26-07-2021

I ristoranti dell'estate 2021: tappe golose in Puglia, tra Salento e Taranto

Venti indirizzi da non perdere dalla Guida Identità Golose 2021: dal mare all'entroterra, tutto il buono dell'eccellenza locale, storie di famiglia e pizza d'autore..

La chef Solaika Marrocco con Silvia Antonazzo, 

La chef Solaika Marrocco con Silvia Antonazzo, responsabile di sala del ristorante Primo a Lecce. La chef Solaika Marrocco è stata premiata cuoca dell'anno dalla Guida ai ristoranti di Identità Golose 

Continua  il nostro viaggio goloso nell'Italia delle vacanze e dei vacanzieri. Di regione, in regione, vi suggeriamo i migliori indirizzi dove pasteggiare nei mesi più caldi. E perchè no: potreste scoprire così, il vostro prossimo ristorante preferito. Oggi siamo in Puglia, vi portiamo nel cuore del Salento e nella rigogliosa provincia di Taranto. Buon viaggio!

LE MACÀRE – Via Mariana Albina 140, Alezio (Lecce), +39 0833282192, www.lemacare.it
Se le macàre, mitiche fattucchiere della fantasia popolare salentina, compivano sortilegi e preparavano filtri e pozioni, qui “la cucina è la sola magia”, come recita la significativa dichiarazione d'intenti che in questo locale di Alezio sembra essere il principio ispiratore dell'intera attività. E in effetti una sorta di magia si coglie nei piatti di Daniela Montinaro e di Vincenzo D'Aprile, la magia di una schietta tradizione casalinga che resta orgogliosamente fedele a se stessa, malgrado il passaggio obbligato attraverso operazioni che la ingentiliscono, la alleggeriscono e la ringiovaniscono. Antiche ricette che rappresentano un solido punto di riferimento per le proposte presenti in menu. Prima fra tutte l'appagante soluzione della Zuppa di pasta mista con patate, crostacei, tabasco e caciocavallo podolico. Intramontabile la semplicità della Zuppetta di cozze con crema di patate e sedano. Il tutto con il valore aggiunto della presenza in sala di Stella d'Aprile, che si occupa del servizio, della cantina e della pregevole carta degli oli. Leggi qui l’intera recensione di Le Macàre firmata Vincenzo Rizzi

 

ERMINIA | CUCINA AGRICOLA – via Longa km2, Alliste (Lecce), +39 08331852233, www.lepalummare.it
La sua è stata un’apertura col botto, di quelle che non si dimenticano, 8 marzo 2020. Neanche il tempo di metabolizzarla che chiude e riapre a giugno. Erminia nasce come azienda agricola, produce patate per la grande distribuzione, ha il primo impianto europeo di lime, grandi agrumeti e alberi di melograno che ne abbracciano la sala a vista e le otto pajare. È una casa felice, che Sabrina e Amy Adamo hanno dedicato alla nonna paterna mai conosciuta e sempre presente nelle loro vite, identificando in lei il luogo più sacro: la tavola, dove ci si abbandona al gusto e al piacere di coccolarsi. E delle coccole, le due sorelle, ne hanno fatto una filosofia di vita, un mood che si respira nella grande sala a vista, quasi scandinava. Ai fornelli c’è Andrea Merenda, alla sua prima prova in solitaria, giovane, timido quanto basta e dalle idee chiare in testa. Non ha curriculum blasonati alle spalle, solo una lunga gavetta e tanta esperienza. La sua è una cucina immediata; rassicura i palati raccontando la bellezza di una terra. Pensa alla tradizione ma la rivede sfiziosa, più fresca. Leggi qui l’intera recensione di Erminia | Cucina agricola firmata Pierpaolo Sammartino

 

