27-04-2021
Giovanni Pinna
Le degustazioni digitali vorrebbero lasciare il posto alla convivialità, che tutti ormai ricerchiamo con ansia. Tuttavia, la cantina Sella e Mosca non rinuncia a presentare le nuove annate e a narrare la maestosità di un pezzo di storia dell’enologia sarda.
Vini mediterranei e identitari, che permettono di conoscere meglio una delle grandi cantine algheresi in continua evoluzione. Se la collezione Marras ci sorprese per innovazione e leggiadria, confrontarci sui Cannonau e i Vermentini di Sardegna e Gallura permette al neo direttore generale, storico enologo di Sella e Mosca, Giovanni Pinna, di trasmetterci la sua Sardegna.
«Oggi - ci ha spiegato - poter disegnare una strategia non è semplice, visto il delicato momento. Alcuni punti fermi andranno confermati, a prescindere dagli eventi pandemici. Si continuerà a puntare sui pilastri portanti della nostra viticoltura con Vermentino, Cannonau e Torbato, cui si affiancherà il Cabernet Sauvignon con la sua iconica bottiglia del Marchese di Villamarina. Valorizzare un territorio e le sue espressioni enologiche è ormai il dogma della proprietà. Senza dubbio potranno anche essere potenziate alcune declinazioni dei vitigni territoriali come, appunto, le bollicine del Torbato. Inutile sottolineare che grandi aspettative vengono riposte nel Vermentino. Un vitigno che seduce per la sua gradevolezza sempre più i consumatori italiani e anche stranieri».
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.