26-07-2021
La chef Solaika Marrocco con Silvia Antonazzo, responsabile di sala del ristorante Primo a Lecce. La chef Solaika Marrocco è stata premiata cuoca dell'anno dalla Guida ai ristoranti di Identità Golose
Continua il nostro viaggio goloso nell'Italia delle vacanze e dei vacanzieri. Di regione, in regione, vi suggeriamo i migliori indirizzi dove pasteggiare nei mesi più caldi. E perchè no: potreste scoprire così, il vostro prossimo ristorante preferito. Oggi siamo in Puglia, vi portiamo nel cuore del Salento e nella rigogliosa provincia di Taranto. Buon viaggio!
LE MACÀRE – Via Mariana Albina 140, Alezio (Lecce), +39 0833282192, www.lemacare.it Se le macàre, mitiche fattucchiere della fantasia popolare salentina, compivano sortilegi e preparavano filtri e pozioni, qui “la cucina è la sola magia”, come recita la significativa dichiarazione d'intenti che in questo locale di Alezio sembra essere il principio ispiratore dell'intera attività. E in effetti una sorta di magia si coglie nei piatti di Daniela Montinaro e di Vincenzo D'Aprile, la magia di una schietta tradizione casalinga che resta orgogliosamente fedele a se stessa, malgrado il passaggio obbligato attraverso operazioni che la ingentiliscono, la alleggeriscono e la ringiovaniscono. Antiche ricette che rappresentano un solido punto di riferimento per le proposte presenti in menu. Prima fra tutte l'appagante soluzione della Zuppa di pasta mista con patate, crostacei, tabasco e caciocavallo podolico. Intramontabile la semplicità della Zuppetta di cozze con crema di patate e sedano. Il tutto con il valore aggiunto della presenza in sala di Stella d'Aprile, che si occupa del servizio, della cantina e della pregevole carta degli oli. Leggi qui l’intera recensione di Le Macàre firmata Vincenzo Rizzi
ERMINIA | CUCINA AGRICOLA – via Longa km2, Alliste (Lecce), +39 08331852233, www.lepalummare.it La sua è stata un’apertura col botto, di quelle che non si dimenticano, 8 marzo 2020. Neanche il tempo di metabolizzarla che chiude e riapre a giugno. Erminia nasce come azienda agricola, produce patate per la grande distribuzione, ha il primo impianto europeo di lime, grandi agrumeti e alberi di melograno che ne abbracciano la sala a vista e le otto pajare. È una casa felice, che Sabrina e Amy Adamo hanno dedicato alla nonna paterna mai conosciuta e sempre presente nelle loro vite, identificando in lei il luogo più sacro: la tavola, dove ci si abbandona al gusto e al piacere di coccolarsi. E delle coccole, le due sorelle, ne hanno fatto una filosofia di vita, un mood che si respira nella grande sala a vista, quasi scandinava. Ai fornelli c’è Andrea Merenda, alla sua prima prova in solitaria, giovane, timido quanto basta e dalle idee chiare in testa. Non ha curriculum blasonati alle spalle, solo una lunga gavetta e tanta esperienza. La sua è una cucina immediata; rassicura i palati raccontando la bellezza di una terra. Pensa alla tradizione ma la rivede sfiziosa, più fresca. Leggi qui l’intera recensione di Erminia | Cucina agricola firmata Pierpaolo Sammartino
VARDACELI – via Giacomo Matteotti 3, Castiglione (Lecce), +39 3894313997, www.vardaceli.com Castiglione d'Otranto, che poi non è così vicino a Otranto, è un punto in campagna che va un attimo cercato a nord di Tricase, Andrano il comune di riferimento. Lì ha dimora la Trattoria Vardaceli, quasi sulla piazza principale, un ingresso rialzato rispetto alla via con i primi tavoli proprio lì e dentro una prima sala dove la famiglia Mastria accoglie per poi accompagnare i clienti nella seconda o nel piccolo giardino dove io adoro accomodarmi. La Vardaceli, che si chiama così in omaggio a certo tipo di peperoncino molto piccante che fa capottare chi esagera, portandolo a guardare il cielo, è uno dei tanti casi che mettono in crisi chi scrive o, comunque, chi dispensa consigli agli amici. Perfetta e simpatica tipica trattoria dell'estremo lembo meridionale della Puglia. C'è qualità e varietà nel piatto, c'è una nuova cucina, ben più ampia che permette nuove proposte, e ci sono nuovi ambienti. Lo spirito è rimasto quello e devi essere proprio arrabbiato di tuo per non farti conquistare da tutti coloro che lavorano lì. Leggi qui l’intera recensione di Vardaceli firmata Paolo Marchi
