20-08-2022
Lo chef di Direkte Boqueria con il primo "sole" assegnatogli nel 2022 dalla Guida Repsol, che in Spagna ha una grande importanza e ha come massimo riconoscimento tre soli
Barcellona è una delle città più turistiche del mondo, ma in questi anni di grande turismo di massa (regolato peraltro in modo attento dal governo locale), è altrettanto una città che è riuscita a mantenere la propria identità anche là dove le concentrazioni di visitatori sono costantemente altissime. E' un ragionamento che si può fare anche per il celeberrimo mercato de La Boqueria, un pezzo di storia della capitale catalana, che pur essendo diventato (meritatamente) una delle cartoline più note e condivise della città, non ha perso la capacità di essere rappresentativo, autentico, frequentato anche dai locali.
Da qualche anno, La Boqueria è diventata anche una meta per molti appassionati gourmet, grazie al lavoro di Arnau Muñío, chef catalano che dopo essersi dedicato per molti anni al fine dining, in particolare come braccio destro di Carles Abellán per un decennio, ha deciso di abbandonare impiattamenti e formalità per intraprendere un percorso diverso, aprendo a fine 2018, proprio nella cornice esterna dello storico mercato, l'insegna Direkte Boqueria. E' ormai un modello di ristorazione, e di interpretazione della cucina da parte di un cuoco, noto e conosciuto: qualcuno l'ha chiamata bistronomia, qui in Italia abbiamo spesso usato la locuzione trattoria contemporanea. Al di là delle definizioni, il format è chiaro: uno chef con esperienza e tecnica di alto livello che mette la sua conoscenza al servizio di una cucina di prodotto, esprimendosi con grande libertà, a mano libera.
L'ingresso del locale
I cuochi di Direkte al lavoro
Eskumós in primo piano e Arnau Muñío sullo sfondo
Ma c'è un piatto su cui vale decisamente la pena di soffermarsi più degli altri. Anche in questo caso troveremo un po' di catalanità e un'influenza asiatica, ma non è questo che ci interessa. E' la delizia pura, invece, che entra in gioco in questo caso. La golosità assoluta di una tarta de queso al tè matcha che è, non casualmente, l'unico piatto inamovibile dalla carta in continua evoluzione di Direkte Boqueria.
Pastel de queso con té matcha
La ricetta è, chiaramente, top secret: si distingue un formaggio molto delicato e dolce, con una massa grassa sicuramente importante. Quando si assaggia il cuore morbido, che cola lentamente sul piatto, si coglie quasi un profumo di latte, che fa tornare per un istante bambini, ma poi si riconquista prontamente l'età adulta notando l'incontro perfetto con i toni affumicati (la torta viene infatti leggermente affumicata sopra le braci) e quelli amari del tè matcha. A seguire, come piccola pasticceria e come un arrivederci dalla cucina, arriva un altro boccone delizioso, un biscotto cotto alla plancha ripieno di cioccolato fatto da un piccolo artigiano di Barcellona. Anche questo buonissimo, ma...a distanza di qualche mese dal nostro passaggio da Direkte, le nostre papille chiedono ancora: "Ma quando torniamo a mangiare il Pastel de queso al tè matcha?".
Zuppa di stemmi
Purea di capesante marinate in miso, kumquat, mandorle fresche, albicocche
Tartare di calamaro, kimchi di cetriolo fatto in casa, semi di sesamo
Tonno rosso marinato in aceto, ciliegie fresche, foglie di wasabi, radici
Spring roll di asparago, ripieno di asparagi e noodle conditi con latte di soia fatto in casa, tuorlo d'uovo sweet/sour
Ravioli di cavolo rapa ripieni di granchio, salsa di mandorle fritte, coriandolo, pompelmo alla griglia
Surf & Turf alla catalana: gamberi, brodo di pollo, guancia di maiale, coriandolo, semi di sesamo, castagne d'acqua
Dumpling di ostrica e capipota
Merluzzo, kimchi di funghi maitake, burro alla salsa di soia
Piedino di maiale (bollito, disossato e fritto) con lumache di mare e di terra
Fragole, rabarbaro, verbena, pepe nero
Pastel de queso al tè matcha
Biscotto alla plancha con cioccolato di Barcellona
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Albert Raurich, classe 1970, è stato chef de cuisine di elBulli dal 1999 al 2007. Nel 2008 ha aperto a Barcellona Dos Palillos
(La foto è stata scattata dalla fotografa catalana Marta Bacardit)
A Barcellona, al 187 di calle de Balmes, si trova questa insegna. Potrebbe sembrare un locale normale, ma non lo è
Per l'edizione 2024 della World's 50 Best Restaurant, il miglior ristorante del mondo è Disfrutar, a Barcellona.
In seconda posizione, un'altra insegna spagnola, Asador Etxebarri, Axpe - Atxondo. Il terzo posto è occupato da un ristorante di Parigi, Table by Bruno Verjus