Franco e Raffaella Cazzamali
Cornetti porri e pancettadi Andrea Menichetti
Dall'Italia Svelata la 50Next, la lista dell'enogastronomia del futuro. C'è la siciliana Boniviri, noi ve la raccontiamo
Una buona parte della brigata del ristorante Lido 84 di Gardone Riviera, comune sulla sponda bresciana del lago di Garda, telefono +39.0365.20019. Aperto nel marzo del 2014, l’insegna dei fratelli Camanini (nella foto, lo chef Riccardo è il terzo da destra e suo fratello Giancarlo il terzo da sinistra) in due anni e mezzo si è affermata come una delle più interessanti e sostenibili d’Italia
«Ragazzi, è arrivato il momento. Facciamo la nostra cucina, il nostro servizio e speriamo di non fallire». È il 14 marzo del 2014 e Riccardo Camanini catechizza la squadra al pass, placido come le onde gardesane che schiaffeggiano la battigia del Lido 84. È il ristorante che ha rilevato dopo aver orchestrato banchetti per una vita e mezza a Villa Fiordaliso, qualche passo più in là. Ma questo è finalmente il “suo” ristorante: i 7 ragazzi del primo servizio sono tutti al libro paga. Cambia tutto. E cambia ancora di più dall’autunno successivo, quando la guida Michelin assegna la stella in tempi rapidissimi. È il segnale che la strada potrebbe essere quella giusta: piovono lodi a destra e manca e, per una volta, il pubblico si allinea alla critica. Due anni e mezzo dopo la prima comanda, Lido 84 è un ristorante che brilla sicurezza in un angolo poetico del Garda. Una strofa composta da un cuoco colto e gentile che comanda una forza lavoro già raddoppiata dalle origini: oggi in brigata sono in 14. Si prendono cura di 40 coperti, ambitissimi nei giorni del week-end ma anche in quelli prima, quando il turismo lacustre normalmente sonnecchia. La cuisine c'est beaucoup plus que des recettes. La cucina non è solo una questione di ricette, si affannò a spiegare il grande Alain Chapel. Se noi abbiamo trascorso un giorno in cucina al Lido 84, non è dunque per magnificare il suo benvenuto di Mandorle e gin, la Pasta cacio e pepe cotta in vescica di maiale alla maniera di un volaille de Bresse o la Torta di rose - online si trovano già ampie tracce di sdilinquimento e conferme che siamo di fronte a uno dei cuochi più solidi ed estrosi d’Italia.
Se il tempo lo consente, si pranza in un delizioso giardino esterno vistalago
Lo chef e il suo splendido torchio, un ritorno ai fasti marchesiani
«Prenditi cura del cliente come se stessi invitando un amico a casa tua». Camanini fa sua la massima di Brillat-Savarin
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo