02-12-2012
Federico Graziani, classe 1975, nel podere di Passopisciaro a Castiglione di Sicilia. Sommelier professionista da tempo, a lungo nelle grandi sale d'Italia (Gualtiero Marchesi, Cracco-Peck, Aimo e Nadia), ha appena realizzato un sogno: farsi il suo vino. Si chiama Profumo di Vulcano
Il desiderio di chi appartiene al mondo enologico è quello di riuscire a creare prima o poi un proprio vino. Un sogno nel cassetto che Federico Graziani ha realizzato e ufficializzato qualche giorno fa nell’atelier di Pier Giuseppe Moroni a Milano, nel corso della presentazione di Profumo di Vulcano, un Etna Rosso da uve Nerello cappuccio e Nerello mascalese, il cui colore ricorda il Pinot Nero, con tannini che si associano all’eleganza del Nebbiolo e speziature affumicate dei grandi Syrah.
Graziani è un noto professionista del vino: miglior Sommelier d’Italia nel 1998, collaboratore di sala di Gualtiero Marchesi, Cracco Cracco e Aimo Moroni, è anche autore di libri, laureato in Viticoltura ed Enologia nonchè editore della rivista “Pietre Colorate” di Marco Pozzali. Federico adora l’Etna che definisce «terra unica perché è montagna e mare, fuoco e ghiaccio, nei mesi più caldi 45 gradi di giorno e 16 di notte, un’escursione termica incredibile oltre a una piovosità paragonabile a quella della Borgogna».
L'etichetta del vino: uve Nerello cappuccio e Nerello mascalese
Dopo l’acquisto Graziani, che si considera un «custode» più che un proprietario, ha compreso subito l’insegnamento del luogo: «si compra la vigna ma non il frutto». Nel 2009 le intense piogge proprio a ridosso della vendemmia fecero perdere l’intera produzione posticipando così l’uscita del vino sino a pochi giorni fa. Il nome dello stesso è stato suggerito dal gastronomo Andy Hayler mentre l’etichetta è un fiore dipinto proprio da Pier Giuseppe Moroni su Polaroid con smalto e catrame che richiamano in modo inequivocabile i caratteri del vulcano.
Le pendici etnee
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione