08-07-2023
Oriol Castro, Eduardo Xatruch e Mateu Casañas, con al centro l'executive chef di Compartir Barcellona, Nil Dulcet Padrós
(Le foto del locale e degli chef sono di Joan Valera, le foto dei piatti sono di Niccolò Vecchia)
Due settimane fa, sempre su queste pagine, vi parlavamo di Disfrutar, il ristorante di Barcellona guidato dal trio di chef Oriol Castro, Eduardo Xatruch e Mateu Casañas, che quest'anno è arrivato alla seconda posizione assoluta nella classifca della World's 50 Best 2023. In quell'occasione, raccontavamo anche che i tre cuochi catalani hanno dimostrato la propria capacità di eccellere in più di un format di ristorazione. Infatti se oggi Disfrutar è l'ammiraglia di questo gruppo, dopo la chiusura di elBulli Castro, Xatruch e Casañas, che nella cucina di Adrià avevano lavorato per quasi 20 anni, erano ripartiti da un'altra insegna.
Non a Barcellona, ma a Cadaquès, a poca distanza dal golfo di Roses, all'estremità più orientale della Catalogna e della Costa Brava, con un progetto chiamato Compartir. Che da un anno esatto ha aperto una sua seconda sede anche nella capitale catalana. Il primo Compartir, quando aprì le sue porte nell'aprile del 2012, era un modo per i tre chef di ripartire con un ristorante completamente diverso da quello in cui si erano affermati: affrontare da subito una proposta creativa, d'avanguardia, sarebbe stato molto rischioso, con il paragone bulliano pronto a rivelarsi un boomerang.
Compartir vuole dire "condividere", e la spiegazione di questo concetto la leggiamo dal sito del ristorante: «L'offerta gastronomica si basa su piatti da condividere al centro del tavolo, ma il concetto di condivisione va oltre il semplice atto di mettere un piatto al centro. Tutto il team lavora perché si comprenda il significato profondo del verbo: sperimentare esperienze, momenti, conversazioni, ricordi e sensazioni; ma anche lavorare in squadra, impegnarsi quotidianamente e godere del modo in cui si interpreta la cucina, per poi trasmetterla efficacemente».
Dopo quel primo passo nel 2012, a fine 2014 i tre aprirono Disfrutar a Barcellona: sia per riprendere il percorso di innovazione, di invenzione, di sperimentazione di nuove tecniche, che era parte fondamentale del loro modo di intendere la cucina, ma anche per la consapevolezza che in una cittadina come Cadaquès non avrebbero mai potuto contare su una clientela stabile per dodici mesi all'anno. Ciò nonostante Compartir negli anni successivi ha continuato a raccogliere un grande successo, con la sua formula di ristorazione moderna, borghese potremmo dire, in cui il legame con le tradizioni e la materia prima è un elemento fondamentale.
La sala di Compartir Barcellona
Per la cucina, la scelta dell'executive chef ha premiato Nil Dulcet Padrós, un classe 1989 che, giovanissimo, conobbe i tre cuochi grazie a uno stage di un anno fatto a elBulli, tra 2010 e 2011. «Ho avuto la fortuna di poter vivere in prima persona quella cucina così importante per la storia della gastronomia mondiale», ci ha detto raccontandosi mentre ci mostrava le sale del nuovo ristorante. Avendo evidentemente visto in lui una promessa per il futuro, Castro, Xatruch e Casañas se lo erano portati da subito al Compartir di Cadaquès, per poi affidargli il compito di primo chef di cucina all'apertura di Disfrutar.
«Compartir ha una proposta molto diversa da Disfrutar - ci ha detto sorridendo - questo è, potremmo dire, un ristorante "normale". In cui i commensali vengono per mangiare piatti che non vanno decifrati, in cui le tecniche servono a esaltare le materie prime e dove ritrovare sapori conosciuti, ricette familiari».
Nil Dulcet Padrós insieme ai tre chef nella cucina di Disfrutar, agli esordi di quel ristorante
Volendo indicare il punto di forza, la chiave di volta, dei piatti di Compartir, non esiteremmo un istante nel chiamare in causa le salse, così come è giusto in un ristorante dal solido ancoraggio tradizionale, per quanto contemporaneo. Lucide e limpide, rendono ciascun piatto delizioso allo sguardo, prima ancora di assaggiare. Strepitose ad esempio quelle di carota, carota viola e cocco, che accompagnano le sardine in escabeche, ammorbidendone gli spigoli acidi e sapidi. Di morbidezza assoluta la crema di mandorle che si mischia al profumato succo di olive verdi, fornendo la base al Cannellone di tonno rosso con sapori mediterranei, uno dei piatti simbolo di Compartir a Cadaquès, che ovviamente non poteva mancare a Barcellona. Delicatamente sapida e ricca la salsa di pollo che accompagna le Capesante alla catalana con patate confit.
Nil Dulcet Padrós a metà giugno 2023 è stato premiato come Rivelazione dell'anno dall'Accademia catalana di gastronomia e alimentazione
Di seguito, le foto dei piatti che abbiamo provato, con una nota importante: le porzioni che vedrete in queste immagini sono ridotte di circa la metà rispetto a quelle proposte abitualmente à la carte. Per quanto riguarda il prezzo medio, le ostriche sono proposte a 5,75 euro l'una, gli antipasti sono in media tra i 14 e i 20 euro, i piatti principali tra i 22 e i 40 euro. 10 euro, infine, per i dolci.
Insalata di barbabietola e sorbetto all'ajoblanco
Ostrica con aguachile di jalapeño, mango e avocado
Asparagi bianchi con maionese calda, senape e ciliegie
Cannellone di tonno rosso con sapori mediterranei
Sardine in escabeche con carote e cocco
Granchio "comodo" con avocado e uova di trota: viene chiamato così perché il granchio viene completamente pulito, poi emulsionato con una maionese leggera e servito con una crema di avocado, con lime e zenzero, una salsa ponzu e delle punte di salsa allo yogurt
Il Panchino è il piatto simbolo di Disfrutar, con il suo ripieno di caviale e panna acida. Lo si può ordinare anche da Compartir, nella versione classica o con un ripieno di tartare di vitello e uovo di quaglia fritto. E' altrettanto goloso, ma quello originale rimane superiore per la sua leggerezza
Cannolicchi con vinaigrette di porcini e pinoli
Uovo fritto con tonno, avocado e uova di salmone
Capesante alla catalana con salsa di pollo e patate confit
Costine di maiale con salsa Pipiàn e melone
La nostra "Caprese": un piatto salato italiano, trasformato in dolce. Con una ganache di cioccolato bianco al basilico, gelato di mozzarella, pomodorini osmotizzati con sciroppo di vaniglia, streusel di pomodoro e di basilico, fragole fresche, caviaroli e sferificazioni di aceto balsamico di Modena
Coulant di nocciole con sorbetto di albicocca: nella sua semplicità, un dolce indimenticabile
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Albert Raurich, classe 1970, è stato chef de cuisine di elBulli dal 1999 al 2007. Nel 2008 ha aperto a Barcellona Dos Palillos
(La foto è stata scattata dalla fotografa catalana Marta Bacardit)
A Barcellona, al 187 di calle de Balmes, si trova questa insegna. Potrebbe sembrare un locale normale, ma non lo è
Per l'edizione 2024 della World's 50 Best Restaurant, il miglior ristorante del mondo è Disfrutar, a Barcellona.
In seconda posizione, un'altra insegna spagnola, Asador Etxebarri, Axpe - Atxondo. Il terzo posto è occupato da un ristorante di Parigi, Table by Bruno Verjus
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