11-11-2016
Martino Ruggieri, tarantino di Martina Franca, classe 1986, dopo una lunga serie di esperienze importanti (tra gli altri, Villa Fiordaliso con Riccardo Camanini, La Pergola con Heinz Beck, l'Atelier di Joë Robuchon a Parigi), nel 2014 entra nello staff del Pavillon Ledoyen di Parigi (3 stelle Michelin), diventando chef adjoint al fianco di Yannick Alléno (nella foto, da sinistra a destra; Ruggieri, Alléno e Gualtiero Marchesi)
Mi sono avvicinato al mondo della cucina quando ero molto piccolo. Trascorrevo le mie giornate tra la scuola e una piccola pasticceria di Martina Franca, la mia città. Mi sono appassionato da subito a questo lavoro apprendendo da un anziano signore le basi della pasticceria tradizionale italiana.
Ho continuato con l’alberghiero di Castellana Grotte: trascorrevo il mio tempo libero in un ristorante in cui ho avuto modo di conoscere chef di esperienza internazionale. Grazie ai loro racconti e all’esperienza di mio fratello, a sua volta cuoco, ho compreso che la cucina sarebbe stata la mia prima casa. Terminati gli studi, ho iniziato con le esperienze lontano da casa: in Sardegna, poi in Germania - una tappa importante con lo chef Guglielmo De Bonis – poi ancora all’hotel Cipriani di Venezia e al Cambio di Torino.
Concluso questo periodo, sono approdato nel ristorante che sarebbe diventato da lì a poco un punto importante per la mia carriera: Villa Fiordaliso, accanto a Riccardo Camanini. Un periodo fondamentale, in cui ho iniziato a modificare la mia concezione di cucina che, per certi aspetti, era ancora a me sconosciuta. Sono stati due anni intensi, in cui ho imparato tantissimo ed ho iniziato ad avvicinarmi alla cucina francese grazie alle precedenti esperienze di Riccardo. Sarà proprio lui che al termine di questo periodo mi darà l’opportunità di approdare in Francia.
Conchiglia di pompelmo brûlé, zuppa di ricci di mare servita calda, pelle d’anatra croccante con foie gras en amertume e granita iodata, piatto in cata al Pavillon Ledoyen (foto Philippe Vaurès)
ALLENO. Seguo il lavoro e lo stile di Yannick Alléno da tempo. Quando Camanini mi spinse a fare una nuova esperienza in Francia, uno dei posti in cui mi sarebbe piaciuto lavorare era sicuramente il Meurice, ristorante d’hotel in cui all’epoca lavorava proprio Alléno. Ma non fui preso e optai per Robuchon. Dopo il mio viaggio in Australia, mi proposi subito per Pavillon Ledoyen.
Martino ai tempi di Sydney
Ora ci stiamo preparando all’apertura del nuovo ristorante: i lavori dovrebbero finire a settembre 2017. Sarà un ristorante sensazionale.
Uomini che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista
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tarantino, classe 1986, dopo una lunga serie di esperienze importanti (tra gli altri, Villa Fiordaliso con Riccardo Camanini, La Pergola con Heinz Beck, l'Atelier di Joël Robuchon a Parigi), nel 2014 entra nello staff di Pavillon Ledoyen (3 stelle Michelin), diventando chef adjoint al fianco di Yannick Alléno