Jacopo Mercuro
Carpaccio, midollo, cavolo nero e betulladi Antonia Klugmann
Dall'Italia Sempre più viaggi di gusto! Cosa ci ha spiegato il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2023
Dylan Watson-Brawn, originario di Vancouver, classe 1993, al lavoro da Ernst a Berlino, Germania, 118° nella World's 50Best 2019 (foto andershusa.com)
To be or not to be Ernst? E’ il dilemma di fronte al quale, a ogni latitudine, si trova ogni giovane cuoco. Dilemma spazzato via solo dalla vocazione, senza la quale il mestiere non può arrivare a oltrepassare una certa soglia. Dunque essere "serio", "onesto" (earnest, …o ernst, com’è in tedesco, appunto). Con se stessi, col prodotto, con la cucina, con l'ospite. La vocazione di Dylan Watson-Brawn è stata molto precoce, a 16-17 anni, e dal natio Canada si è resa viva, in modalità inusuale, volgendosi a Oriente. Fino, giovanissimo, a farlo rapidamente arrivare alle cucine del Ryugin di Seji Yamamoto. Per diversi anni scuola durissima quanto straordinaria. Quindi un passaggio nelle cucine del Nord-Europa e a soli 24 anni l’apertura di un proprio ristorante a Berlino. Immediato il successo.
Il bancone da 12 posti (foto instagram/Ernst)
Nella dispensa, solo prodotti pristine, "incontaminati" (foto instagram/Ernst)
Ligure, appassionato di arte e gastronomia, nell'attesa di ciò che mangerà talvolta scrive di ciò che ha mangiato: buono da scrivere, buono da mangiare
Matteo Baronetto, Enrico Crippa, Niko Romito, Enrico Bartolini, Antonio Guida: tra gli "Oscar 2021" di Gianni Revello
GIGANTI. Alain Ducasse, 63 anni e 3 ristoranti con 3 stelle Michelin (Montecarlo, Parigi, Londra) e Pierre Gagnaire, 69 anni e anche lui 3 ristoranti col massimo del blasone (Parigi, Londra e Tokyo). foto gettyimages
Lenticchie e ostriche, uno dei piatti a rotazione quotidiana di Le Clarence, indirizzo in grande ascesa a Parigi (foto www.gillespudlowski.com)
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose