Wake up! Wake up! Wake up! Svegliatevi, ci sprona Dominique Crenn in un video che sta diventando virale nel mondo del cibo e della ristorazione. È un appello, quello della Crenn; che ha approfittato dei riflettori accesi a San Francisco in occasione del Basque Culinary World Prize 2019 (leggi Ristoranti no emissioni: Anthony Myint vince il Basque Culinary World Prize) per esortare tutti quanti, appunto con lo slogan "wake up!" e l'hastag di sempre, #incrennible, a incominciare davvero a essere più virtuosi anche in cucina; a seguire comportamenti sostenibili per l'ambiente; a prendersi cura, insomma, del nostro pianeta, iniziando dalle abitudini alimentari.

Dominique Crenn a Identità Milano 2019
Ecco il testo del suo appello:
Cara industria alimentare: questa è una WAKE-UP CALL per te.
Chiedo a tutti i protagonisti di questo settore che amiamo così tanto - dunque chef, agricoltori, enologi, giornalisti, proprietari di ristoranti, influencer, amanti del cibo, camerieri, lavapiatti, sommelier, panificatori, blogger, insomma TUTTI - di condividere questo post e scrivere nella caption CHE COSA si apprestino a fare oggi per combattere l'emergenza climatica.
Questo appello non si rivolge solo al mondo del fine dining: se lavori in un fast food, se possiedi un bar in una piccola città, se sei un bartender, un pescatore, un coltivatore, o sbarazzi i tavoli... Voglio che tu ti unisca a questa lotta con me! La mia promessa è questa: mi sforzerò di rendere tutti i miei ristoranti senza sprechi. Ho già iniziato. E sono oltremodo felice di poter dire che la mia nuova location, Boutique Crenn (che aprirà presto...) non utilizzerà una singola tazza di caffè o alcun sacchetto usa e getta.
E dunque: qual è la cosa che puoi fare TU a partire da adesso? E chi può sfidare a fare lo stesso? Sto chiamando tutti gli chef del Basque Culinary center per unirsi a me nel suonare l'allarme.
WAKE UP! #incrennible #planet #humanity
L'appello è già stato accolto da moltissimi. Nel video postato dalla stessa Crenn sul suo profilo Instagram si riconoscono, tra gli altri, gli italiani Paolo Marchi, Cristina Bowerman, Francesca Barberini, Giorgi de Mitri e Norbert Niederkofler. E poi lo spagnolo Diego Guerrero, il brasiliano Alex Atala, gli statunitensi Mark Bittman, Nancy Silverton e Shirin Aryanpour, lo stesso Anthony Myint (e bambina), fresco vincitore del Basque Culinary World Prize 2019, e tanti altri.
Marchi spiega così la propria adesione: «Mi è piaciuto moltissimo che in un momento di festa com'era la premiazione per il
Basque Culinary World Prize 2019 una persona,
Dominique, abbia voluto dedicare del tempo a un tema come la salvezza del pianeta. E abbia insomma sfruttato i riflettori internazionali non per far propaganda a sé stessa o mettersi in mostra, ma lanciare una campagna, un appello per un progetto molto più ampio, che interessa tutti».
L'iniziativa è partita «un po' all'improvviso. Qualche giorno fa mi ha chiamato Dominique, che è una cara amica, chiedendomi se potevo aiutarla a realizzare un video per lo speech che doveva tenere - spiega Giorgio de Mitri, modenese, fondatore e direttore di Sartoria Comunicazione (nel video è quello con la barba, che urla più forte di tutti) - Le ho risposto: perbacco, certo che sì». Detto fatto.
«Credo veramente nel Basque Culinary World Prize - aveva dichiarato ieri la Crenn durante la cerimonia - È il riconoscimento di un maggior valore della gastronomia, di come possa essere strumento per innovare e migliorare l'istruzione, la salute, la ricerca, la sostenibilità. Come chef sento la responsabilità di fare tutto quello che posso per contribuire a cambiare la società e portare dei cambiamenti non solo in cucina. Sono molto felice che il Basque Culinary World Prize riconosca questo genere di sforzi compiuti dagli chef in tutto il mondo».