01-11-2022

La Vita Nova di Palazzo Portinari Salviati, la nuova casa dello chef Vito Mollica

Dopo un attento restauro conservativo, a Firenze torna a splendere la prestigiosa dimora rinascimentale, ex residenza della musa ispiratrice di Dante, Beatrice Portinari, oggi trasformato in hotel di lusso con 13 suite e 25 appartamenti

Palazzo Portinari Salviati, Corte di Cosimo I con

Palazzo Portinari Salviati, Corte di Cosimo I con la statua che lo rappresenta e sullo sfondo l’affresco di impianto trecentesco ma probabilmente staccato e poi ridipinto con Madonna in trono e Gesù Bambino.  Courtesy Palazzo Portinari Salviati

“Amore e 'l cor gentil sono una cosa”, scriveva Dante Alighieri ne La Vita Nova, la prima opera di attribuzione certa scritta tra il 1292 ed il 1294, celebrazione di quell’amore che il Sommo Poeta provava per Beatrice Portinari, sua musa ispiratrice. Varcando la soglia di Palazzo Portinari Salviati il pensiero va subito a lei e a Dante, colpito e rapito dalla sua beltade (qui la incontrò per la prima volta all’età di nove anni), esattamente come si resta affascinati dalla bellezza di questa esclusiva residenza d’epoca che di Beatrice fu la casa, trasformata in hotel di lusso dopo il meticoloso restauro conservativo firmato dallo studio di architettura Spagnulo & Partners su commissione di LDC Hotels & Resorts, gruppo di Taiwan dal 2013 è impegnato in Italia nel restauro di beni storici e artistici, che ha saputo salvaguardarne il patrimonio artistico e culturale, ma anche l’anima. Restituendo alla città uno dei suoi edifici di maggior valore, prestigiosa dimora rinascimentale del ‘400, la prima residenza di Cosimo I de’ Medici, Granduca di Toscana. 

Palazzo Portinari Salviati, Corte di Cosimo I con la statua che lo rappresenta e sullo sfondo l’affresco di impianto trecentesco ma probabilmente staccato e poi ridipinto con Madonna in trono e Gesù Bambino.  Courtesy Palazzo Portinari Salviati

Palazzo Portinari Salviati, Corte di Cosimo I con la statua che lo rappresenta e sullo sfondo l’affresco di impianto trecentesco ma probabilmente staccato e poi ridipinto con Madonna in trono e Gesù Bambino.  Courtesy Palazzo Portinari Salviati

Palazzo Portinari Salviati, piano nobile (Beatrice suite), affresco del soffitto con Allegoria della Notte, 1783 - 84, Tommaso Gherardini e aiuti. Courtesy Palazzo Portinari Salviati

Palazzo Portinari Salviati, piano nobile (Beatrice suite), affresco del soffitto con Allegoria della Notte, 1783 - 84, Tommaso Gherardini e aiuti. Courtesy Palazzo Portinari Salviati


Oggi il Palazzo ospita 13 esclusive suite con affreschi del 1700 e 25 nuovi lussuosi appartamenti affacciati sul Duomo di Firenze e la maestosa Cupola del Brunelleschi. Siamo sulla Via del Corso, chiamata anche più semplicemente Il Corso, in pieno centro storico, tra via dei Calzaiuoli e via del Proconsolo. Prende il nome da una corsa vera e propria, il palio dei barberi, che vedeva impegnati una volta all’anno, fino al 1858, cavalli senza fantini da via Ponte alle Mosse all’odierna piazza Beccaria. “Mi immagino ancora questa strada com’era in passato, mi sembra di sentire l’odore dei cavalli, di respirare la vita degli artigiani degli antichi mestieri fiorentini”, racconta lo chef Vito Mollica, Director of Culinary del nuovo progetto food & beverage di Mine & Yours Group, che gestisce un concept restaurant targato Chic Nonna anche a Dubai. “È la via più antica della Roma Caput Mundi, è un luogo che rappresenta la storia, si parla sempre di futuro, ma non si può costruire senza guardare alla Storia, magistra vitae e nostra memoria, che dà senso al nostro presente e ci fornisce gli strumenti e gli insegnamenti per guardare al futuro”. Eccellente oste e padrone di casa, lo chef lucano ha trovato qui la sua nuova dimora, la sua Vita Nova. Una visione illuminata, la sua, capace di trasformare questo luogo in un innovativo progetto di riqualificazione urbana. 

