12-11-2018
Mettiamo da parte metropoli come Tokyo, quasi 14 milioni di abitanti, ma anche una più “contenuta” Parigi, 2 milioni e 229mila, è San Sebastian, 185mila anime, la città più stellata al mondo. Lì nei Paesi Baschi è pressoché impossibile mangiare male. Per godere basterebbe girare per pintxos, tapas nel resto della Spagna, bar dopo bar, basterebbero le trattorie e i ristoranti quotidiani, poi ci sono le società di ginnastica, sorta di club gastro-sportivi vietati alle donne (sic, siamo nel 2018), e tutti i premiati da parte delle guide.
Pablo Loureiro ama cucinare le verdure e il pesce, possibilmente alla brace. L’atmosfera è rilassata, non sei pressato e un sorriso non ti viene mai negato. E se qualcosa non ti piace è colpa soprattutto tua che lo hai ordinato come il Riso alle vongole cucinato espresso. A giugno mi ero chiesto come sarà mai e lo ordinai spinto dalla curiosità, che fa a pugni con la logica. Come poteva essere al palato di un milanese? Lasciamo perdere.
I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it
di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi