02-04-2016
Un inverno ricco di esperienze per lo chef siciliano Accursio Craparo: dalla Val D'Aosta al Trentino, passando per la Val di Fiemme
Nel tempo mi hanno soprannominato “il cuoco delle due Sicilie”, perchè le suggestioni dell’infanzia e le ispirazioni dell’esperienza mi hanno portato a viaggiare tra quella dell’ovest e quella dell’est. Quest’inverno, però, il destino ha voluto trasformarmi nel cuoco delle “due montagne”! Dalla Valle d’Aosta al Trentino, e dopo un breve passaggio a Londra dove ho curato la cucina di House of Peroni, sono andato ad esplorare la cucina di montagna: prima due mesi a Cervinia, per il lancio del Ristorante del nuovo White Angel Hotel, dove ho prestato la mia consulenza, poi un passaggio veloce in Val di Fiemme, per una cena a quattro mani organizzata da Chic - Charming Italian Chef, col giovane Alessandro Bellingeri dell’Osteria de l’Acquarol. Ho imparato che ti viene l’affanno a fare le scale, sopra i 2 mila metri. E che l’acqua bolle a una temperatura più bassa e gli amidi cuociono più lentamente. Ma ho imparato più di tutto un’altra cosa: esplorare un universo culturale completamente diverso da quello che naturalmente rappresenta l’orizzonte della propria memoria e della propria immaginazione, vuol dire semplicemente mettere la stessa grammatica al servizio di un nuovo vocabolario. Questa consapevolezza tante volte sfiorata nel corso dei miei molti viaggi, è diventata il quotidiano esercizio della mia linguistica gastronomica nel momento in cui mi sono chiesto come approcciare il progetto di apertura di un ristorante, come il White Angel, che nasceva nella punta d’Italia esattamente opposta alla mia. Ho pensato che, così come avviene nelle mie “due Sicilie”, anche lì l’alta cucina dovesse parlare in dialetto: bisognava, cioè, dare a quel luogo un’anima in grado di parlare del territorio, risalendo il lungo corso della tradizione di Val d’Aosta e Piemonte.
Al lavoro in Trentino, nella cucina di Alessandro Bellingeri
Nella cucina di Accursio Ristorante
Uomini che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista
di
Siciliano nativo di Sciacca, è cresciuto con grandi maestri come Pietro Leemann, Massimiliano Alajmo e Corrado Assenza. Guida un ristorante a Modica che porta il suo nome