12-01-2022

Grandi interpreti dell'Amarone: assaggio delle Famiglie Storiche

Un percorso che, calice dopo calice, dimostra il potenziale evolutivo del pregiato vino della Valpolicella

Così orgogliosamente storiche, da guardare avanti sempre. Da avvertire profondamente dentro di sé che quel bagaglio di esperienza - tramandato di generazione in generazione e dalla sapienza silenziosa della terra - spinge naturalmente verso nuovi progetti. Induce a osare, a esplorare una nuova strada e a narrarla, ciascuno a modo proprio nonostante si sia in “famiglia”.

A The Westin Palace Milan le Famiglie Storiche - associazione nata nel giugno del 2009 dall’unione di 10 storiche cantine della Valpolicella, oggi con 13 soci - hanno tessuto questa trama con grandi interpreti dell’Amarone attraverso una master class che ha significato anche uno stimolante incontro con Ais Milano.

Il significato è stato spiegato da Alberto Zenato, presidente delle Famiglie Storiche: «L'evento si inserisce all'interno di una strategia della ripartenza che da questo autunno ci ha impegnati tutti in prima persona, dalla presentazione del docufilm Le Famiglie Storiche, un racconto sull'Amarone, fino alla partecipazione a Vinitaly Special Edition. Ed essere qui è un ulteriore segnale di impegno nel fare cultura a favore del nostro territorio, la Valpolicella, e testimoniare la nostra visione di Amarone». Milano, poi Roma per un pubblico da sommelier, ristoratori, enoteche.

Un piacere ricambiato da Hosam Eldin Abou Eleyoun, presidente di Ais Lombardia, entusiasta di questa partnership. Con la masterclass guidata da Artur Vaso, oltre all’approfondimento su terroir e tecniche, si è unito lo sguardo avanti, appunto, con un’esplorazione di quello che è il potenziale evolutivo dell’Amarone.

Un protagonista che ha fatto tredici: tanti i vini e volti uniti in un racconto affascinante. Affidandoci a un’altra cifra che attraversa questo impegno comune, tre sono i concetti cardine: storia, passione e progetto. Proprio ciò è emerso dai discorsi e dalle bottiglie della masterclass. Più di uno slogan, quello sforzo di rimanere nel solco dell’Amarone, portando però ciascuno la propria lettura. Come diceva Tiziano Castagnedi, uno dei fratelli della Tenuta Sant’Antonio: «Anche noi siamo impegnati nella ricerca e tentiamo sempre di fare qualcosa in più». Lo narra l’Amarone della Valpolicella DOCG Campo dei Gigli 2010. Il suo cammino di vinificazione inizia dal rovere francese da 500 litri, con una schietta espressione che l’accompagna, "il tempo necessario". L’affinamento proseguirà in tonneaux nuove per tre anni per coglierne appieno forza ed equilibrio. Bisognerà attendere cinque anni dalla vendemmia: si verrà ripagati con aromi che uniscono frutti selvatici e la voce più intrigante del pepe. 

È il cacao anche ad emergere con vivacità nell’Amarone della Valpolicella DOC Classico Riserva 2009 di Venturini, cacao che si stacca e poi si riposa sulle note di frutta scura. Un significativo canto nel tempo e del tempo. Che si accentua, ad esempio, con un vino come Amarone della Valpolicella Classico DOC Vaio Armaron 2001 di Serego Alighieri Masi. Vaio significa piccola valle, plasmata dal torrente. Quest’annata - la 2001 - riporta a un clima primaverile incline ad accelerare germogliamenti e fioriture e seguito da una tenace siccità estiva: solo a fine agosto, le piogge sono entrate in azione e si sono intromesse nella vendemmia, senza peraltro interferire negativamente con la qualità dell’uva. Questo (più) vecchio ambasciatore, con la sua carica di attesa, sa porgere un’ampia gamma di aromi, dalla consueta frutta scura a erbe aromatiche e tocchi floreali guidati dalla viola. Struttura e freschezza si esprimono con costanza, fino in fondo.

Un’unica zona, dunque, da amare, preservare, custodire, la Valpolicella. E un’unica richiesta, sussurrata: la capacità di aspettare il momento giusto. In questo viaggio di 12 anni è la filosofia dell’attesa colei che prende per mano e invita a prendersi il proprio tempo.

Ecco i vini che abbiamo assaggiato durante la masterclass al The Westin Palace Milan :

  • Amarone della Valpolicella Classico Riserva DOCG Fieramonte 2011 - Allegrini
  • Amarone della Valpolicella Classico DOCG Monte Ca' Bianca 2007 - Begali
  • Amarone della Valpolicella Riserva DOC 2007 - Brigaldara
  • Amarone della Valpolicella Classico DOC Calcarole 2005 - Guerrieri Rizzardi
  • Amarone della Valpolicella Classico DOC Vaio Armaron 2001 - Serego Alighieri Masi
  • Amarone della Valpolicella Riserva DOC 2007 - Musella
  • Amarone della Valpolicella Classico DOC Vigneto Sant’Urbano 2004 - Speri
  • Amarone della Valpolicella Classico DOC Capitel Monte Olmi 2007 - Tedeschi
  • Amarone della Valpolicella DOCG Campo dei Gigli 2010 - Tenuta Sant'Antonio
  • Amarone della Valpolicella Classico Riserva DOCG 2010 - Tommasi De Buris
  • Amarone della Valpolicella DOCG 2013 - Torre d'Orti
  • Amarone della Valpolicella DOC Classico Riserva 2009 - Venturini
  • Amarone della Valpolicella DOC Classico Riserva Sergio Zenato 2009Zenato

In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Marilena Lualdi

responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky

Consulta tutti gli articoli dell'autore