VARDACELI – via Giacomo Matteotti 3, Castiglione (Lecce), +39 3894313997, www.vardaceli.com
Castiglione d'Otranto, che poi non è così vicino a Otranto, è un punto in campagna che va un attimo cercato a nord di Tricase, Andrano il comune di riferimento. Lì ha dimora la Trattoria Vardaceli, quasi sulla piazza principale, un ingresso rialzato rispetto alla via con i primi tavoli proprio lì e dentro una prima sala dove la famiglia Mastria accoglie per poi accompagnare i clienti nella seconda o nel piccolo giardino dove io adoro accomodarmi. La Vardaceli, che si chiama così in omaggio a certo tipo di peperoncino molto piccante che fa capottare chi esagera, portandolo a guardare il cielo, è uno dei tanti casi che mettono in crisi chi scrive o, comunque, chi dispensa consigli agli amici. Perfetta e simpatica tipica trattoria dell'estremo lembo meridionale della Puglia. C'è qualità e varietà nel piatto, c'è una nuova cucina, ben più ampia che permette nuove proposte, e ci sono nuovi ambienti. Lo spirito è rimasto quello e devi essere proprio arrabbiato di tuo per non farti conquistare da tutti coloro che lavorano lì. Leggi qui l’intera recensione di Vardaceli firmata Paolo Marchi

 

3 RANE – via Cavour 7, Lecce, +39 3755040165
Dopo aver vagabondato tra Gran Bretagna e Sud-Est asiatico, Maurizio Raselli ha intrapreso il viaggio più avventuroso, nel misterioso Suditalia. Abbandonati i luoghi dell'apprendistato e della conferma, lo chef prende il largo a bordo di una barchetta a vela, rivoltando come un guanto la "grande cucina" e celebrando a piene mani il suo "realismo romantico", decantato con la grazia e la consapevolezza di chi ha ormai raggiunto la piena maturità interiore. "Eticità" è la sua parola d'ordine. Nei piatti un'estetica castigata, in cui la concreta realtà delle percezioni gustative e olfattive ha vinto sull'esteriorità della rappresentazione. Sapiente l'equilibrio delle proposte in carta. Piatti privi di inutili orpelli, capaci di mostrare i muscoli quando occorre, come ne "Le patate, l'agnello, la menta", o come quando a far da contorno alla lingua di manzo, presentata in tre variazioni, c'è il cupo riverbero di un "bagnetto verde" tra arance e sponsali arrosto. Nella raccolta saletta da pranzo si sta bene, tra la calda pietra calcarea leccese, la candida mise en place, l'arredo minimalista e il garbo di Giovanni Fortunato. Leggi qui l’intera recensione di 3 Rane firmata Identità Golose

 

La zuppetta della chef Alessandra Civilla del ristorante Alex di Lecce. (Foto dal profilo Instagram @alexristorante)

La zuppetta della chef Alessandra Civilla del ristorante Alex di Lecce. (Foto dal profilo Instagram @alexristorante)

ALEX – via Fazzi 15/23, Lecce, +39 3208034258, www.alexristorantelecce.it
Nel pieno centro storico di Lecce, a due passi dalla bellissima piazza Sant’Oronzo, un ristorante che offre un’ottima cucina di pesce con un twist creativo. Il titolare Alessandro Libertini, in arte Alex, è uno di quei ristoratori che sa metterti subito a tuo agio, grazie a un mix di simpatia e professionalità. Fin dal 2015 ha creduto nel grande talento di Alessandra Civilla, che si è rivelata, negli anni, una vera stella. Nata a San Cesario di Lecce, fortemente radicata nel territorio in cui è nata, riesce a trasmettere un’energia unica. Completamente autodidatta, crea menu ispirati prevalentemente al mare, ma con molti accostamenti di terra, latticini in primis. Tra i nuovi piatti da non perdere, il Pacchero Cacio e pepe con gli allievi, piccolissime seppioline locali, che unisce l’abbraccio suadente della fonduta di pecorino alla spinta agrumata della scorza di lime. Una cucina in continua evoluzione che valorizza ingredienti e ispirazioni regalate dalla terra di Puglia. Leggi qui l’intera recensione di Alex firmata Annalisa Cavaleri

 

400 GRADI – viale Porta d’Europa 65, Lecce, +39 313318359, www.pizzeria400gradi.it
È il golden boy della pizza pugliese, il millennial che ha innestato dal Salento in su la rivoluzione in corso sul disco di pasta. Se 400 Gradi è il punto di innesco della pizza nuova in terra di Puglia, Godi è il ragazzo che primo fra tutti ci ha dato un taglio con le sciatterie che ammorbano il pizza world. In viale Porta d’Europa, periferia urbana a dieci minuti di passeggiata dal centro di Lecce, una brigata di pizzaioli ruggenti allevati dal giovanissimo capomastro; la sala regge il passo, scandendo una narrazione chiara del piatto e muovendosi con destrezza fra gli interni di design jungle-animalier. La ricetta comprende uno studio eternamente in progress di farine e impasti, tempi giusti di lievitazione, cornicione alto ma senza impennate e grandi ingredienti setacciati nel paniere mediterraneo. I cult della casa? La magnifica semplicità dell’Extra Regina, base rossa con pomodoro, bufala, pomodoro datterino e basilico. Leggi qui l’intera recensione di 400 Gradi firmata Identità Golose