3 RANE – via Cavour 7, Lecce, +39 3755040165 Dopo aver vagabondato tra Gran Bretagna e Sud-Est asiatico, Maurizio Raselli ha intrapreso il viaggio più avventuroso, nel misterioso Suditalia. Abbandonati i luoghi dell'apprendistato e della conferma, lo chef prende il largo a bordo di una barchetta a vela, rivoltando come un guanto la "grande cucina" e celebrando a piene mani il suo "realismo romantico", decantato con la grazia e la consapevolezza di chi ha ormai raggiunto la piena maturità interiore. "Eticità" è la sua parola d'ordine. Nei piatti un'estetica castigata, in cui la concreta realtà delle percezioni gustative e olfattive ha vinto sull'esteriorità della rappresentazione. Sapiente l'equilibrio delle proposte in carta. Piatti privi di inutili orpelli, capaci di mostrare i muscoli quando occorre, come ne "Le patate, l'agnello, la menta", o come quando a far da contorno alla lingua di manzo, presentata in tre variazioni, c'è il cupo riverbero di un "bagnetto verde" tra arance e sponsali arrosto. Nella raccolta saletta da pranzo si sta bene, tra la calda pietra calcarea leccese, la candida mise en place, l'arredo minimalista e il garbo di Giovanni Fortunato. Leggi qui l’intera recensione di 3 Rane firmata Identità Golose
La zuppetta della chef Alessandra Civilla del ristorante Alex di Lecce. (Foto dal profilo Instagram @alexristorante)
400 GRADI – viale Porta d’Europa 65, Lecce, +39 313318359, www.pizzeria400gradi.it È il golden boy della pizza pugliese, il millennial che ha innestato dal Salento in su la rivoluzione in corso sul disco di pasta. Se 400 Gradi è il punto di innesco della pizza nuova in terra di Puglia, Godi è il ragazzo che primo fra tutti ci ha dato un taglio con le sciatterie che ammorbano il pizza world. In viale Porta d’Europa, periferia urbana a dieci minuti di passeggiata dal centro di Lecce, una brigata di pizzaioli ruggenti allevati dal giovanissimo capomastro; la sala regge il passo, scandendo una narrazione chiara del piatto e muovendosi con destrezza fra gli interni di design jungle-animalier. La ricetta comprende uno studio eternamente in progress di farine e impasti, tempi giusti di lievitazione, cornicione alto ma senza impennate e grandi ingredienti setacciati nel paniere mediterraneo. I cult della casa? La magnifica semplicità dell’Extra Regina, base rossa con pomodoro, bufala, pomodoro datterino e basilico. Leggi qui l’intera recensione di 400 Gradi firmata Identità Golose
BROS – via degli Acaja 2, Lecce, +39 0832092601, www.pellegrinobrothers.it Quel che piace di Carlo Cracco non si perdona ai Bros. Ovvero le performance immersive nelle strategie di marketing. Le facce e i corpi desnudi prestate ai brand. L’esposizione mediatica da masterchef. Non gli si perdona lo status d’enfant prodige, prima cuochi di fama internazionale poi testimonial di se stessi, con tanto di claim: Be Bros che vale, come si dice?, a state of mind. Non si perdona il successo a questi ragazzini di periferia che si sentono Bros of the universe. Ma il più irriducibile dei detrattori, non può negare onestamente che Floriano e Isa hanno trasformato Lecce nell’ombelico del gastro-mondo. Non riconoscerne la capacità di muoversi agevolmente nel menu bilingue, inglese e salentino stretto, dove campeggiano cucumarazzi, ricotta scante, tabaccu elevati al rango di una cucina alta, smagliante, universale, da bassa che era, relegata nel dimenticatoio di una dispensa andata, polverosa, inchiodata agli schemi della tradizione. Provare per credere. Leggi qui l’intera recensione di Bros firmata Sonia Gioia