Il soffitto affrescato della Corte degli Imperatori, il nucleo più antico di Palazzo Portinari Salviati, sede di Chic Nonna

Il soffitto affrescato della Corte degli Imperatori, il nucleo più antico di Palazzo Portinari Salviati, sede di Chic Nonna

Chic Nonna il ristorante gastronomico di Palazzo Portinari Salviati, inaugurato lo scorso 22 giugno, nel cuore storico dell'edificio, la Corte degli Imperatori

Chic Nonna il ristorante gastronomico di Palazzo Portinari Salviati, inaugurato lo scorso 22 giugno, nel cuore storico dell'edificio, la Corte degli Imperatori


È nella Corte degli Imperatori, il nucleo più antico di Palazzo Portinari Salviati, che si aprono le sale e salette con le volte affrescate da Alessandro Allori, uno dei protagonisti del Cinquecento fiorentino, di Chic Nonna il suo ristorante gastronomico, inaugurato lo scorso 22 giugno. In menu, oltre alla proposta à la carte, due percorsi degustazione a base di piatti centrati sulla stagionalità e di matrice tradizionale ma che allarghano gli orizzonti del gusto superando i confini, grazie all’impiego di ingredienti selezionati fra le eccellenze locali e mondiali, quali il pollo bianco del Valdarno, il Patanegra a lunghissima stagionatura, le verdure coltivate da piccoli produttori toscani e la selezione di ostriche. L’adiacente Sala Beatrice, l’ambiente poliedrico nato per ospitare eventi privati e meeting di lavoro.
Lo chef Vito Mollica, Director of Culinary del nuovo progetto food & beverage di Mine & Yours Group, affiancato dai restaurant chef Rosario Bernardo e Paolo Acunto

Lo chef Vito Mollica, Director of Culinary del nuovo progetto food & beverage di Mine & Yours Group, affiancato dai restaurant chef Rosario Bernardo e Paolo Acunto

A fianco dello chef, i restaurant chef Rosario Bernardo e Paolo Acunto, in sala Mark Ignatov e Davide Altobelli e la sommelier Clizia Zuin, curatrice di una cantina di circa 300 etichette tra brand storici e piccoli produttori, per un viaggio tra Italia e Francia. Una squadra coesa la sua. Lo è sempre stata. Anche in questo Mollica è rivoluzionario, mettendo al centro i suoi collaboratori, molto tempo prima che i problemi di ricerca del personale e militarismo in cucina fossero tema di attualità. Lo chef guarda oltre. “Per noi fare accoglienza è molto più che cucinare”, spiega, “significa tanti piccoli gesti verso i nostri ospiti, la cura dei dettagli, la presenza discreta, la generosità e la spontaneità con cui cerchiamo di farli stare bene, farli sentire a casa anche in un ambiente sofisticato”. Poche battute per capire a fondo il suo pensiero sull’accoglienza, che non è fatta solo di una carta eccelsa in tema di ricercatezza di ricette e di prodotti, ma anche di tempo dedicato all’ospite, di passione e di dedizione reali. Senza trascurare la capacità imprenditoriale di costruire progetti con una solida base economica: "Con i miei ragazzi guardiamo sempre i conti, i bilanci, in questo modo possiamo crescere, un passo alla volta, è un aspetto fondamentale del nostro lavoro, soprattutto oggi". Esperienza, professionalità, valore.

Risotto caprese con scampi marinati al basilico, in carta da Chic Nonna a Palazzo Portinari Salviati

Risotto caprese con scampi marinati al basilico, in carta da Chic Nonna a Palazzo Portinari Salviati

Non a caso Chic Nonna è stato premiato con un Premio Speciale ai TheFork Awards 2022 per “avere dimostrato la forza e la brillantezza nel chiudere una lunga esperienza di 25 anni e rimettersi in discussione con un progetto altrettanto ambizioso e ricco”, si legge nella motivazione. Oltre al ristorante gastronomico, la proposta di Vito include Salotto Portinari Bar & Bistrot, il ristorante con caffetteria e cocktail bar accessibile direttamente da via del Corso, perfetto per un pranzo di lavoro, una cena più informale o anche solo per sorseggiare un ottimo caffè o un cocktail d’autore. “È stato concepito come un vero e proprio ‘salotto’ dedicato ai fiorentini, ma anche a clienti che vengono da Prato e Siena, un invito ai toscani non solo ai turisti, ad entrare e scoprire la bellezza del Palazzo, respirarne l’atmosfera e riviverne la storia”.