 

BROS – via degli Acaja 2, Lecce, +39 0832092601, www.pellegrinobrothers.it
Quel che piace di Carlo Cracco non si perdona ai Bros. Ovvero le performance immersive nelle strategie di marketing. Le facce e i corpi desnudi prestate ai brand. L’esposizione mediatica da masterchef. Non gli si perdona lo status d’enfant prodige, prima cuochi di fama internazionale poi testimonial di se stessi, con tanto di claim: Be Bros che vale, come si dice?, a state of mind. Non si perdona il successo a questi ragazzini di periferia che si sentono Bros of the universe. Ma il più irriducibile dei detrattori, non può negare onestamente che Floriano e Isa hanno trasformato Lecce nell’ombelico del gastro-mondo. Non riconoscerne la capacità di muoversi agevolmente nel menu bilingue, inglese e salentino stretto, dove campeggiano cucumarazzi, ricotta scante, tabaccu elevati al rango di una cucina alta, smagliante, universale, da bassa che era, relegata nel dimenticatoio di una dispensa andata, polverosa, inchiodata agli schemi della tradizione. Provare per credere. Leggi qui l’intera recensione di Bros firmata Sonia Gioia

 

PRIMO – via 47°Reggimento Fanteria 7, Lecce, +39 0832243802, www.primorestaurant.it
Primo è il ristorante di una squadra di ragazzi tutti sotto ai 30 anni. La chef ne ha appena 26 ed è autrice di una solare cucina d’autore a Lecce (non a Londra o New York). Sono 3 elementi che concorrono a definire un coefficiente di difficoltà tra i più alti d’Italia, un fattore che ci spingerà a tornare ogni volta che possiamo per scoprire le evoluzioni di uno dei talenti più promettenti del Paese. Dopo l’appetizer di frisella (che frisella non è) arriva la Parmigiana di Solaika Marrocco, una felice redistribuzione di besciamella di grano arso con un velo di pomodoro che oscura una buonissima melanzana al forno. La ragazza salta con agilità tra i contrasti e ne abbiamo la controprova con la Pasta al pomodoro, realizzata con una salsa di datterino giallo, polvere di pelle, origano e peperoncino caramellato. I pensieri ruffiani non sono di casa qui, vedi anche l’Agnello con fondo aromatizzato al cacao e ginepro, barbabietola affumicata, crema di mela verde. Colpisce la pulizia di Solaika, l’armonia di affumicato e acido, la completezza dello spettro degli aromi, tecniche che fanno godere e riflettere. Leggi qui l’intera recensione di Primo firmata Gabriele Zanatta

 

SPIRITI GOURMET – via Cesare Battisti 10, Lecce, +39 0832308438, www.spiritigourmet.it
È uno di quegli indirizzi che fanno la differenza. Facile da ricordare, per il nome che ne esprime tutta l’energia: Spiriti, che affiancato dal Gourmet, prospetta l’idea di un viaggio tra gusti e combinazioni, così varie quanto sofisticate, da stupire anche i palati più esigenti. La pizzeria è una costola della blasonata Osteria degli Spiriti, ristorante a gestione familiare che interpreta ad alto livello la cucina tipica salentina. A Piero Angelo Merazzi, patron e oste per antonomasia, si deve il ritorno alle origini lasciando però che a tracciarne la nuova visione, fosse il figlio Gianmarco. Certo, passione e perfezionismo estremo non bastano a garantirne il successo, ci vuole qualcuno in grado di sposare il progetto: servire solo pizze a spicchi, farciti uno alla volta. Più facile a dirsi che a trovarlo e invece l'incontro con Angelo D’Amico, il pizzaiolo perfetto: sceglie solo farine poco raffinate, tipo 1, 2, ma anche impasti alternativi al grano arso, alla curcuma o al mais e se per questi usa la biga, per il classico solo metodo diretto, idrolisi e lievitazione da 24 a 48 ore. Ha la sensibilità dei nuovi pizzaioli, attenti alla qualità e freschezza degli ingredienti. Li dosa con sapienza sulle basi, confrontandosi negli abbinamenti con Tiziana Perlangeli, cuoca dell'Osteria, tanto da risultare naturalmente vincenti. Leggi qui l’intera recensione di Spiriti Gourmet firmata Pierpaolo Sammartino

