, salvo dare vitail giorno 9 a un quattro mani al Kosmo di Livigno, primo appuntamento del 2024 per i cosiddetti Supereroi Montani. Per ogni domanda e dubbio +39.0345.82235, info@agriturismoferdy.com.

Quanto alle Esperienze Wild poco prima di Natale, la prima è in pratica fissa dall’apertura: Polpettina 1989 di erbe spontanee. Quindi Orobie Orientali, Filetto di

il Bosc, spugna di muschio, cremoso al mirtillo, yogurt...

il Bosc, spugna di muschio, cremoso al mirtillo, yogurt...

vacca Etik; Cheese Valley (Ol carel del Formai), commovente e proposto per terzo, e non a ridosso del dessert, perché ci credono, non è insomma un’alternativa al dolce; Casoncello vegetale di grano arso ripieno di erbe estive; Fidech, spaghetto cotto nel siero, burro e pepe, bottarga di fegato etik; La me Aca, riso al latte, salsa di romice, fondo bruno e cacao in purezza; Cotechino e zabaione con chutney di cachi fermentati; La poesia del vino e della natura; Spiedino Wild, Carne di Bruna Alpina Originale e maiale con BBQ all’amaro del Ferdy; il Bosc, spugna di muschio,

cremoso al mirtillo, yogurt... Una dolce conclusione con  un waffle tutto germogli e il Laghetto ghiacciato, l’esaltazione del latte e dell’originalità.

A proposito: 8 assaggi a 80 euro.


Affari di Gola di Paolo Marchi

Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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