PRIMO – via 47°Reggimento Fanteria 7, Lecce, +39 0832243802, www.primorestaurant.it Primo è il ristorante di una squadra di ragazzi tutti sotto ai 30 anni. La chef ne ha appena 26 ed è autrice di una solare cucina d’autore a Lecce (non a Londra o New York). Sono 3 elementi che concorrono a definire un coefficiente di difficoltà tra i più alti d’Italia, un fattore che ci spingerà a tornare ogni volta che possiamo per scoprire le evoluzioni di uno dei talenti più promettenti del Paese. Dopo l’appetizer di frisella (che frisella non è) arriva la Parmigiana di Solaika Marrocco, una felice redistribuzione di besciamella di grano arso con un velo di pomodoro che oscura una buonissima melanzana al forno. La ragazza salta con agilità tra i contrasti e ne abbiamo la controprova con la Pasta al pomodoro, realizzata con una salsa di datterino giallo, polvere di pelle, origano e peperoncino caramellato. I pensieri ruffiani non sono di casa qui, vedi anche l’Agnello con fondo aromatizzato al cacao e ginepro, barbabietola affumicata, crema di mela verde. Colpisce la pulizia di Solaika, l’armonia di affumicato e acido, la completezza dello spettro degli aromi, tecniche che fanno godere e riflettere. Leggi qui l’intera recensione di Primo firmata Gabriele Zanatta
SPIRITI GOURMET – via Cesare Battisti 10, Lecce, +39 0832308438, www.spiritigourmet.it È uno di quegli indirizzi che fanno la differenza. Facile da ricordare, per il nome che ne esprime tutta l’energia: Spiriti, che affiancato dal Gourmet, prospetta l’idea di un viaggio tra gusti e combinazioni, così varie quanto sofisticate, da stupire anche i palati più esigenti. La pizzeria è una costola della blasonata Osteria degli Spiriti, ristorante a gestione familiare che interpreta ad alto livello la cucina tipica salentina. A Piero Angelo Merazzi, patron e oste per antonomasia, si deve il ritorno alle origini lasciando però che a tracciarne la nuova visione, fosse il figlio Gianmarco. Certo, passione e perfezionismo estremo non bastano a garantirne il successo, ci vuole qualcuno in grado di sposare il progetto: servire solo pizze a spicchi, farciti uno alla volta. Più facile a dirsi che a trovarlo e invece l'incontro con Angelo D’Amico, il pizzaiolo perfetto: sceglie solo farine poco raffinate, tipo 1, 2, ma anche impasti alternativi al grano arso, alla curcuma o al mais e se per questi usa la biga, per il classico solo metodo diretto, idrolisi e lievitazione da 24 a 48 ore. Ha la sensibilità dei nuovi pizzaioli, attenti alla qualità e freschezza degli ingredienti. Li dosa con sapienza sulle basi, confrontandosi negli abbinamenti con Tiziana Perlangeli, cuoca dell'Osteria, tanto da risultare naturalmente vincenti. Leggi qui l’intera recensione di Spiriti Gourmet firmata Pierpaolo Sammartino
Gli Spaghetti ai ricci di mare della Taverna del Porto di Tricase (Lecce)
COSIMO RUSSO – via Vittorio Veneto 9, Leverano (Lecce), +39 08321814489 Lo si trova nel cuore di Leverano, piccolo paese della provincia salentina, proprio a ridosso dell’alta torre Federiciana, che in estate fa da stupenda scenografia a chi sceglie di cenare all’esterno del locale. Il suo primo signature restaurant, dall’insegna minimalista, è in quella che fu prima la stalla della torre e poi un frantoio con volte a botte lasciate a vista. Allievo di Sergio Mei, Cosimo ama portare a tavola una cucina italiana “semplice” negli ingredienti, che non spaventi l’ospite. Qui si viene per gli ottimi risotti, di pesce e di terra, evidente rimando alla sua lunga permanenza milanese. Miscela con mano felice nord e sud d’Italia, dando una chiara impronta pugliese a primi come la Linguina con le cozze e focaccia. Cosimo non ama estremizzare, i suoi piatti di fatto sono di facile lettura, comprensibili. Usa non più di tre ingredienti, sceglie materie prime di qualità lavorandole il giusto, senza forzare in esasperate manipolazioni. Leggi qui l’intera recensione di Cosimo Russo firmata Pierpaolo Sammartino