 

Gli Spaghetti ai ricci di mare della Taverna del Porto di Tricase (Lecce)

Gli Spaghetti ai ricci di mare della Taverna del Porto di Tricase (Lecce)

TAVERNA DEL PORTO – lungomare Cristoforo Colombo 121, Tricase (Lecce), +39 0833775336, www.tavernadelporto.com
"Vogliamo che vi sentiate nel posto giusto... col gusto giusto", è scritto nella home page del sito della Taverna del Porto a Tricase Porto, basso Salento, lato costa adriatica, pochi chilometri ancora e si arriva a Santa Maria di Leuca e lì l'Italia finisce e si può solo risalire. Purtroppo, come molti altri esercizi dei punti più turistici della provincia di Lecce, un conto è la stagione estiva e un altro ben differente quella invernale. Il progetto della famiglia Coppola ha superato il primo lustro di vita. Quanto impegno per tenere bene la rotta. Burocrazia a parte, avere una linea telefonica che funzioni è ancora un'impresona in larghe fette del Buon Paese, ecco un primo stop per un nubifragio, superato il quale doveva partire lo sdoppiamento della trattoria vera e propria dall'offerta pizza al piano superiore. Tutto rinviato causa pandemia. Con la Taverna del porto bisogna fare i conti con la popolarità di una carta che piace a tutti, tra una importante offerta di crudi, primi gustosi e pesce vivo come si suole dire quando è fresco fresco. Guai non prenotare, armandosi di pazienza. Poi però si sta così bene, stregati dalla linea dell'orizzonte che scordi tutto. Leggi qui l’intera recensione di Taverna del Porto firmata Paolo Marchi

 

COSIMO RUSSO – via Vittorio Veneto 9, Leverano (Lecce), +39 08321814489
Lo si trova nel cuore di Leverano, piccolo paese della provincia salentina, proprio a ridosso dell’alta torre Federiciana, che in estate fa da stupenda scenografia a chi sceglie di cenare all’esterno del locale. Il suo primo signature restaurant, dall’insegna minimalista, è in quella che fu prima la stalla della torre e poi un frantoio con volte a botte lasciate a vista. Allievo di Sergio Mei, Cosimo ama portare a tavola una cucina italiana “semplice” negli ingredienti, che non spaventi l’ospite. Qui si viene per gli ottimi risotti, di pesce e di terra, evidente rimando alla sua lunga permanenza milanese. Miscela con mano felice nord e sud d’Italia, dando una chiara impronta pugliese a primi come la Linguina con le cozze e focaccia. Cosimo non ama estremizzare, i suoi piatti di fatto sono di facile lettura, comprensibili. Usa non più di tre ingredienti, sceglie materie prime di qualità lavorandole il giusto, senza forzare in esasperate manipolazioni. Leggi qui l’intera recensione di Cosimo Russo firmata Pierpaolo Sammartino

 

ORIGANO | MENHIR SALENTO – via Scarciglia 18, Minervino di Lecce (Lecce), +39 08361905996, www.menhirsalento.com
Si può essere bravi, persino bravissimi cuochi senza fare i fenomeni, senza cimentarsi in acrobazie circensi. Così fa Alfredo De Luca ai fuochi di Origano, l'osteria di Cantine Menhir a Minervino di Lecce. Siamo nel bassissimo Salento, il paesaggio è quello arso vivo dalla xylella, un cimitero di ulivi crocifissi. Menhir resiste, proteggendo la sua porzione di bellezza proprio al centro del paese, uno di quei borghi salentini solitari che ti prendono alla sprovvista parandoti davanti gioielli misconosciuti: come il magnifico rosone sulla facciata della chiesa madre di San Michele Arcangelo. Il cuoco che fra queste contrade ci è nato, ha scommesso tutto su un repertorio super mediterraneo, anche nelle cromie con cui gioca allegramente, addizionato alle seduzioni del Sol Levante che hanno rapito De Luca in trasferta per conto dell’azienda vinicola. Vedi la Ricciola, erba di mare, sedano e meloncella, o l'Uovo di Origano (parto delle gallinelle allevate a due passi dal ristorante, che scorazzano sull’aia della Menhir farm) con cipollotto, pomodoro giallo e caciocavallo, variazione sul tema del chawanmushi messo in opera con odori e sapori made in Puglia. Leggi qui l’intera recensione di Origano, Menhir Salento firmata Identità Golose

