Nel 1997 una sorta di visione: far nascere Petra. Francesca Moretti, supportata dal padre Vittorio, si è messa d’impegno per realizzare quell'intuizione: che ha visto in effetti la sua realizzazione in Toscana, nel cuore della Val di Cornia, con l’acquisto 60 ettari in località San Lorenzo e altri 45 a Campiglia Marittima, entrambi i terreni a pochi chilometri da Piombino, nel comune di Suvereto, provincia di Livorno.
Afferma oggi
Francesca: «
Petra è nata, appunto, come un bellissimo sogno; quasi una scintilla scoccata durante un viaggio di tanti anni fa». Aveva 14 anni quando con suo padre andò a Bordeaux. È proprio lì che s’innamorò della storia e della cultura degli
château francesi. «Ho messo da parte i progetti di diventare veterinaria e ho cominciato a coltivare il mio desiderio, diventato poi realtà con l'acquisto dell'azienda». All'inizio si trattava solo di una tenuta maremmana come tante altre, «ma, grazie alla nostra visione, al lavoro del team e a tanta caparbietà, siamo riusciti a trasformarla in qualcosa di raro, anzi unico».
Petra è una bella tenuta all’interno di una riserva naturale. Con l’aiuto di un consulente d’eccezione quale il professor
Attilio Scienza, da subito si pose all'avanguardia indicando una strada innovativa, attraverso le zonazioni e un attento studio dei terreni. Con un obiettivo: occorreva piantare vitigni per ottenere un gran
taglio bordolese. Dunque cabernet sauvignon, merlot, senza scordare un po' di petit verdot. Allo stesso tempo si costruì la cantina, progettata dal famoso architetto svizzero
Mario Botta, poi inaugurata nel 2003.
Quest'ultima è diventata in qualche modo il simbolo stesso dell'azienda, un brand, tanto da finire stampigliata anche sull’etichetta delle bottiglie, che infatti riproducono il profilo architettonico della cantina stessa, imponente e interamente circondata dai vigneti. E non è tutto: nel 2011 per fornire energia pulita alla struttura è stato allestito un impianto fotovoltaico galleggiante, a impatto zero, ispirato al fototropismo, ossia al movimento delle piante in natura, che si orientano in base alla luce del sole. Così il meccanismo ruota su se stesso.
In questa opera innovatrice,
Francesca Moretti si è ispirata a un’altra grande donna che ha operato in queste parti: si tratta della sorella di
Napoleone Bonaparte,
Elisa Bonaparte Baiocchi, che governò la Toscana all’inizio dell’Ottocento e impiantò in quest’area cinque ettari di uve cabernet sauvignon e merlot provenienti da Oltralpe. L’omaggio alla principessa è ora un vero “giardino” di due ettari, dove saranno reintrodotti botaniche, alberi da frutto e specie da orto, con un disegno che riproduce fedelmente le mappe dell’epoca.
Un impegno anche culturale che caratterizza peraltro tutta l’attività di
Petra. E che sta proseguendo persino nel corso di quest’estate. A partire dal giugno scorso, infatti, la cantina ha accolto svariati artisti per offrire agli ospiti un’esperienza davvero singolare. Racconta
Francesca Moretti: «L’idea di questo tipo di performance non è stata casuale; abbiamo pensato di dare voce ad artisti in grado di emozionare e regalare momenti irripetibili di musica e teatro».
A ogni serata gli ospiti visitano la cantina, ne assaggiano i vini e gustano una cena tipicamente toscana, per poi godersi lo spettacolo creativo. Da non perdere, dunque, l’ultimo appuntamento, in programma venerdì 31 agosto:
Harp&Hang Duo, Marianne Gubri e
Paolo Borghi presenteranno le sonorità emozionanti e ipnotiche di arpa e hang. Per prenotazioni
visit@petrawine.it oppure telefonare al numero
+39 0565 845308. Il costo è di 35 euro a persona.