19-11-2018
Masaki Okada, già sushiman di Iyo, da 3 mesi è al timone di Sol Levante, ristorante giapponese da 16 coperti in via Lambro 11 a Milano, telefono +39.02.45476502
Che Milano stia cambiando rapidamente lo noti dagli improvvisi sciami di ragazzi che affollano quartieri un tempo dormienti: negli ultimi anni, il quadrilatero Lambro-Sirtori-Melzo-Pisacane, dietro a Porta Venezia, è iper-vivace. Nella prima delle quattro vie, si nota appena una piccola vetrina, segnalata da un discreto arazzo bianco che cala dall’alto. Sopra è scritto washoku, una parola nobile e complessa sul cui significato rimandiamo qui. Aperta la porta, trovate un bancone da 8 posti e altrettante sedute divise tra piccoli tavoli. È il locale minuscolo di Hemmi Hikari, una gentile signora giapponese che decise di aprire questa piccola insegna il 27 dicembre 2015, poche settimane dopo i giorni intensi di Expo. Fino all’estate del 2018 Sol Levante si distingueva come autentico sushi bar in una città in cui il cibo giapponese era (e tuttora quasi sempre è) addomesticato per i palati milanesi cui non interessa scendere nelle vere pieghe del genere gastronomico più affascinante. Già quella era un’impresa lodevole e ne scrivemmo. Il sushi-man dell’epoca, Masashi Suzuki, è poi andato a esercitare il suo mestiere da Osaka e Tokyo Grill, entrambi in Brera. Ed è pronto a un ulteriore salto, ancora altrove.
Satoshi Hazama, ex Enoteca Pinchiorri
Hemmi Hikari, patronne
Chips e edamame
Crema di cavolo e ostrica
Gli antipasti misti in apertura (Aki no zensai moriawase). In senso orario, dall'alto: Salmone marinato con verdure di stagione e salza tozasu; Involtino di hakusai (cavolo cinese) con fagiolini, pasta di sesamo e salsa Ohitashi; Isobe Age cioè fritto di alga nori con calamaro e gambero; Sgombro marinato e grigliato con sake, mirin e patata taro e Chips di soba in forma di foglie di cero, gingko, "guacamole", scalogno e alga verde
Composizione di crudi
Bara chirashi
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Insegne, cuochi e ghiotti orientamenti: a narrarceli è Gabriele Zanatta, laureato in Filosofia, nonché coordinatore della Guida ai Ristoranti di Identità Golose. Il suo punto di vista va ben oltre la superficie, per esplorare profondità e ampiezza della tavola, di tutto quello che è Zanattamente Buono.