 

Il pomodoro agrodolce della chef Valentina Rizzo racchiude in sè tutti i sapori, acido, speziato, fresco, arricchito dalle erbette aromatiche del loro piccolo giardino. Un contorno del piatto a base di sgombro BBQ del ristorante La Farmacia dei Sani di Ruffano (Lecce). Foto dal profilo Instagram @farmacia_dei_sani

Il pomodoro agrodolce della chef Valentina Rizzo racchiude in sè tutti i sapori, acido, speziato, fresco, arricchito dalle erbette aromatiche del loro piccolo giardino. Un contorno del piatto a base di sgombro BBQ del ristorante La Farmacia dei Sani di Ruffano (Lecce). Foto dal profilo Instagram @farmacia_dei_sani

FARMACIA DEI SANI – piazza del Popolo 14, Ruffano (Lecce), +39 3398332514, www.farmaciadeisani.eu
La saga dei Rizzo si svolge nel Salento magico dell’entroterra. Siamo a Ruffano, il borgo che si spalanca nella magnifica apertura alare di piazza del Popolo. Geometrie sognanti sotto le quali si aprono le porte della Farmacia dei Sani, il ristorante, e la Farmacia dei Contenti, intrugli spiritici e caffè d’autore. Fra l’una e l’altra formicolano i talenti di Fabio, il primogenito (pirotecnico capitano d’impresa, testardaggine e bretelle fantasy), di Roberto, il mediano (spirito gregario, perfezionista, tutto sorrisi e calore). E di Valentina, sbalzata a vent’anni dai giochi post-adolescenziali alle responsabilità ai fornelli. È lei, ultimo fiore di mamma, a reggere gli equilibri della fratellanza e dei fornelli dove ha trasformato la cucina di casa in un’officina creativa. Sua la Carne salata e mole, un capolavoro in due passi, ovvero magatello di manzo marinato per 24 ore (limone arancio e rosmarino, ginepro salvia e pepe nero) e mole salentino o il Sugarello spolverato di micro-lenticchie croccanti, carota affumicata e nocciole. Piatti fedeli alle insegne, dai poteri medicamentosi, di diretta efficacia sulla salute e l’umore. Leggi qui l’intera recensione della Farmacia dei Sani firmata Sonia Gioia

 

24RE – via Enea 4, Santa Maria di Leuca (Lecce), +39 3349884955, www.24releuca.it
Ivano Seclì ha dentro a sé un motore in perenne movimento. Con sua moglie Giusy dà vita da un po' di anni in qua a realtà ristorative che ruotano tutt'attorno a Santa Maria di Leuca. E come tanti deve adattarsi alle stagioni di questo estremo lembo di Salento che sente le stagioni ben più del capoluogo Lecce. Lì vi sono i Bagni Marinelli e al loro interno quella del 2020 è stata un'altra estate a tutto pesce, cotto e anche crudo perché Ivano sa dove rifornirsi di ogni squisitezza da gustare pressoché viva. Se il 24Re ai Marinelli è un locale prettamente estivo non lo sono gli altri due. A Leuca ecco il Mercato 24Re, uno street-food market ricavato all'interno di quello che era un cinema all'aperto, 3 piani di bontà. E a Presicce cresce Carne che non è una classica braceria, ma una trattoria di carne che vorrebbe portare all'attenzione di tutti tagli ben più vari di bombette, salsicce e capocolli. Leggi qui l’intera recensione di 24RE firmata Paolo Marchi

 

ROOTS – strada provinciale Scorrano- Supersano km2, Scorrano (Lecce), +39 0836010329, www.rootstrattoria.it
Roots, la trattoria voluta da Floriano Pellegrino e Isabella Potì nell’entroterra salentino, ha aperto a maggio del 2019 partendo dalla risistemazione di alcuni locali dell’azienda agricola di proprietà della famiglia Pellegrino. Roots è una trattoria contemporanea di ispirazione salentina, e la sua idea è accogliere i clienti come a casa. E come a casa il ritmo della settimana è scandito da menu differenti, che si configurano come proposta del giorno più che come percorso di degustazione. Ecco che di domenica, per esempio, per pranzo è prevista la pasta al forno e la sera invece i pezzi, ossia i rustici, i calzoni, gli arancini, o la pizza con farina da grani locali e prodotti del territorio. Il venerdì non si mangia carne, ma come da tradizione pesce, il sabato il brodo, le altre sere è possibile optare per un menu più o meno esteso, la cui base è sostanzialmente vegetale. Leggi qui l’intera recensione di Roots firmata Amelia De Francesco