Palazzo Portinari Salviati, piano nobile Galleria arredata della residenza d’epoca, Courtesy Palazzo Portinari Salviati

Palazzo Portinari Salviati, piano nobile Galleria arredata della residenza d’epoca, Courtesy Palazzo Portinari Salviati


Già la Storia. Ed è un viaggio nel passato quello che regala un soggiorno a Palazzo Portinari Salviati, tra affreschi preziosi, soffitti decorati, marmi e pavimenti originali in cotto toscano. Emiliano, capo del ricevimento, mi accompagna alla scoperta dei luoghi che hanno visto intrecciarsi le vite straordinarie di re, muse, poeti e dei personaggi più celebri della storia di Firenze. Da settembre è tornata visibile anche Cappella Salviati dedicata a Maria Maddalena, splendidamente dipinta da Alessandro Allori e aiuti tra il 1579 e il 1580. Con il recupero del Palazzo sono tornati a vivere spazi prestigiosi come la Corte di Cosimo I, la Corte degli Imperatori e le stanze attigue con i preziosi cicli di affreschi dedicati all’Odissea e alle storie di Ercole, realizzati da Alessandro Allori e aiuti tra il 1574 e il 1576.

La Suite 101, intitolata a Francesco de Medici, è una delle due più spaziose, con oltre 100 mq di superficie

La Suite 101, intitolata a Francesco de Medici, è una delle due più spaziose, con oltre 100 mq di superficie

L'area living della Suite 101, intitolata a Francesco de Medici, un autentico museo impreziosita con arazzi e pezzi d'antiquariato di enorme valore storico e artistico

L'area living della Suite 101, intitolata a Francesco de Medici, un autentico museo impreziosita con arazzi e pezzi d'antiquariato di enorme valore storico e artistico


Il Piano Nobile con gli originali soffitti affrescati o a cassettoni, dove sono ancora incredibilmente sopravvissuti e visibili i decori quattrocenteschi con l’arma Portinari, una porta tra due leoni rampanti, ospita il primo nucleo del palazzo fatto costruire nella seconda metà del ‘400 dagli eredi di Folco Portinari, padre di Beatrice, sede delle 13 Suite arredate con pezzi d’antiquariato acquistati in aste internazionali e opere d’arte, inclusi ritratti di personaggi legati alla storia del Palazzo da Maria de Medici a Francesco I de Medici e Alemanno Salviati, che tornano così a Firenze.

Palazzo Portinari Salviati, piano nobile con soffitto originale quattrocentesco a cassettoni che rappresenta l’arma Portinari, una porta fra due leoni rampanti. Courtesy Palazzo Portinari Salviati

Palazzo Portinari Salviati, piano nobile con soffitto originale quattrocentesco a cassettoni che rappresenta l’arma Portinari, una porta fra due leoni rampanti. Courtesy Palazzo Portinari Salviati

 
Palazzo Portinari Salviati, piano nobile (Maria dei Medici suite), affresco del soffitto con Marco Curzio che si getta nella voragine, 1783 - 84, Tommaso Gherardini e aiuti. Courtesy Palazzo Portinari Salviati

Palazzo Portinari Salviati, piano nobile (Maria dei Medici suite), affresco del soffitto con Marco Curzio che si getta nella voragine, 1783 - 84, Tommaso Gherardini e aiuti. Courtesy Palazzo Portinari Salviati

Un patrimonio che si può ammirare grazie alle visite guidate per piccoli gruppi organizzate su prenotazione, in programma ogni lunedì dalle 10.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.00. L’intero ricavato (il costo è di 15 euro a persona, 10 per i residenti) per volontà della famiglia Chang, proprietaria di LDC Group, sarà devoluto per finanziare dei restauri in città. È quindi un recupero che investe in cultura quello di LDC Hotels & Resorts, impegnato in Italia nel restauro di beni storici e artistici, che dal 2013 ad oggi ha acquistato, ristrutturato e restaurato immobili di grande valore a Firenze, Roma, Venezia, in Piemonte e in Umbria.

Si tratta di Relais Sant’Uffizio, monastero del XVI secolo in provincia di Asti, il Relais Villa Monte Solare sul Lago Trasimeno, immerso in ottanta ettari di ulivi, e Palazzo Venart (già Palazzo Bacchini delle Palme) del XV secolo, sul Canal Grande a Venezia. A Firenze inoltre stanno per iniziare i lavori di restauro di uno dei più importanti edifici rinascimentali della città, Palazzo Serristori, che gode di una posizione unica sull’Arno nei pressi di Ponte Vecchio. Una nuova operazione che rientra perfettamente nello stile del Gruppo e di Nelson Chang, studioso, amante della storia italiana e innamorato di Firenze culla del Rinascimento. A Palazzo Portinari Salviati si respira arte e storia, ma anche rinascita.


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Elisabetta Canoro

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Elisabetta Canoro

Giornalista specializzata in Hôtellerie e Travel, è consulente di Identità Golose, vice direttore di Hotel and Travel e condirettore di The CUBE Magazine, collabora con AD Architectural Digest Italia. Autrice di libri e guide editi da WhiteStar e Marco Polo

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