08-02-2016
Patrick Ricci, della pizzeria Pomodoro & Basilico di San Mauro Torinese, ci racconta una storia vera, accaduta stamane. A un certo pizzaiolo...
Vi narro una storia vera. Un giorno un pizzaiolo fu contattato da una mamma che gli raccontò la sua impossibilità di uscire a cena per mangiare una banale pizza. Il problema? Sua figlia aveva un’intolleranza all’istamina. L’istamina? Cos’è di preciso l’istamina? In quali ingredienti è presente? Come si manifesta nel nostro organismo? Quali cibi la contengono? Boh! Incuriosito, il pizzaiolo si mise a cercare informazioni e a studiare, nei suoi momenti liberi, ossia di notte. Disse tra sé: “Che faccio? E’ un tunnel senza uscita…”.
Alcune settimane dopo quella madre gli telefonò di nuovo. Gli chiese di provare a fare una pizza per la figlia: “Capisco le sue remore, ma la prego, facciamo un tentativo. Io leggo quello che lei realizza: lei sperimenta. Ovunque siamo stati, la bimba ha avuto problemi, non gravi per fortuna. Ma io non voglio darmi per vinta, voglio che la piccola possa vivere una vita normale”, disse più o meno.
Sentendo quella madre così desolata e un po’ mortificata nel non poter accontentare il desiderio della figlia - ovvero mangiare in pizzeria come fanno tutti i suoi compagni di classe – il pizzaiolo decise di accettare. Poi però gli vennero dei pensieri, non se ne dava ragione: “Mi metto a rischio, se accade qualcosa… Mi posso fidare di sconosciuti?”, dubitò. Ma fu l’istinto a prevalere, nient’altro, come sempre è stato l’istinto a spingerlo a compiere le sue scelte. E dunque: “Proviamo, mi porti la bambina, quando non è impegnata con la scuola”.
Ricci con la moglie Patricia. Lei, francese cordialissima, gestisce la sala
Il nostro pizzaiolo osservò di nascosto quel tavolo per tutta la serata. Era un po’ in ansia. A fine pasto si presentò e vide due occhi che lo fissavano; li vide brillare; vide la bimba sorridere. Non seppe mai cosa esprimessero quegli occhi, oltre a un’indiscutibile felicità. I genitori continuarono a ringraziarlo. Lui titubante disse: “Aspettiamo domani”. Uscendo dal locale la madre gli rispose: “Stia tranquillo e mi creda: a quest’ora mia figlia avrebbe avuto già i primi sintomi, se l’impasto non avesse funzionato”.
Nulla arriverà a livello lavorativo a farlo sentire bene come quella mattina, che è poi stamattina, quando ha letto il messaggio. Un momento unico. E al pizzaiolo, ossia a me, non frega niente dei commenti di alcuni, dei loro giudizi. Vado avanti per la mia strada, con coerenza. Se ho una mia linea ci sono dei motivi: e ve ne ho raccontato uno, piccolo e insieme enorme. Ho realizzato il sogno di una bambina, e questo vale più di 100mila like su Facebook, di un milione di articoli sui giornali, di un miliardo di comparsate televisive.
Uomini che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista
a cura di
Classe 1968, nato in Francia ma con origini calabresi e ciociare. E’ pizzaiolo autodidatta, gran ricercatore di impasti, volto e anima della sua pluripremiata Pomodoro & Basilico a San Mauro Torinese, che gestisce assieme alla moglie Patricia