 

LEMI’ COZZE & GIN – via Tempio 20, Tricase (Lecce), +39 3475419108
È ormai felicemente rodato il nuovo concept di Ippazio Turco Lemì Cozze & Gin, bistrot di moderna concezione, nel cuore storico di Tricase, dove lo chef continua a portare una ventata di scanzonata freschezza, in una via di gran passeggio. Cucina del territorio, stagionale, menu easy e divertente che interpreta con mano sapiente i grandi prodotti pugliesi. Nella prima sala, minimal, alle spalle del lungo bancone, fanno mostra di sé più di 70 bottiglie di gin, tra cui una selezione prodotta direttamente dallo chef con essenze e cultivar locali, tra cui il Ginepro coccolone, che Turco raccoglie nelle sue passeggiate sulla spiaggia. A fianco, una seconda sala con tavoli e sedie in paglia, oltre a una grande vetrina con pesci di grandi dimensioni in fase di maturazione per accentuarne il gusto grazie al passare del tempo. Su una lavagna, compaiono piatti scritti a mano, alcuni fissi, altri legati al pescato del giorno o ai fermi di stagione, ma tutti freschi e di qualità. Sempre in carta il polpo, le sarde con le cicorie o i totani, che non si trovano però a settembre. Leggi qui l’intera recensione di Lemì Cozze & Gin firmata Pierpaolo Sammartino

 

Il Bacio di Klimt: crema di zucchine, crema di patate gialle e viola, crema di barbabietola, pois di crema di peperoni gialli, datterini aromatizzati, melanzane zucchine e peperoni grigliati, germogli e burrata barese. Una delle creazioni di Ippazio Ricchiuto della pizzeria Spicchi d'Arte a Tricase (Lecce)

Il Bacio di Klimt: crema di zucchine, crema di patate gialle e viola, crema di barbabietola, pois di crema di peperoni gialli, datterini aromatizzati, melanzane zucchine e peperoni grigliati, germogli e burrata barese. Una delle creazioni di Ippazio Ricchiuto della pizzeria Spicchi d'Arte a Tricase (Lecce)

SPICCHI D’ARTE – via Papa Pio X, 3, Tricase (Lecce), +39 0833609419
A trovarlo quel nome, ci ha messo un anno intero. Pensa e ripensa, e poi tac, Spicchi d’arte. Gli è parso un colpo di ingegno e un manifesto programmatico insieme, condensando il desiderio di emancipare il capolavoro più iconico della cucina nazionale dalle sciatterie che rendono il rapporto numero di pizzerie-qualità delle stesse, eternamente deficitario. Spicchi d’arte è dunque il sogno realizzato di Ippazio Ricchiuto, pizzaiolo classe 1990, che ha piantato radici fuori dal perimetro del centro storico di Tricase, lungo un’arteria urbana che non è ancora periferia. Passato da freestyler, ha esordito unendo la passione per la breakdance in cui si esercitava da bambinetto per le strade del paese ai lanci del disco di pasta, acrobazie che lo hanno portato fino agli States collezionando una manciata di premi. Ma la scuola, quella vera, è stata tutta italiana (non proprio napoletana: la pizza di Ricchiuto si fa ricordare per il cornicione alto, aereo, dalla testura incredibilmente crunch, e per le super-farciture d’abbondanza ipermeridionale. Come definire altrimenti la Figliata? Pomodoro, crudo di Parma, datterini gialli, olive nere disidratate e Figliata al centro. Ovvero 250 grammi di mozzarella con un cuore di circa 7 mozzarelline inside. Leggi qui l’intera recensione di Spicchi d’Arte firmata Sonia Gioia

 

