Andrea Menichetti
Pollo alla romanadi Arcangelo Dandini
Dall'Italia Dare voce alla solennità dell'orto: il nuovo menu vegetale di Alberto Buratti
L’incontro tra desiderio e mercato non è un miraggio. E anche se Cortina d’Ampezzo – spronata ulteriormente dalla designazione con Milano per le Olimpiadi invernali del 2026 - è cornice capace di far credere anche nelle magie, la risposta è concreta; nella terra, nelle menti e nelle mani di coloro che si dedicano alle viti. Alle loro domande silenziose.
Questo il messaggio che si è respirato a VinoVip Cortina, la biennale del vino italiano che ha celebrato i suoi ventidue anni il 14 e 15 luglio sulle Dolomiti. L’ha fatto stimolando un confronto intenso e fiducioso tra i produttori e facendo sognare sia al Rifugio Faloria teatro delle degustazioni, sia in momenti come la proiezione del film dedicato ad André Tchelistcheff. Insomma: la manifestazione organizzata dalla rivista Civiltà del bere, con Foragri (il Fondo paritetico nazionale interprofessionale per la formazione continua in agricoltura), ha offerto due giorni ricchi di seminari, masterclass e degustazioni.
responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo