Note e scatti a margine della serata finale - che si è svolta ieri a Milano, nel futuristico ambiente degli IBM Studios di piazza Gae Aulenti - dei TheFork Awards by Identità Golose 2022, l'ormai consolidato e prestigioso format che celebra l’innovazione continua del mondo della ristorazione e premia non solo le nuove aperture, ma anche quei locali che hanno rinnovato la propria gestione tra ottobre 2021 e agosto 2022. A concorrere erano le insegne entrate nella preziosa lista stilata dai maggiori cuochi del panorama nazionale: 55 top chef avevano infatti nominato 46 ristoranti, una selezione scrupolosa che si estende per l’Italia intera e abbraccia non solo indirizzi fine dining, ma include anche la pizza di qualità e intriganti contaminazioni. Il progetto, giunto alla quarta edizione, è concepito e curato da TheFork, piattaforma leader nella prenotazione online dei ristoranti, in collaborazione con Identità Golose.


Paolo Marchi, Gerry Scotti, Antonino Cannavacciuolo, Almir Ambeskovic e Claudio Ceroni
Come abbiamo
raccontato qui, la serata finale è stata innanzitutto una festa per i dieci ristoranti risultati più votati dagli utenti di
TheFork: si tratta di
Azotea di Torino,
Contrada Bricconi di Oltressenda Alta (Bergamo),
Ad Maiora di Modena,
Chic Nonna di Firenze,
Pulejo di Roma,
Oltremare di Maiori (Salerno),
Volta del Fuenti di Vietri sul Mare (Salerno),
Ognissanti di Trani (Bareletta Andria Trani),
Charleston di Palermo e
Cala Luna de Le Calette di Cefalù (Palermo). Tra di loro, quattro hanno conquistato premi speciali: il
Pulejo di Roma, chef-patron
Davide Puleio, è stato il vincitore del
People’s Choice Award; Acqua Panna & San Pellegrino ha premiato
Chic Nonna di Vito Mollica (Firenze);
Fever Tree ha premiato
Contrada Bricconi (Oltressenda Alta, Bergamo); infine la giuria composta dai cinque food influencer di
Realize Networks, ha scelto di attribuire al ristorante
Azotea di Torino il suo
Influencers’ choice award (
ma vi abbiamo già raccontato più diffusamente tutto qui).

Davide Puleio col top chef che ha segnalato il suo Pulejo, Francesco Apreda

David Bonissone, f&b manager di Chic Nonna a Firenze

A destra, Michele Lazzarini di Contrada Bricconi a Oltressenda Alta (Bergamo)

Alexander Robles e Noemi Dell'Agnello di Azotea
Ma ora sentiamo i protagonisti della serata:
Almir Ambeskovic, ceo di TheFork: «Siamo giunti alla quarta edizione di questo premio. L'ambizione iniziale era innanzitutto quella di creare un evento per promuovere le novità in campo ristorativo, che diventasse un appuntamento fisso di anno in anno. Ci abbiamo ragionato a lungo per trovare il format giusto, con l'aiuto d'Identità Golose. Volevamo coinvolgere anche coloro "che già ce l'hanno fatta", i grandi chef insomma, perché con il loro endorsement segnalassero le più interessanti nuove aperture, per farle così scoprire al grande pubblico e porle di fronte al voto dei nostri utenti. Esito è questo TheFork Awards by Identità Golose, qualcosa di unico, quando si dice "fare sistema" tra chi è già celebrato e chi ha bisogno di supporto per una avventura appena cominciata. Ora abbiamo esportato questo format anche all'estero: siamo partiti dall'Italia, ma tra poche settimane ci sarà la terza edizione francese, a Bordeaux, e ancor prima, a inizio novembre, è previsto l'esordio dell'edizione spagnola, a Madrid».

Claudio Ceroni, fondatore di
Identità Golose: «Questo è l'unico premio nato ed esistente in Italia che celebra le nuove aperture. Di base non è nelle corde di
Identità Golose questo tipo di attività, non siamo nati e non esistiamo perché qualcuno vinca e tutti gli altri perdano, la nostra missione è diversa. Per cui è stato difficile creare un meccanismo efficace che avesse un valore etico e una sua utilità. Lo abbiamo fatto mettendo insieme una giuria di top chef molto ampia, quest'anno ben 55, che hanno selezionato 46 insegne che li hanno colpiti. Questo è qualcosa che si può fare solo nel mondo della ristorazione, perché è un mondo generoso».

Claudio Ceroni e Paolo Marchi
Paolo Marchi, fondatore e curatore di
Identità Golose: «Tutti i dieci finalisti sono vincitori del
TheFork Awards by Identità Golose 2022. La cosa molto bella e un po' crudele è che però, come nelle finali olimpiche, tutti sono felici di esserci, poi certo ognuno spera di ottenere il premio più ambito... L'altra mia annotazione: i 55 top chef hanno nominato in tutto 46 ristoranti, il che vuol dire che qualcuno ha ottenuto indicazioni plurime. Dà l'idea di come i nostri grandi chef credano nel mestiere che fanno, riconoscano i meriti anche al di là del fatto che l'uno o l'altro dei "giovani" sia stato un suo allievo. Non è qualcosa di così scontato. Infine, invito i miei colleghi ad andare a vedere chi sono questi 46 nominati, sono spesso sorprese incredibili. È troppo facile scriverne quando prenderanno la stella: il momento giusto è adesso».

Antonino Cannavacciuolo, che ha firmato il menu della serata (vedi sotto i piatti) sul palco col presentatore Gerry Scotti, che è anche produttore dei vini utilizzati per il pairing

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