LA CUCCAGNA – corso Umberto 168, Crispiano (Taranto), +39 099616087, www.lacuccagnagirodivite.com
La famiglia Marsella è un'istituzione. Lo è diventata grazie alla sua attività di ristorazione, affacciata da diversi decenni su una strada lunga e stretta che porta verso il centro di Crispiano. Nel tempo l'attività si è notevolmente ampliata e sviluppata, fino a raggiungere traguardi interessanti in ambito gastronomico ed enologico. Attualmente la gestione è prevalentemente declinata al femminile, e se ne occupano Rosa Marsella e Paola Ortesta, con la collaborazione in sala del bravo Andrea Pentassuglia. Le padrone di casa si dividono i compiti. La prima accoglie gli ospiti, cura la pregevole cantina e prepara i dolci; mentre Paola ai fornelli propone la tradizione, con qualche guizzo di modernità che allontana la monotonia senza tradire l'identità. Gli antipasti proposti vivacizzano soluzioni classiche ed esaltano la qualità delle materie prime del territorio (per esempio, il gazpacho pugliese con frisella, cipolla, caroselli, peperoni e mozzarella); poi si apre il capitolo dei primi piatti, con il valore aggiunto dei prodotti di un ottimo pastificio artigianale. Sontuose le grigliate di carne, per secondo, e la chicca finale del delizioso cannolo scomposto. Leggi qui l’intera recensione di La Cuccagna firmata Vincenzo Rizzi

 

BORGO VALLE RITA – contrada Girifalco, Ginosa (Taranto), +39 0998271824, www.vallerita.it
Da un lato l'antica e possente struttura abitativa della masseria di Girifalco, dall'altro l'atmosfera country di Borgo Valle Rita: La piacevole dimensione bucolica tuttavia non è soltanto uno slogan pubblicitario, perché l'attività di agriturismo viene affiancata e concretamente sostenuta da un'avviata azienda agricola con produzione biologica di frutta, olio e ortaggi. Tutte materie prime che una filiera cortissima trasferisce direttamente nell'annesso ristorante, ricavato negli ambienti un tempo utilizzati come dormitori per i lavoratori stagionali del tabacco. Qui il giovane chef Carmine Chiarelli le modifica con abile tecnica e le rende in forma elegante, e così piccole delizie gastronomiche, con la loro apparente semplicità, riescono da sole a dare un senso e un'identità alla linea di cucina. Carmine comunque ama variare, e si diverte a intrecciare il mare con la terra, senza mai perdere il senso dell'equilibrio, e senza cercare di stupire con inutili artifici. In perfetta sintonia con lo spirito complessivo, la selezione enologica tende a privilegiare le etichette naturali, bollicine comprese. Leggi qui l’intera recensione di Borgo Valle Rita firmata Identità Golose

 

Un'immagine nottura del Vinilia Wine Resort a Manduria in provincia di Taranto

Un'immagine nottura del Vinilia Wine Resort a Manduria in provincia di Taranto

CASAMATTA DEL VINILIA RESORT – contrada Scrasciosa, Manduria (Taranto), +39 099990813, www.viniliaresort.com
Qui il relax si coniuga con il fascino di una dimora storica, e si trasforma in una significativa esperienza di buon gusto. Siamo all'interno del Vinilia Wine Resort, tra prati verdi e lo charme discreto degli ambienti arredati con oggetti vintage, qualche mobile d'epoca e materiale povero riciclato. E poi si entra nel luminoso ristorante Casamatta, dove i tavoli ben distanziati, il servizio impeccabile e le panoramiche vetrate a parete rendono particolarmente confortevole la sosta. È il regno dello chef stellato Pietro Penna, la cui cucina, libera da ogni forma di fronzoli e di artifici, mira direttamente alla concretezza del risultato senza inciampi né esitazioni, e senza eccedere con il numero degli ingredienti nel piatto. Pietro ama iniziare in sordina, a partire dalle note soft degli Spaghetti con sponsali, origano e seppia, per poi imporsi con la potenza identitaria di soluzioni che lasciano il segno. New entry d'eccellenza in pasticceria, Marco Nuzzo, prima al fianco dello chef Francesco Apreda all'Hotel Hassler di Roma. In sala, invece, la direzione compete oggi a Nicola Gaballo, alla guida di un team giovane, entusiasta e propositivo. L'azienda agricola della tenuta produce interessanti vini e un ottimo olio, con il suggestivo nome di Trullo di Pezza. Leggi qui l’intera recensione di Casamatta del Vinilia Resort firmata Identità Golose


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Identità Golose