27-04-2018
La degustazione al Vinitaly alla scoperta della Val di Noto
La Val di Noto a Vinitaly si prende il suo tempo e i suoi profumi. Cullando due mondi solo apparentemente opposti: Nero d’Avola e Moscato, che si esalta nel passito.
C’è un aggettivo che si fonde nel sostantivo, con spontaneità: grandi vini. Questa è stata la sfida della degustazione di questi due nobili protagonisti della Val di Noto: un viaggio intrapreso da Onav e Aspi. Un incontro di epoche e storie, un patto per diffondere insieme una cultura del vino comune a tutti i livelli: sommelier, appassionati, professionisti e cultori del vino.
Viaggio tra sapori, profumi e colori
Sì, il tempo si deve fermare a Vinitaly nella domenica di avvio, staccarsi e intingersi nell’isola distante e affascinante con i suoi ritmi a sé. Il colore che comanda per primo e detta i tempi, naturalmente è il rosso.
La Val di Noto e i vigneti di Feudo Maccari
Ecco, il tempo spinge indietro, ancora, verso il 2012, con un Fontanelle di Curto che sfrontatamente chiede di crescere, ancora. Di proseguire la sua magnifica evoluzione, che si trasmette senza esitazioni.
Don Nuzzo, vino delle Cantine Gulino
Da Noto a Siracusa, sfumature irresistibili di un’isola che nelle sue diversità coglie la propria profonda identità e offre entrambe con generosità.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky