Jorge Martín
Ostrica marinata con musetto di maiale e spinacidi Jordi Vilà
Carlo Mangio I Cerea, Portofino e Belmond: ma che trinomio perfetto al DaV Mare (con il nuovo menu)
Dai vigneti che spalancano le valli verso un futuro scolpito nella tradizione, alle cantine che si schiudono per sussurrare i loro segreti. Riveliamo subito una tappa, per la sua suggestiva promessa, della seconda edizione di Terre di Pisa – Terre del Vino. Quella all’Azienda agricola Castelvecchio che fa accedere al cospetto del Vin Santo ancora non venuto alla luce. Ogni volta, si prova, si esita, si pensa che sia più opportuno aspettare ancora per l’Occhio di Pernice. «L’anno prossimo» è la conclusione, anche se in questa primavera la convinzione davanti ai caratelli vacilla: forse è la volta buona. Ma trasmette tutta la pazienza di questa terra e della sua gente.
Cristina e Alessandro Piceni Belli
Nel silenzio della notte di Riparbella, dove si crede nell’agricoltura biodinamica e biologica da oltre vent’anni, ci vengono in mente le parole della pr manager Roberta Palma, fiera di questa società che dà voce e responsabilità ai giovani. Degustiamo l’Igt Toscana Rosso Aria di Caiarossa 2015, dove si uniscono in decrescendo Syrah, Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon e Alicante: una complessità di aromi, che prolungano il contatto con questo scrigno della natura.
responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo