22-03-2024

S.Pellegrino Young Chef Academy 2024-2025 al via: ecco i nomi che compongono la giuria italiana

La presentazione è stata ospitata da Identità Golose Milano. Davide Di Fabio, Karime Lopez, Matteo Metullio, Giancarlo Perbellini e Isabella Potì valuteranno i giovani talenti che si iscriveranno entro il 19 giugno 2024

L’Hub internazionale della Gastronomia di Identità Golose Milano ha ospitato nella mattinata di giovedì 21 marzo la presentazione della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25, che si prepara ad accendere i riflettori sui migliori talenti della gastronomia di domani. Per Identità Golose è un orgoglio essere partner, fin dalla sua nascita, di un progetto che offre opportunità concrete, solide, inestimabili, ai giovani talenti emergenti nel mondo della cucina d'autore.

Si tratta della sesta edizione della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition, porta di ingresso per il progetto internazionale ideato dal Gruppo Sanpellegrino per offrire ai giovani talenti di tutto il mondo l’opportunità di entrare a far parte di un network globale e di un programma di formazione permanente unico nel suo genere. La competizione è aperta a chef e sous chef under 30 che potranno candidarsi proponendo il proprio piatto signature entro il 19 giugno 2024. Tappa fondamentale del contest è la designazione delle giurie regionali a cui spetterà il compito di scegliere i giovani chef che si sfideranno per la conquista del primo posto a livello globale durante la finalissima internazionale nel 2025.

I protagonisti della giuria italiana della nuova edizione di S.Pellegrino Young Chef Academy Competition sono stati scelti da Sanpellegrino per la loro consolidata esperienza e per l'abilità dimostrata nel dare un'impronta distintiva ai ristoranti in cui operano, trasmettendo la propria visione della gastronomia. Scopriamo quindi i nomi dei grandi professionisti svelati durante la conferenza stampa ospitata da Identità Golose Milano:

Davide di Fabio - Lombardo di nascita ma abruzzese d’adozione, sul suo curriculum vanta un’esperienza di oltre 15 anni nella cucina dell’Osteria Francescana. Nella brigata di Massimo Bottura è rimasto fino al 2021, quando ha deciso di trovare e percorrere la propria strada diventando chef del ristorante Dalla Gioconda di Gabicce Monte, 1 stella Michelin. Di Fabio è un cultore dei piatti dal sapore vero e diretto, e molto attento ai temi della sostenibilità, il suo ristorante è stato il primo in Italia a ottenere la certificazione plastic free abolendo del tutto la plastica mono uso.

Karime Lopez - Chef alla Gucci Osteria by Massimo Bottura di Firenze, nella sua cucina utilizza ingredienti italiani unendoli alle influenze da tutto il mondo. Nata a Città del Messico, a soli 19 anni è a Parigi per studiare arte quando decide di partire per la Spagna e cambiare il suo percorso. L'importante trascorso da sous chef per 5 anni al Central di Lima, in Perù, con Virgilio Martinez, è stato solo l'ultima di una serie di tappe fino all’approdo nel 2018 a Gucci Osteria. A dicembre 2019 arriva la prima stella Michelin, prima donna messicana di sempre.

Matteo Metullio - Conquistare la stella Michelin nel locale di cui era appena diventato chef – la Siriola a San Cassiano, in Alta Badia – ne ha fatto per molto tempo il più giovane chef stellato d’Italia. Era il 2013 e oggi, dieci anni più tardi, questo primato ha lasciato il posto ad altri: come, per esempio, aver portato per la prima volta due stelle Michelin nella città di Trieste. Matteo Metullio è chef dell’Harry’s Piccolo Restaurant e dell’Harry’s Bistrò.

Giancarlo Perbellini - Con i suoi nove locali e le due stelle Michelin conquistate nel ristorante Casa Perbellini 12 Apostoli di Verona, Giancarlo Perbellini non è solo tra gli chef più importanti del panorama gastronomico italiano, ma anche un modello di imprenditorialità basato su sperimentazione e nuovi format, un esempio per moltissimi giovani chef italiani.

Isabella Potì - Chef del ristorante Bros di Lecce, per una «cucina territoriale concettualizzata, con l’idea di tornare all’essenza della tradizione salentina», ha nel suo background una particolare inclinazione per la pasticceria. È unanimemente considerata uno dei profili verdi più premettenti dell’Italia golosa. Nata nel 1995 a Roma da madre polacca e padre leccese, nel 2017 è stata inclusa nella lista di Forbes Under 30 per la categoria “The Arts - Europa”.

Valeria Raimondi durante la presentazione

Valeria Raimondi durante la presentazione

La presentazione è stata condotta da Valeria Raimondi, direttore editoriale di Fine Dining Lovers, che ha avuto al proprio fianco diversi ospiti. Iniziando da chef che, nel passato recente e meno recente, hanno direttamente sperimentato l'emozione di partecipare a questa competizione. Tra questi c'era Paolo Griffa, vincitore italiano della prima edizione della Competition nel 2015, Michele Antonelli, vincitore italiano dell’edizione 2022-23 e Andrea Aprea, giudice e mentore ancora dell'edizione 2022-23, che l'ha visto quindi guidare con i propri consigli Antonelli. La testimonianza di Paolo Griffa, oggi chef e titolare dell'omonimo ristorante di Aosta presso il Caffè Nazionale, ha dato modo di ricordare come SPYCA rappresenti «un'occasione di conoscere altri giovani chef da tutto il mondo, stabilendo rapporti e legami che continuano ancora oggi, a dieci anni da quel primo incontro».

Ma anche Aprea ha sottolineato come la mentorship, parte di grande importanza nella costruzione della S.Pellegrino Young Chef Academy, sia un'opportunità «di confronto e di crescita, in cui la componente umana è stata molto intensa, abbiamo lavorato molto soprattutto sulla comunicazione dell'identità della proposta di Michele. Vedere la sua passione e la sua determinazione ha dato la carica anche a me».

Valeria Raimondi con Paolo Griffa, Andrea Aprea e Michele Antonelli

Valeria Raimondi con Paolo Griffa, Andrea Aprea e Michele Antonelli

Ha poi preso la parola anche Giacomo Giacani, marketing manager del Gruppo Sanpellegrino Italia: «In S.Pellegrino crediamo che la gastronomia possa essere il motore del cambiamento, anche sociale: da questa sensibilità nascono i tre premi speciali che rappresentano i valori dell’Academy: il S.Pellegrino Social Responsibility Award, votato dalla Sustainable Restaurant Association, il programma di sostenibilità del servizio alimentare e community globale del settore più grande al mondo. L'Acqua Panna Connection in Gastronomy Award: votato dai Mentor, assegnato a chi riesce a cucinare un piatto che rappresenta al meglio il patrimonio culinario del proprio paese di nascita. E ancora il Fine Dining Lovers Food for Thought Award, votato dalla community di Fine Dining Lovers, assegnato al giovane chef che rappresenta al meglio la propria visione culinaria».

Per qualsiasi competizione, è fondamentale il regolamento. Lo ha sottolineato con forza, parlando di quello della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25Matteo Berti, direttore didattico della Scuola Internazionale Di Cucina Italiana Alma, che anche per questa edizione avrà il compito di valutare, per la prima fase di selezione, le ricette che verranno inviate dai partecipanti da tutto il mondo. «Spesso vince chi sa interpretare perfettamente il regolamento, noi valutiamo le ricette in completo anonimato, con diverse valutazioni parallele che vengono poi confrontate. Sono diversi i criteri che applichiamo, ma i concorrenti devono saper pensare in prospettiva, alla finale, perché la ricetta rimarrà la medesima anche nella seconda fase. E’ importante che il piatto trasmetta bene il credo che lo chef vuole incarnare, gli ingredienti e le materie prime usate».

«La S.Pellegrino Young Chef Academy è una community globale nata per portare avanti l'impegno di S.Pellegrino nel definire il futuro della gastronomia e la Competition rappresenta il punto di accesso principale a tutto ciò. Essere arrivati alla sesta edizione è per noi un momento di gioia e celebrazione, ma anche di profonda riflessione sul valore che questa competizione ha portato nel mondo della gastronomia. Per i giovani aspiranti chef di tutto il mondo questa è l'opportunità perfetta per dimostrare le proprie abilità, creare legami indelebili con altri talenti emergenti, imparare da coloro che hanno lasciato il segno in questo settore e condividere la propria identità, la propria idea di cucina, la propria storia. Per Sanpellegrino, SPYCA rappresenta molto più di una semplice competizione culinaria. Da sei anni, questo percorso biennale unisce nazioni e culture gastronomiche diverse, promuovendo la diversità, la creatività e l'innovazione nella cucina», ha commentato Michel Beneventi, Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino, in un video messaggio proposto durante la presentazione. 

Sia i neo-giurati italiani presenti a Identità Golose MilanoDavide di Fabio, Matteo Metullio e Giancarlo Perbellini, sia Isabella Potì e Karime Lopez attraverso altrettanti video messaggi, hanno sottolineato l'importanza della dedizione, della passione e della determinazione, che i concorrenti dovranno dimostrare per convincerli e per aggiudicarsi un posto per la finale internazionale. Da parte loro, i giurati hanno mostrato la propria determinazione con parole chiare ed esplicite: questa volta vorremmo proprio veder vincere uno o una chef che rappresenta l'Italia. 

E dunque ecco cosa fare: i giovani chef under 30 avranno la possibilità di iscriversi sul sito http://sanpellegrinoyoungchefacademy.com/the-competition/application-form fino al 19 giugno 2024, inviando la ricetta di un signature dish capace di comunicare la propria visione e mostrare le proprie abilità e creatività. ALMA stabilirà una prima lista di giovani chef selezionati che parteciperanno alle Regional Finals che si terranno in tutto il mondo nella seconda metà del 2024. I vincitori regionali andranno a competere all'evento Grand Finale per conquistare il primo posto della S.Pellegrino Young Chef Academy Award per il 2024-25. 


Dall'Italia

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Identità Golose