Bere bene a Brescia e dintorni: 6 cocktail bar d'autore dalla nostra Guida (con una novità)

AL MALÒ Cucina e miscelazione, Rovato (Brescia)

Che il format del cocktail bar si stesse trasformando in un'istituzione, lo si era già capito da tempo e Al Malò è il classico esempio del fatto che non è più necessario essere in una metropoli per trovare un cocktail bar di gusto, che proponga mixology di qualità, con una signature drink list di tutto rispetto. Qui la drink list porta la firma della venticinquenne Nadia Benedetti, entusiasmo e bravura da vendere, che ha disegnato il suo percorso come fosse un atlante geografico: ogni drink rimanda ad un viaggio, con i suoi ingredienti e sapori più rappresentativi. Esiste persino un menù degustazione dei cocktail: 3 piccoli assaggi che puoi selezionare tra quelli che più ti intrigano. Ogni drink è accompagnato da sfiziosi finger food a tema che rendono ancora più godibile questo viaggio senza valigia. Spicca l’ampia scelta di amari storici, oltre 80 etichette datate anni 60, 70 ed 80. A fare da regista, l’abile sommelier Lodovico Calabria, proprietario insieme allo chef Mauro Zacchetti, di quest’insegna che non è solo cocktail, ma è anche cucina d’autore e ristorante al piano superiore, in un ambiente moderno e smart.

 

BELAFONTE, Brescia

Nicola Pezzoli ed Elena Pagnoni sono una coppia giovane, affiatata, che oltre a condividere una vita di affetti hanno deciso di intraprendere un'attività insieme chiamandola Belafonte Cocktails. Dopo una serie di viaggi all'estero durante i quali ne han approfittato per acquisire prendere idee e ispirazione, i ragazzi hanno finalmente aperto il loro cocktail bar in stile vagamamente bo-bo (bourgeois-bohème) e quindi colorato, allegro e pensato con un buon mix di tradizione e ospitalità.

Da Nicola ed Elena è un po' come essere a casa di amici, con la stessa atmosfera cozy e rilassata di un ambiente domestico ma la freschezza di due anime giovani, cariche e con la voglia di fare (bene) e divertirsi. Imbottigliamenti a proprio nome, fermentati, home made, succhi freschi, un'ottima conoscenza dei classici e la voglia di innovare: decisamente una tappa da non perdere a Brescia e una realtà da conoscere per chi viene da fuori.

 

DIALOGUE, Brescia

Tutto ruota intorno all’elegante ciliegio che domina il locale. La leggerezza dei petali rosa (in stagione) è in elegante contrasto con le pareti nere e gli arredi antracite, il tutto illuminato dalle etichette dorate della gran selezione di champagne. Così ha preso forma il sogno di Adrian Cristian e Adela Paul, compagni nella vita e in questa avventura: hanno scelto Brescia come loro luogo del cuore e quale approdo dopo lunghe esperienze all’estero.

Lui bartender dalla formazione londinese, lei amante dell’accoglienza garbata e delicata, portano avanti la loro filosofia di lounge bar donando all’ospite un’esperienza non solo di degustazione, ma anche di conoscenza e approfondimento sui prodotti utilizzati per la realizzazione della loro cocktail list e sul valore delle materie prime utilizzate. La fioritura del ciliegio dura poco, ma è un momento molto intenso; allo stesso modo viene vissuta la permanenza al Dialogue: breve, intensa... ma indelebile.

 

 

GIN LOUNGE AL GRAND HOTEL FASANO, Gardone Riviera (Brescia)

Come un confortevole salotto, la Gin Lounge del Grand Hotel Fasano permette agli ospiti di fare il giro del mondo sulle note del ginepro, grazie a un’importante selezione di distillati internazionali di cui il bar manager Rama Redzepi è appassionato. Maestro dell’ospitalità e fine conoscitore di spirits, è un piacere sedersi con lui al bancone e ascoltare le storie dei gin che seleziona in base ai gusti di ogni ospite, abbinandoli a toniche dai diversi profili aromatici quando prepara un Gin & Tonic.

Durante la bella stagione, l’esperienza di degustazione si sposta sulla terrazza affacciata sul Lago di Garda, dove scegliere grandi classici come il Martinez oppure una delle miscele realizzate con il tè, bevanda sempre più utilizzata in mixology. Per celebrare gli anni trascorsi al Grand Hotel Fasano, Redzepi ha creato uno speciale menu con i suoi signature più celebri, realizzati stagione dopo stagione.

 

PANORAMA LOUNGE BAR ALL'EALA, Limone sul Garda (Brescia)

Il nome è una certezza: al Panorama Lounge Bar, prima di essere conquistati dalle miscele, gli ospiti restano incantati dalla vista che si gode dalle ampie vetrate. Oppure dalla terrazza esterna, affacciata sulle acque del Lago di Garda, sempre increspate dal vento che gonfia le vele degli appassionati di wind surf. Nelle giornate più limpide si scorgono il Monte Baldo, Limone sul Garda e Punta Larici, fino a perdere lo sguardo tra le Prealpi.

Proprio questo paesaggio ha ispirato il bar manager Eduardo Bortolotti, che per il cocktail bar di Eala, hotel 5 stelle lusso, ha sviluppato un programma di mixology focalizzato su ingredienti locali e sapori del territorio, in linea con la filosofia di ospitalità della struttura. Ogni cocktail porta il nome dei punti gardesani più suggestivi e contiene spiriti realizzati con le botaniche del lago. Come La Rocca, a base di liquore Picco Rosso della Valle di Ledro alla fragolina di bosco e lampone, con succo di montagna al ribes, ciliegia e rabarbaro, miele di castagno e un bitter proveniente da Sirmione. Per un sorso di territorio, al cospetto delle cime maestose che si tuffano nello specchio d'acqua.

 

RETROSCENA, Rovato (Brescia

Prendete nota del nome e delle coordinate geografiche di quest’insegna a Rovato, sud della Franciacorta, dove Francesco Salera, classe 1987, è il regista e l'anima di un locale che offre uno strutturato menu bistrot a pranzo e cena, ma soprattutto uno spettacolo che va in scena all'ora dell’aperitivo con l'attività di miscelazione. La ricca lista di gin e i cocktail classici permettono a Francesco di esprimersi al meglio, restando perlopiù fedele alle miscelazioni tradizionali. Perché per lui il cocktail è sempre uno "state of mind", deve essere buono, deve fare la differenza.

Prendiamo come esempio un semplice Negroni, il re degli aperitivi: da Retroscena il vermouth rosso, il bitter e il gin vengono lasciati affinare in piccoli botti da due litri per almeno due mesi, come fossero vini o distillati pregiati. Il drink assume note calde, dolci e fruttate, tipiche del passaggio in barrique, acquisendo sentori di vaniglia e legno che regalano un gusto diverso rispetto al classico Negroni: robusto, pieno ma allo stesso tempo vellutato ed equilibrato.