16-10-2022
L’Italia solida e golosa delle Premiate Trattorie si è data appuntamento il 10 e 11 ottobre sulla costa di Sorrento con la prima edizione del Grand Tour, guidato e organizzato da Mimmo De Gregorio dello Stuzzichino. Nella prima serata i diciassette trattori si sono ritrovati a Villa Angelina, la bellissima dimora di Achille Lauro a Massa Lubrense, dove ognuno ha presentato il piatto più significativo della propria storia culinaria.
Le trattorie storiche di questo spessore, rappresentano la spina dorsale dell’Italia gastronomica, e non solo, sono custodi preziosi della cultura di grandi e piccoli luoghi, spesso mal collegati alla viabilità più organizzata, che incrociano le proprie storie di famiglia con quelle di altre famiglie di contadini, casari, pastori, pescatori. Mantengono così vivi e vitali quei rapporti di cooperazione e condivisione importantissimi per sostenere un territorio e la sua identità.
La bella Italia passa spesso per il gusto, per le botteghe artigiane, e per fortuna si è bene intesa l’importanza di preservare queste realtà che l’associazione Premiate Trattorie d’Italia raccoglie in un progetto valido e ricco di iniziative. Sono tutte realtà fortemente radicate alle tradizioni gastronomiche dei singoli luoghi di appartenenza, che hanno saputo allo stesso tempo evolversi e stare al passo con i tempi, sia nel lavoro di cucina che nell’accoglienza e, non ultima, nella comunicazione.
Da Crapolla alle isole Li Galli, vicinissime e letteralmente mozzafiato nella loro imponenza selvaggia, circondate da un mare molto profondo e intenso nel suo blu. Si prosegue per Marina del Cantone dove i partecipanti al Grand Tour vanno incontro un’altra eccellenza, la Taverna del Capitano, insegna di cucina di altissimo spessore, il regno dello chef Alfonso Caputo e di sua sorella Mariella, restaurant manager e Ambasciatrice del Gusto.
Pur essendo su una costa, stretta e rocciosa, l’agricoltura qui è molto presente e mantiene una propria identità definita e generosa, grazie alla fertilità dei suoli vulcanici e ai secoli di specializzazione delle famiglie contadine. Abbiamo visitato insieme agli osti e alla famiglia dello Stuzzichino l’Orto Ghezi, l’ultimo progetto di Mimmo, a pochi passi dal ristorante, dove vengono coltivate molte varietà tipiche e storiche di verdure e ortaggi, che ritroviamo poi nei piatti di papà Paolo, con un ampio spazio dedicato alle mele locali ormai quasi scomparse.
Durante la cena evento sono stati premiati Salvatore Tassa di Colline Ciociare, di Acuto (Frosinone), in rappresentanza della buona osteria italiana che ha saputo evolversi e contiua a prendere per la gola, la famiglia Iaccarino dello storico Don Alfonso 1890 che proprio a Massa Lubrense sono stati un faro illuminante per tutta la ristorazione italiana, e Enzo Coccia per la valorizzazione della tradizione della pizza napoletana nel mondo.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer
Mimmo De Gregorio nel nuovo Orto Ghezi
Michele Valotti, chef patron della Trattoria La Madia di Brione (Brescia), protagonista della lezione "Il futuro della trattoria" a Identità On the Road che troveremo integralmente online a partire dal 16 novembre prossimo (per iscriversi, clicca qui)
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.