Sta terminando la quattordicesima edizione di Sicilia en Primeur, una manifestazione che Assovini Sicilia ha progettato a Giarre (Catania) dal 25 al 29 aprile. Un coinvolgimento di 49 aziende dell’isola, visitate con tour organizzati da un centinaio di giornalisti provenienti da tutto il mondo. Un contatto diretto con il produttore che si fonde con la curiosità di scoprire un territorio in evoluzione.
Certamente il pensiero green accomuna molti dei vignaioli coinvolti e l’edizione di quest’anno al Radicepura Garden pone l’accento sulla viticoltura sostenibile, attenta a salvaguardare la biodiversità. Assovini Sicilia include 76 aziende della regione, piccole, medie e grandi accomunate da tre caratteristiche: controllo totale di filiera, produzione di vini di alta qualità e una visione internazionale sul mercato enologico e non solo.
L’organizzazione prevede 8 tour per la stampa per consentire agli ospiti di conoscere microclimi, suoli e vitigni. Il nostro ha toccato la provincia di Palermo e il confine trapanese, con una sosta a Baglio di Pianetto, una bella realtà con un agrirelais immerso nei vigneti e un concetto di naturalità che non perde di vista la passione il taglio bordolese, con un Petit Verdot da tenere in osservazione.
Il tour ci ha condotto poi da
Alessandro di Camporeale, piccola realtà con un timbro giovane, e un Syrah Kaid 2014 che è un vino di grande eleganza. La tappa dal principe
Francesco Spadafora ci ha permesso di vedere un bellissimo lato della Sicilia rurale e al contempo compreso quanto la visione bio del Principe sia vocata alla qualità estrema con una ricerca di dettagli che ritrovi nei suoi vini, immediati e raffinati.
Interessante l’incontro con
Tenute Rapitalà, azienda nel cuore della doc Alcamo: hanno deciso, tra le tante etichette prodotte di presentare un
Alcamo Classico Doc –
Vigna Casali 2016 con una massima espressione di Catarratto in purezza, freschezza assoluta al naso e all’assaggio. Da non perdere un assaggio dei vini di
Feudo Disisa, un’immensa tenuta di 400 ettari di cui 120 vitati: c’è dietro un’idea di esaltazione di alcuni vitigni autoctoni tra cui il
Perricone, uva a bacca rossa da sempre utilizzata in blend con il più famoso Nero d’ Avola. Il
Gran Massenti è un’etichetta che esprime tutta la terrosità di questo vitigno, comunque in grande equilibrio tannico.
Per tutta la durata dell’evento sono in degustazione oltre 300 etichette oltre agli approfondimenti con i tasting dei Master of Wine e un incontro con le aziende. Il 29 aprile dalle ore 18 l’evento si aprirà al pubblico che potrà raggiungere il Parco Botanico di Radicepura per una degustazione singolare.