23-07-2023
Il tramonto sulla laguna di Grado
Avevamo lasciato Grado quando il tramonto indugiava ancora altrove, siamo rientrati nel canale con la notte accarezzata dalle luci. In questi ultimi istanti capiamo nitidamente ciò che ci aveva predetto Valentina Bertossi, vicepresidente del Consorzio Tutela Vini Doc Aquileia: «Entrare nel canale è diverso che uscirne». Il nodo che ti prende alla gola dopo il lungo respiro della laguna, mentre ti addentri tra le imbarcazioni e i palazzi, quella sensazione di essere atteso, prima ancora che accolto. È un’epifania che riassume in modo poderoso i due giorni con il consorzio per il 60° anniversario della selezione dei vini e la prima edizione di Esplorâ.
Sì, perché i vigneti della Doc Friuli Aquileia allungano lo sguardo e le influenze oltre la terra, traggono linfa e audacia dall’acqua e dalla storia: solo “rientrando” dopo aver toccato luoghi e sensazioni così differenti, ma parte dello stesso territorio, si comincia a intuire la loro natura.
La loro vocazione, anche, perché a ridosso della nascita del consorzio – avvenuta nel 1976 - alcuni produttori decisero di avviare la selezione dei vini del territorio per valorizzarne le espressioni migliori. Questo anniversario scandisce il ripetersi di una tappa di consapevolezza e testimonia l’evoluzione della denominazione, non solo in termini quantitativi. Ciascuno ha la propria interpretazione, ma ci sono anche tratti fortemente in comune. In quest’area si riscontrano la freschezza e la salinità dei bianchi da una parte, ma anche rossi che trasmettono carattere e profondità. I terreni compongono un mosaico, che viene evocato dalle etichette, compresa quella che vince un premio nel segno della memoria.
I produttori alla conferenza stampa
Le etichette in mostra alla conferenza stampa
Ma c’è appunto un premio speciale, quello che ricorda Marco Gottardo, un viticoltore che era un riferimento nel consorzio ed è prematuramente scomparso: è andato al Refosco dal Peduncolo Rosso Mosaic ros 2019 di Tarlao, un vino di forte personalità e piacevolezza celebrato anche dal ristorante stellato Altran di Ruda. Questa tappa si connette con Esplorâ (dal friulano "scopri", "osserva"), la possibilità di esplorare gli angoli noti come i siti Unesco, i porti romani e altri meno in vetrina di solito come i vigneti, le isolette in laguna, i casoni e le cantine. Li ricostruisce la mappa tematica del Territorio Doc Aquileia.
Come li mette in luce Roberto Marcolini, presidente del consorzio: «Lo sviluppo della rassegna ci ha aiutato a elaborare non solo la qualità dei vini ma anche la capacità di essere professionali a tutto tondo e saper accogliere, interagendo la qualità vitivinicola con quella recettiva. Possiamo raccontare tanto. Oggi siamo a un punto specifico di crescita, un tragitto ancora lungo ma ricco d’impegno sia nel produrre sempre meglio che nel saper rendere onore al territorio della Doc impegnandoci sull’accoglienza e sulle interazioni».
Elena Cobez
Elena Clarin e Klementina Koren
Ai Fiuri de Tapo
Bisogna ripartire verso Grado ed ecco quella sensazione che comunica così bene Valentina: veramente ci si è allontanati o così è parso, per poi scoprire con ulteriore forza la bellezza di ritornare con e a un’identità più profonda. Si riconosce e si ha la sensazione di essere riconosciuti, a casa, tanto che viene da salutare. Si viene così sospinti ad Aquileia, in versione notturna, con la guida Anna Santellani che ne sussurra i segreti e non si può che lasciarsi conquistare dal dolce ad essa dedicato da Mosaico Cocambo. La notte trascorre poi al Mulino delle Tolle.
Il sole invece grida la storia di Palmanova – altro mirabile sito Unesco - in cui immergersi in bicicletta e a piedi seguendo i bastioni. Difficile non lasciarsi coinvolgere da un luogo così organizzato e pittoresco, che tende a mimetizzarsi per esercitare il proprio ruolo di difesa. Nella piazza il monumento centrale ha una storia lontana e una vicina, quella del Mario che trovava lavoro a tutti e tutti aiutava.
I ragazzi della Corte dei Vizi
Laguna al tramonto
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.