ORIGANO | MENHIR SALENTO – via Scarciglia 18, Minervino di Lecce (Lecce), +39 08361905996, www.menhirsalento.com Si può essere bravi, persino bravissimi cuochi senza fare i fenomeni, senza cimentarsi in acrobazie circensi. Così fa Alfredo De Luca ai fuochi di Origano, l'osteria di Cantine Menhir a Minervino di Lecce. Siamo nel bassissimo Salento, il paesaggio è quello arso vivo dalla xylella, un cimitero di ulivi crocifissi. Menhir resiste, proteggendo la sua porzione di bellezza proprio al centro del paese, uno di quei borghi salentini solitari che ti prendono alla sprovvista parandoti davanti gioielli misconosciuti: come il magnifico rosone sulla facciata della chiesa madre di San Michele Arcangelo. Il cuoco che fra queste contrade ci è nato, ha scommesso tutto su un repertorio super mediterraneo, anche nelle cromie con cui gioca allegramente, addizionato alle seduzioni del Sol Levante che hanno rapito De Luca in trasferta per conto dell’azienda vinicola. Vedi la Ricciola, erba di mare, sedano e meloncella, o l'Uovo di Origano (parto delle gallinelle allevate a due passi dal ristorante, che scorazzano sull’aia della Menhir farm) con cipollotto, pomodoro giallo e caciocavallo, variazione sul tema del chawanmushi messo in opera con odori e sapori made in Puglia. Leggi qui l’intera recensione di Origano, Menhir Salento firmata Identità Golose
Il pomodoro agrodolce della chef Valentina Rizzo racchiude in sè tutti i sapori, acido, speziato, fresco, arricchito dalle erbette aromatiche del loro piccolo giardino. Un contorno del piatto a base di sgombro BBQ del ristorante La Farmacia dei Sani di Ruffano (Lecce). Foto dal profilo Instagram @farmacia_dei_sani
24RE – via Enea 4, Santa Maria di Leuca (Lecce), +39 3349884955, www.24releuca.it Ivano Seclì ha dentro a sé un motore in perenne movimento. Con sua moglie Giusy dà vita da un po' di anni in qua a realtà ristorative che ruotano tutt'attorno a Santa Maria di Leuca. E come tanti deve adattarsi alle stagioni di questo estremo lembo di Salento che sente le stagioni ben più del capoluogo Lecce. Lì vi sono i Bagni Marinelli e al loro interno quella del 2020 è stata un'altra estate a tutto pesce, cotto e anche crudo perché Ivano sa dove rifornirsi di ogni squisitezza da gustare pressoché viva. Se il 24Re ai Marinelli è un locale prettamente estivo non lo sono gli altri due. A Leuca ecco il Mercato 24Re, uno street-food market ricavato all'interno di quello che era un cinema all'aperto, 3 piani di bontà. E a Presicce cresce Carne che non è una classica braceria, ma una trattoria di carne che vorrebbe portare all'attenzione di tutti tagli ben più vari di bombette, salsicce e capocolli. Leggi qui l’intera recensione di 24RE firmata Paolo Marchi
ROOTS – strada provinciale Scorrano- Supersano km2, Scorrano (Lecce), +39 0836010329, www.rootstrattoria.it Roots, la trattoria voluta da Floriano Pellegrino e Isabella Potì nell’entroterra salentino, ha aperto a maggio del 2019 partendo dalla risistemazione di alcuni locali dell’azienda agricola di proprietà della famiglia Pellegrino. Roots è una trattoria contemporanea di ispirazione salentina, e la sua idea è accogliere i clienti come a casa. E come a casa il ritmo della settimana è scandito da menu differenti, che si configurano come proposta del giorno più che come percorso di degustazione. Ecco che di domenica, per esempio, per pranzo è prevista la pasta al forno e la sera invece i pezzi, ossia i rustici, i calzoni, gli arancini, o la pizza con farina da grani locali e prodotti del territorio. Il venerdì non si mangia carne, ma come da tradizione pesce, il sabato il brodo, le altre sere è possibile optare per un menu più o meno esteso, la cui base è sostanzialmente vegetale. Leggi qui l’intera recensione di Roots firmata Amelia De Francesco
