29-10-2015
Come scegliere e abbinare il migliore sake? Lo spiega Marco Massarotto in questo secondo articolo. Nella foto, i sake dello storico produttore Gekkeikan di Kyoto
Ieri abbiamo raccontato come molti luoghi comuni sul sake siano priivi di fondamento. Adesso vediamo di dare uno sguardo alla realtà odierna. Oggi il sake si sta affacciando sulle tavole e nei bar di tutto il mondo. A New York esistono negozi specializzati come il bellissimo Sakaya NYC, nel cuore di Manhattan che vende oltre 200 etichette. A Londra il Museum of Sake organizza corsi, eventi e degustazioni e collabora con i moltissimi bar e ristoranti della capitale che da alcuni anni ormai hanno scoperto il fascino del sake e lo hanno integrato nei propri menu o nella propria lista di bevande. Ma come spesso capita coi prodotti nuovi non tutti i mercati sono pronti. Specialmente da noi, dove abbiamo una cultura autoctona molto forte su cibi e vini. Vittima i vari pregiudizi, spesso il sake in Italia ha ancora bisogno di essere spiegato, raccontato, suggerito.
A Milano alcuni ristoranti propongono ottime selezioni di sake: segnaliamo Wicky’s in corso Italia 6 a Milano e Sushi B in via Fiori Chiari 1A. Quest'ultimo locale ha recentemente ospitato una lussuosa cena dello storico produttore Gekkeikan, cui si riferisce la foto
Una lezione de La Via del Sake
Un'immagine dell'ultimo Milano Sake Festival, l’evento dedicato all’enogastronomia giapponese dove incontrare i produttori, fare degustazioni e studiare per diventare kikisake-shi. E' organizzato dell'associazione La Via del Sake, presieduta da Marco Massarotto
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
fondatore e presidente dell'associazione culturale La Via del Sake, dal 2014 organizzatore del Milano Sake Festival, il più importante evento italiano sull'enogastronomia giapponese. Dal 2015 è Kyoto Tourist Ambassador