14-11-2023

Quali sono i trend 2024 della mixology? Ce li spiega Mattia Pastori

Cosa berremo nell'anno nuovo? La risposta al fondatore di Nonsolococktails, che punta su no alcol (o low alcol), cocktail pairing, stagionalità, twist on classic e... intelligenza artificiale

Mattia Pastori dietro al bancone. Pavese, classe 1

Mattia Pastori dietro al bancone. Pavese, classe 1984, è uno dei punti di riferimento della mixology italiana. Nel suo ruolo di mixologist e di imprenditore nel beverage, e con la sua società di formazione e consulenza Nonsolococktails, ha deciso di sviluppare il suo percorso in ambito di consulting, curando la start up di concept di grande successo

«Mattia, quali sono le tendenze nel mondo della mixology, per il 2024?». Sorride: sul tema è preparatissimo, anzi è la base del suo lavoro: per Nonsolococktails - società di consulenza, formazione ed eventi nel mondo dell’ospitalità, che ha fondato - studiare i trend è assolutamente indispensabile, in modo da poter poi offrire l’expertise necessaria ai brand che vogliono affermarsi nel mondo del beverage. Si era ad Autunno Pavese, lui relatore sul palco proprio per raccontare il suo settore durante le serate organizzate da Identità Golose. Mattia Pastori ha risposto alla nostra domanda, però poi, al termine dell'incontro: «Aspetta a scrivere quello che ti ho detto, voglio mandarti un'analisi più approfondita». Eccola.

 

I TREND DELLA MIXOLOGY 2024

1) L'intrigante mondo del no alcol e del low alcol

Pomo Tonic. Tutte le foto sono di Elena Datrino

Pomo Tonic. Tutte le foto sono di Elena Datrino

La tendenza del bere analcolico e poco alcolico è in forte crescita, grazie anche alla capacità del settore di offrire cocktail analcolici premium. I consumatori del 2024 non sorseggeranno con gusto drink analcolici realizzati dal semplice mix di frutta con aggiunta di alcol, di sciroppi o di bibite analcoliche, ma cocktail dal gusto raffinato, decisamente inaspettato e sexy! «I cocktail analcolici che conquisteranno i banconi dei bar sono a base di idrolati, alcolati e tinture che esprimono nei loro gusti e profumi il richiamo a distillati, ma che sono totalmente alcol free. Oppure infusioni analcoliche mescolate a estrazioni di acqua da vegetali con la ricerca dell’equilibrio perfetto per esaltarne il gusto». Ad esempio, una delle migliori proposte analcoliche di Nonsolococktails sarà il Pomo Tonic, un elegante miscelazione di 10 cl acqua di pomodoro condita con sale, pepe, limone, Worcester sauce e tabasco e 10 cl di Tonica Agrumi Sanpellegrino, «che conferisce carattere a questo drink alcol free».

 

2) Il cocktail pairing

Profumo di Bosco abbinato agli Anellini al ragù di Davide Marzullo, Trattoria Contemporanea

Profumo di Bosco abbinato agli Anellini al ragù di Davide Marzullo, Trattoria Contemporanea

È una tendenza iniziata già da qualche anno, ma che nel 2024 rivoluzionerà ancora di più gli abbinamenti delle nostre tavole, scardinando anche gli accostamenti più classici. L’innovazione e la creatività alle quali ci hanno abituato gli chef oltrepassano i confini del cibo e si estendono alle bevande. «Abbiamo recentemente organizzato un evento di cocktail pairing in collaborazione con Trattoria Contemporanea che ha riscosso grande attenzione e successo. Negli ultimi anni abbiamo sperimentato tantissimo nell’abbinamento cibo e cocktail e oggi siamo pronti a presentare una proposta completa, dall’antipasto al dolce, che renderà ancora più sorprendente l’esperienza della buona tavola». Tra i cocktail più apprezzati della serata, il Profumo di Bosco, a base di whisky dealcolizzato, cipresso e acqua fungo, abbinato agli Anellini al ragù. E perché non pensare a un cocktail pairing per il brindisi di capodanno? Che mettiate a tavola il panettone, il pandoro o le lenticchie portasoldi, perfetto è The Gentleman, a base di Lillet blanc, Marsala e pompelmo rosa.

 

3) Stagionalità nei cocktail

Autunno Mule

Autunno Mule

Come in cucina, anche nel bar si fa attenzione agli ingredienti di stagione. Per questo motivo le drink list sono sempre più legate alla stagionalità degli ingredienti, valorizzando così i prodotti che la natura mette a disposizione in ogni fase dell’anno, e non solo per la cosiddetta garnish. !La stagionalità degli ingredienti è un’attenzione al rispetto del pianeta e al percorso di sostenibilità che deve impegnare anche i protagonisti del settore del beverage». L’Autunno Mule, la versione autunnale del Moscow Mule a cui si sostituisce la vodka con il liquore alle castagne del Liquorificio di Alta Valle Camonica e un ridistillato di nocino, è già una dichiarazione di cura nella scelta di ingredienti che siano di stagione che non stravolge l’essenza del drink.

 

4) I twist on classic

Heartbreak Negroni

Heartbreak Negroni

Negroni, Espresso Martini e Margarita restano i cocktail più venduti al mondo. Sono infatti presenti in tutte le drink list di tendenza nelle loro varianti più modaiole che tendono a sfruttare e creare dei twist on classic innovativi e moderni. !Il twist on classic è una tecnica fondamentale per il barman. Gli consente, partendo da una ricetta originale, di personalizzarla ed esprimere la propria identità. A un cocktail conosciuto, come ad esempio il Negroni, si sostituisce un ingrediente o si utilizza una tecnica innovativa conferendogli una nuova texture. Heartbreak Negroni è l’esempio di come uno dei cocktail più amati e conosciuti al mondo può ancora stupire e mostrare una nuova giovinezza: «Il tocco personale che abbiamo aggiunto è un bitter aperitivo dal gusto dolce e avvolgente come Marendry Fabbri 1905 oppure un botanical spirit analcolico per abbassare il livello alcolico e ''semplificare'' la bevuta».

 

5) L'intelligenza artificiale approda al bar
L’intelligenza artificiale detterà le prossime drink list? Grazie all’utilizzo di ChatGPT è possibile chiedere all’AI di aiutarci a creare una vera e propria ricetta su misura alle nostre preferenze o esigenze. Quindi la risposta alla nostra domanda potrebbe essere un sì, ma senza il tocco esperto del barman potremmo rimanerne delusi. «Partendo da un tema o da un suggerimento, l’AI offre un primo spunto. Ma solo la mano e la mente di un bartender possono rendere interessante e originale una creazione: ChatGPT non dispone di skills tecniche e della capacità di analisi sull’intero scenario di riferimento. E ciò che è ancora più importante, la macchina non potrà mai sostituire il legame fondamentale che si crea fra il barman e il suo cliente: la capacità di interpretare i suoi gusti, le sue aspettative e le sue abitudini miscelandole nel cocktail perfetto».


Shake & shock

ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

a cura di

Identità Golose