10-04-2013

La Summa del vino

A Magrè dagli amici di Alois Lageder, artefice di una rassegna che ogni anno acquista più valore

Uno scatto di Casòn Hirschprunn a Magrè (Bolzano

Uno scatto di Casòn Hirschprunn a Magrè (Bolzano), palazzo del Seicento teatro di Summa, appuntamento annuale per vignaioli d’eccellenza che quest'anno ha tagliato la tredicesima edizione. Ideata dal produttore Alois Lageder, ha convolto 50 produttori dall'Italia e dal mondo

Magrè (Bolzano) ha ospitato il 6 e 7 aprile la tredicesima edizione di Summa, un evento organizzato dal produttore Alois Lageder che coinvolge i suoi più cari amici colleghi allo scopo di presentare le rispettive migliori etichette, nuove annate incluse. Visite guidate in cantina e nei vigneti, seminari e molte degustazioni compongono le due giornate di Summa, riservate a operatori del settore, con oltre 50 produttori tra cui noti specialisti della produzione biologico-biodinamica provenienti da Italia, Germania, Austria, Francia, Portogallo, Spagna e Nuova Zelanda. L’invito che Lageder rivolge ai presenti è quello di raccontare «La qualità dei vostri vini con tutti i dettagli che nelle varie fasi di lavorazione conducono all’armonia con la natura, con estremo rispetto e l’obiettivo di raccontare l’ecosostenibilità». C’è un simbolico biglietto d’ingresso il cui incasso è devoluto in beneficienza alla onlus Aiutare senza confini.

Lageder ci racconta che il progetto prese forma nel 1999, in un viaggio a Bordeaux con l’amico produttore di Montalcino Andrea Costanti. L’anno 2000 segnò la prima edizione di questa meravigliosa idea che nel tempo si è evoluta estendendo le degustazioni d’autore a oli, formaggi, speck e pasta. Tra i partner della manifestazione, Monograno Felicetti che anche quest’anno ha portato lo chef Davide Scabin per un’inedita interpretazione di pasta in versione classica e contemporanea con Tagliatelle all’uovo con ragù alla Bolognese, Fusilli di farro con fonduta di Grana Padano, asparagi e uovo barzotto e il Canederlo realizzato con gli Spaghettoni Matt.

Imperdibile la verticale della Conti Costanti con lo stesso Andrea, ultima generazione di uno dei marchi storici di Montalcino. La sua cantina è uno degli abitati più antichi del territorio: 25 ettari di vigneti di cui 12 dedicati al solo sangiovese. In degustazione 40 anni di straordinari Brunelli, dal 1967 al 2007, grandi annate che delineano vini austeri ma sempre eleganti con decise quadrature del cerchio per tannini raffinati. Sempre toscano il produttore Le Macchiole di Bolgheri, un territorio a pochi chilometri dal mare che i vignaioli interpretano attraverso la purezza del monovarietale, per esempio il noto Paleo Rosso 2009 Igt Toscana, 100% cabernet franc, 24mila bottiglie all'anno per il vino più premiato al mondo e dotato di carattere e stile inconfondibili.

Andrea Costanti e Alois Lageder

Andrea Costanti e Alois Lageder

New entry piemontese di questa edizione, l’azienda Forteto della Luja di Loazzolo (Asti), oasi affiliata del Wwf con una produzione dal 2007 di vini biologici. Un’azienda a conduzione familiare in cui Silvia, Giovanni e Giancarlo Scaglione hanno trasformato l’originale cantina in pietra di fine ottocento producendo ottimi vini del territorio come Le Grive, un blend di barbera e pinot nero e il noto Loazzolo doc, la più piccola doc italiana, un vino da meditazione frutto di una vendemmia tardiva di uve moscato bianco, appassite e botritizzate. 

In ultima battuta, segnaliamo l’impegno di Alois Lageder, concentrato a promuovere una sostenibilità legata non solo alla natura ma anche al sociale, con il coinvolgimento di ragazzi portatori di handicap nella cura delle sue vigne.


In cantina

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Cinzia Benzi

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Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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