16-10-2021
Disordine apparente nel mondo delle bollicine e alta cucina con l'artista David Shrigley e lo chef Paolo Griffa per un racconto inedito ispirato agli champagne Ruinart
Lo scorso settembre, in occasione della XXVI Edizione di MiArt, Ruinart, la più antica maison di Champagne, ha creato nel centro di Milano un pranzo davvero singolare esaltando le creazioni di arte contemporanea dell’artista britannico David Shrigley.
Le splendide creazioni di arte contemporanea dell’artista britannico David Shrigley
L’ironia e l’audacia delle opere contemporanee di Shirgley sono provocazioni mirate a creare il disordine apparente nel mondo delle bollicine. Una sfida raccolta da Ruinart e il progetto Food for Art vocato ad alimentare legami indissolubili tra arte e gastronomia, un fil rouge perfetto che lega lo chef all’artista.
Lo Champagne R de Ruinart 2011, al naso un bouquet erbaceo, dal tiglio alla verbena, tè verde e note aromatiche di rosmarino e timo, con un’evoluzione sensoriale che arriva a toccare note esotiche e fruttate per concludersi con marcate note minerali
Per il 2021 è stato scelto un cuoco protagonista dei 10 chef del circuito Ruinart Assemblage 1729: Paolo Griffa, executive chef del Grand Hotel Royal e Golf di Coumayeur. Un percorso gastronomico intrecciato e ispirato alle creazioni inedite di Shrigley: un porro ripieno dedicato all’opera Il mondo è davvero bello e prezioso, un mosaico di verdure associato a Thousands of bottles of Champagne! In a giant hole in the ground dove un piatto nero cela una pietanza vegetale sublime, poi si arriva ai Bottoni di patate legato all’opera Each bottle is the same and each bottle is different, stesso concetto applicato in cucina da Griffa per i suoi bottoni simili alla vista ma diversi al gusto.
Food for Art di Ruinart è un progetto vocato ad alimentare legami indissolubili tra arte e gastronomia
Interessante il piatto più rivoluzionario del menu ispirato a Break second Skin omaggiando la second skin dello Champagne riproducendo in gesso una copia dell’involucro da spaccare con un martelletto. Il contenuto racchiude una fumante faraona cotta con foglie di fico e spinaci.
Da sinistra: Silvia Rossetto, Brand Manager Ruinart, lo chef Paolo Griffa e Francesca Terragni, Direttore Marketing e Comunicazione Moët Hennessy Italia
E per finire un dessert costruito nella cloche che copre il piatto, uno scherzo per il commensale goloso che, apparentemente, pare ritrovarsi una portata fantasma ma in realtà sollevando il coperchio ammira e gusta un dolce delizioso. Il talento di Griffa, stellato dal 2019, si è prestato alla sinergia artistica di Shrigley per trarre ispirazione delle sue creazioni culinarie, tutte rigorosamente abbinate agli champagne Ruinart.
Un porro ripieno dedicato all’opera Il mondo è davvero bello e prezioso, un mosaico di verdure associato a Thousands of bottles of Champagne! In a giant hole in the ground dove un piatto nero cela una pietanza vegetale sublime
Dal Ruinart Blanc de Blancs al Rosé con particolare attenzione alla bollicina R de Ruinart Vintage 2011 che, da quest’anno, sarà distribuita anche in Italia solamente nei ristoranti del Circuito Ruinart Assemblage 1729. Lo stile di questo Champagne dal colore giallo pallido, luminoso svela immediatamente al naso un bouquet erbaceo, dal tiglio alla verbena, tè verde e note aromatiche di rosmarino e timo.
Lo chef Paolo Griffa, executive del Petit Royal di Courmayeur
Un’evoluzione sensoriale che arriva a toccare note esotiche e fruttate per concludersi con marcate note minerali.Una bollicina in debutto tesa per poi lasciar posto alla morbidezza enfatizzando la pesca bianca e la pera con lievi speziature per impreziosire il sorso. Un finale emozionante che tocca note di tartufo bianco dall’eleganza vincente.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Lo chef Domenico Stile e il maître Rudy Travagli dell'Enoteca La Torre di Roma hanno accolto la presentazione di Dom Ruinart Blanc de Blancs 2013
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.