LEMI’ COZZE & GIN – via Tempio 20, Tricase (Lecce), +39 3475419108 È ormai felicemente rodato il nuovo concept di Ippazio Turco Lemì Cozze & Gin, bistrot di moderna concezione, nel cuore storico di Tricase, dove lo chef continua a portare una ventata di scanzonata freschezza, in una via di gran passeggio. Cucina del territorio, stagionale, menu easy e divertente che interpreta con mano sapiente i grandi prodotti pugliesi. Nella prima sala, minimal, alle spalle del lungo bancone, fanno mostra di sé più di 70 bottiglie di gin, tra cui una selezione prodotta direttamente dallo chef con essenze e cultivar locali, tra cui il Ginepro coccolone, che Turco raccoglie nelle sue passeggiate sulla spiaggia. A fianco, una seconda sala con tavoli e sedie in paglia, oltre a una grande vetrina con pesci di grandi dimensioni in fase di maturazione per accentuarne il gusto grazie al passare del tempo. Su una lavagna, compaiono piatti scritti a mano, alcuni fissi, altri legati al pescato del giorno o ai fermi di stagione, ma tutti freschi e di qualità. Sempre in carta il polpo, le sarde con le cicorie o i totani, che non si trovano però a settembre. Leggi qui l’intera recensione di Lemì Cozze & Gin firmata Pierpaolo Sammartino
Il Bacio di Klimt: crema di zucchine, crema di patate gialle e viola, crema di barbabietola, pois di crema di peperoni gialli, datterini aromatizzati, melanzane zucchine e peperoni grigliati, germogli e burrata barese. Una delle creazioni di Ippazio Ricchiuto della pizzeria Spicchi d'Arte a Tricase (Lecce)
LA CUCCAGNA – corso Umberto 168, Crispiano (Taranto), +39 099616087, www.lacuccagnagirodivite.com La famiglia Marsella è un'istituzione. Lo è diventata grazie alla sua attività di ristorazione, affacciata da diversi decenni su una strada lunga e stretta che porta verso il centro di Crispiano. Nel tempo l'attività si è notevolmente ampliata e sviluppata, fino a raggiungere traguardi interessanti in ambito gastronomico ed enologico. Attualmente la gestione è prevalentemente declinata al femminile, e se ne occupano Rosa Marsella e Paola Ortesta, con la collaborazione in sala del bravo Andrea Pentassuglia. Le padrone di casa si dividono i compiti. La prima accoglie gli ospiti, cura la pregevole cantina e prepara i dolci; mentre Paola ai fornelli propone la tradizione, con qualche guizzo di modernità che allontana la monotonia senza tradire l'identità. Gli antipasti proposti vivacizzano soluzioni classiche ed esaltano la qualità delle materie prime del territorio (per esempio, il gazpacho pugliese con frisella, cipolla, caroselli, peperoni e mozzarella); poi si apre il capitolo dei primi piatti, con il valore aggiunto dei prodotti di un ottimo pastificio artigianale. Sontuose le grigliate di carne, per secondo, e la chicca finale del delizioso cannolo scomposto. Leggi qui l’intera recensione di La Cuccagna firmata Vincenzo Rizzi
BORGO VALLE RITA – contrada Girifalco, Ginosa (Taranto), +39 0998271824, www.vallerita.it Da un lato l'antica e possente struttura abitativa della masseria di Girifalco, dall'altro l'atmosfera country di Borgo Valle Rita: La piacevole dimensione bucolica tuttavia non è soltanto uno slogan pubblicitario, perché l'attività di agriturismo viene affiancata e concretamente sostenuta da un'avviata azienda agricola con produzione biologica di frutta, olio e ortaggi. Tutte materie prime che una filiera cortissima trasferisce direttamente nell'annesso ristorante, ricavato negli ambienti un tempo utilizzati come dormitori per i lavoratori stagionali del tabacco. Qui il giovane chef Carmine Chiarelli le modifica con abile tecnica e le rende in forma elegante, e così piccole delizie gastronomiche, con la loro apparente semplicità, riescono da sole a dare un senso e un'identità alla linea di cucina. Carmine comunque ama variare, e si diverte a intrecciare il mare con la terra, senza mai perdere il senso dell'equilibrio, e senza cercare di stupire con inutili artifici. In perfetta sintonia con lo spirito complessivo, la selezione enologica tende a privilegiare le etichette naturali, bollicine comprese. Leggi qui l’intera recensione di Borgo Valle Rita firmata Identità Golose
Un'immagine nottura del Vinilia Wine Resort a Manduria in provincia di Taranto
Tutte le novità della Guida ai Ristoranti d'Italia, Europa e Mondo di Identità Golose
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A cura della redazione di Identità Golose
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Il Sanguinaccio Royal, una ricetta di Floriano Pellegrino e Isabella Potì, chef del ristorante Bros, a Lecce
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