Per fortuna, la miliardaria Bianca Sharma ha tenuto duro. Ed è andata in fondo al sogno, sbocciato nel 2001 quando, in gita in yacht in Costiera Amalfitana, vede afflosciarsi quella struttura in disgrazia là in cima alla Conca dei Marini di Amalfi, se ne innamora e decide di comprarla. Sei anni di trappole burocratiche italiane, inclusa la tentazione di gettare la spugna, ma alla fine il sogno trova la sostanza: l’ex monastero di Santa Rosa - a turno percorso da suore domenicane, abbandonato e razziato dai vandali, trascurato da proprietà distratte – è da 2 giorni un Luxury Hotel & Spa (per farti un’idea di quanto sia luxury, dai un occhio ai 20 scatti della fotogallery in fondo).

La vista dalle suite del Monastero spazia da Amalfi fino a Punta Licosa, estremità cilentana all'orizzonte
Che non può trascurare la sfida di provare a fare una cucina ambiziosa. A dicembre 2011, la signora - texana, di madre tedesca, ereditiera di una vera fortuna figlia del primo boom dell’
IT – ingaggia il cuoco tedesco
Christoph Bob, fino ad allora impegnato sul versante opposto della Penisola Sorrentina, al
Relais Blu di Massa Lubrense, struttura con altro affaccio struggente. Di là c’era la vista su Capri e il Vesuvio; di qua spazi marini sconfinati, interrotti in fondo dal profilo del litorale salernitano e cilentano fino a Punta Licosa. Più a destra, molto lontano, sovviene l’idea della Sicilia e dell’Africa.
«Pur essendo parte della stessa Penisola», racconta un raggiante Bob, asciugato nell’aspetto dalle continue scarpinate su e giù per gli scalini che legano i vari terrazzamenti del Monastero, «sono due profili molto diversi: qua è più tranquillo, turisticamente e come scenario naturale». Sennò quelle devote delle suore mica avrebbero deciso di spendere i voti domenicani quassù. E poi, figurati, c’è pure un mito gastronomico delle origini che afferra il Monastero «Che si chiama Santa Rosa, come l’omonima sfogliatella, nata proprio qui». È altresì vero che «Vino, birra e champagne come il Dom Pérignon sono tutti figli della tradizione monastica».
E' bene che l'aura da convento aleggi anche sulla linea di cucina: «È come tornare alle radici del nostro mangiare, back to the roots», aggiunge in lingua inglese, rispolverata a furia di fitti dialoghi sul come e quando con la signora Sharma, «Stiamo facendo cioè uno studio importante su cosa si è sempre mangiato da queste parti. E nei conventi dei frati, che mettevano sul fuoco per ore ragù e stracotti, mentre la preghiera chiamava». Quindi: «A fare bene il branzino siamo ormai capaci tutti. Noi dobbiamo soprattutto distinguerci coi prodotti locali, dal mare e dai monti». Carne esclusa, che viene quasi tutta dalla Germania, prolunga della sua nota teoria per cui «Dimmi quale vacca campana è contenta di vivere a 30 gradi. La loro carne no di certo».

La Lasagnetta di verdure di Christoph Bob: vegetali cotti e disidratati in apertura del pasto
Insomma, «Io sono cuoco e devo fare da
magnà», dice in campano con inflessione sassone. Un concetto trasformato nella pratica seguendo solide tecniche
heinz-beckiane, il cuoco cui faceva da sous-chef a Roma prima di “campanizzarsi”, innamorarsi e sposare una signora di Vico Equense. La brigata è un incastro di 20 persone tra cui spiccano, nel back office, il fidato sous chef siciliano
Francesco Reina. E, oltre la porta automatica della cucina, la cravatta e i modi eleganti del maître romano
Alessandro Passagrilli, già cicerone di
Andrea Aprea al
Romeo di Napoli. In cantina,
Daniele Di Palma, sommelier nativo proprio di Conca dei Marini, ancora più casa e bottega dei tempi in cui mesceva al pur vicino
Palazzo Sasso di Ravello: è uno che spolvera etichette di autoctoni bio o semi-sconosciuti come quelli da uve tintore. Un team che, una volta archiviati i mille imprevisti di una start up per forza complessa, sono pronti a innestar baldoria sui palati. Altro che monaci.
Monastero Santa Rosa
via Roma, 2
Conca dei Marini (Salerno)
+39.089.8321199
info@monasterosantarosa.com
Prezzi medi: antipasti 26, primi 22, secondi 31, dessert 15 euro
Menu degustazione: 70 e 85 euro
Aperto solo a cena, 7 giorni su 7