17-12-2018
Fabrizio Barbato
«Mi lascio ispirare. Dalla pasticceria francese. Dai viaggi a Parigi. E pure dalle stagioni», spiega Fabrizio Barbato, pastry chef dell’Île Douce. Che guida - con la socia e master sommelier Simona Passalacqua - nel quartiere Isola, a Milano. «Il nome l’ho pensato io, una notte», svela Fabrizio: classe 1987, radici affondate nel Sannio (nella beneventana San Marco dei Cavoti) e da ormai un anno all’opera nella pâtisserie meneghina. Dove firma anche dessert saissonier. Come il Love Truffle, vero omaggio all’autunnale gioiello ipogeo. Una frolla, preparata con farina Petra 5 di Molino Quaglia, un biscuit al pistacchio di Bronte (by Pariani), pralinato e vellutata di pralinato fruttato alle noci pecan, tuile al grué di cacao e sfere di tartufo nero.
Love Truffle
Autunno
Del resto, la produzione è poliedrica e necessita spazio. Basta osservare vetrine e alzatine per capire. Praline, tartufi e barrette di cioccolato. Sablé al burro e al cacao, macaron e cake da forno. In formato torta o monoporzione. Come quella al pistacchio e albicocca, o come il tortino alla farina grano saraceno (di Molino Quaglia), glassa alle mandorle pralinate e composta ai frutti rossi. Ideale con un buon tè griffato Dammann Frères.
Origines
Safran
Per non parlare dei panettoni. Sempre Petra addicted. Classici e in vasocottura. Fra i primi, ecco allora quello tradizionale con uvetta di Corinto e canditi (arancia e limone) lavorati a freddo; quello al caramello, con gocce di cioccolato Caramélia; e lo Sherazade, prezioso di un blend di agrumi orientali quali yuzu, sudachi e calamansi. Più un pizzico di bergamotto. Nel vetro finiscono invece il Sottobosco, con cioccolato Inspiration Fraise di Valrhona; quello al cioccolato fondente e Barolo Chinato, nonché quello al caffè e albicocca.
L'Île Douce Via Luigi Porro Lambertenghi, 15 Milano +39.02.49780658
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
di
Lombarda, una laurea in lettere e un inizio nel giornalismo di cronaca. Poi, cambio di direzione, verso i viaggi, il cibo e il vino. Ora guida Fuori Magazine, il nuovo progetto editoriale di Petra-Molino Quaglia