Sono bastati tre mesi. 90 giorni di lavoro e determinazione, per costruire la nuova casa della Wicuisine, come Wicky Priyan ama chiamare il suo stile fatto di incroci e contaminazioni tra Giappone, Mediterraneo, resto del mondo. Il vecchio indirizzo del suo ristorante era Via San Calocero 3: ora in quei locali ha aperto, anche lui da pochi giorni, l'ex sous-chef di Massimo Bottura, Yoji Tokuyoshi. «Lo ha cambiato molto, mi sono stupito. Soprattutto di tutto quel verde con cui ha dipinto le pareti!», scherza Wicky alla fine della seconda serata di lavoro in Corso Italia 6.
Tre mesi, dicevamo: «Non ci sarei riuscito, non fosse stato per i miei clienti», aggiunge poi tutto serio. In che senso, i clienti? «In questi anni, grazie al ristorante, ho conosciuto tante persone, e alcune di loro mi hanno aiutato molto. Innanzitutto chi mi ha trovato questo posto: i locali erano completamente vuoti, di proprietà delle Assicurazioni Generali. Una persona molto importante alle Generali me ne ha parlato, e oggi sono qui.»
Il merito della bellezza essenziale ed elegantissima del nuovo ristorante però è soprattutto suo. Intanto perché Wicky Priyan non ha soci, ha sempre voluto fare tutto da solo e ci tiene molto a ribadirlo. E poi perché ogni cosa nel locale è stata pensata e disegnata da lui: «Ho creato tutto io, avevo perfettamente in testa quello che volevo da questo posto. Sono riuscito a realizzare molti dei miei sogni, era esattamente così che desideravo che fosse il mio ristorante.»

Uno dei sogni realizzati da Wicky Priyan nel suo nuovo ristorante. Un autenticissimo Sushi Bar
Centralissimo, praticamente in Piazza Missori, il nuovo
Wicky's è esattamente di fianco a un altro ristorante,
Basara, anche questo abbastanza recente, anche questo dedicato, in maniera forse più ortodossa, alla cucina giapponese. Le grandi vetrate sul Corso mostrano la prima sala e sbirciando dentro si nota subito, al centro della parete di fronte, una specie di fontana e una grande luce circolare: «E' un omaggio al villaggio dove sono nato e dove non torno da tanto tempo, in Sri Lanka. Rappresentano la luna e il rumore dell'acqua, i due ricordi più vivi che ho di quel luogo lontano.»
La seconda sala è un po' più piccola, ma forse ancora più scenografica. Sia per la cucina a vista, che per lo splendido e tradizionale
Sushi Bar, che era uno dei grandi desideri dello chef: «Appena il ristorante sarà rodato, io mi metterò dietro a quel bancone e passerò le serate a occuparmi di chi si siederà lì. E deciderò io quello che mangeranno, come in Giappone, dove l'unica domanda che viene rivolta è se c'è qualcosa che non piace, o qualche allergia. Il resto sta all'estro del cuoco. Non vedo l'ora di iniziare.»

Wicky va molto fiero anche della sua nuova cucina iper-tecnologica
Anche la cucina è stata interamente disegnata da
Priyan e presenta delle interessanti novità: «In pratica si tratta di una cucina ibrida, come le automobili. Sfrutta una tecnologia ideata dalla
Swiss Air: fuori in cortile c'è un grande motore, che girando accumula energia che viene poi immessa in circolo, permettendo così di risparmiare notevolmente sui consumi elettrici.» E infine c'è anche una sala privata «per venire incontro alla richiesta di riservatezza di alcuni clienti».
Il menu, almeno per i primi giorni, rispecchierà quello servito anche in San Calocero, ma presto arriveranno delle novità, oltre a ciò che si servirà all'esclusivo bancone del
Sushi Bar. Con la voglia di spingere ancora di più sulla contaminazione tra gli stili: «Il punto di partenza sarà sempre la cucina giapponese, ma ho in mente tanti nuovi incroci con la cucina italiana e in particolare con alcune specialità regionali. Ad esempio voglio proporre un
Sushi/Cacciucco».

Un altro dei piatti classici di Wicky's: Magica. Un filetto di pesce bianco del giorno con salsa di Champagne e vino bianco aromatizzato al limone e soia e accompagnato da una tartare di salmone
Per ora invece bisogna accontentarsi, per così dire, dei piatti che nel tempo hanno fatto di
Wicky's un indirizzo amatissimo dai gourmet milanesi, come il
Carpaccio dei 5 continenti, in cui tonno, cernia gialla e salmone si fanno accompagnare con grazia da una salsa a base di spezie che arrivano appunto un po' da tutto il mondo, o il
Sushi Kan, chiamato così per omaggiare il maestro giapponese
Kan con cui
Priyan ha perfezionato la sua tecnica. Da non perdere anche la carne: sia cruda - delizioso il
Carpaccio di Angus scozzese servito con una salsa di soia all'aceto di champagne – che cotta a lungo (16 ore), come nel caso del
Maiale tipico della tradizione giapponese, servito con mela caramellata e senape.
Wicky's
Corso Italia 6
Milano
+39 02 97376505
reservation@wicuisine.it
Aperto da lunedì al sabato a cena. Dal 24 febbraio aprirà anche a pranzo
Prezzo medio à la carte 70 euro
Menu degustazione 85 euro