23-04-2022
Arrigo Cipriani, l'uomo che incarna il mito dell'Harry's Bar di Venezia, compie oggi, 23 aprile, 90 anni: a lui vanno gli auguri più affettuosi e sentiti di tutti noi a Identità Golose.
E' il 1931 quando a Venezia apre un locale che oggi possiamo considerare un'istituzione della città, come lo sono la Biennale e la Mostra del Cinema. L'Harry's Bar di calle Vallaresso. La storia di questa insegna straordinaria, unica non per modo di dire, inizia con un uomo chiamato Giuseppe Cipriani. Faceva il cameriere e durante le stagioni estive lavorava all'Hotel Europa: nel 1928 gli capita di stringere amicizia con un giovane cliente americano, che a un certo punto viene abbandonato a Venezia dalla zia e dal suo amante, dopo un litigio. Non ha soldi, né per bere i drink di Cipriani, né per prendere la nave e tornare negli Stati Uniti. E Giuseppe Cipriani glieli presta.
Quell'uomo si chiamava Harry Pickering e due anni dopo quel prestito si ripresenta da Cipriani, ridandogli il suo denaro e aggiungendo una somma per aprire un bar con lui. L'Harry's Bar, che in breve tempo diventa un luogo richiesto, frequentato dalla clientela migliore che si poteva trovare a Venezia: «Mio padre - ricordava in un'intervista il figlio Arrigo - creò il bar di un albergo fuori dagli alberghi. I clienti dei grandi alberghi finirono per frequentarlo tutti, a quel tempo c'erano le aristocrazie d'Europa che venivano a passare l'estate a Venezia e ai tavoli dell'Harry's Bar si sedevano re e regine».
Uno degli scatti più famosi della storia dell'Harry's Bar: Ernest Hemingway, Giuseppe Cipriani e il barman Ruggero Caumo
La stanza
Di Arrigo Cipriani come gran signore della sala ci parla un altro maestro dell'accoglienza italiana, Raffaele Alajmo, che considera Arrigo «un amico e soprattutto una persona che stimo in modo incommensurabile. Parlando di lui, mi viene quasi da fare un'equazione: Gualtiero Marchesi sta a Cristo, come Arrigo sta all'Anticristo, o viceversa! In questo senso: lui ha sempre rappresentato la sala, quindi giochiamo nella stessa squadra, e ha sempre combattutto la celebrità degli chef. Io no, anche perché ho un fratello che è uno chef molto celebre, però insieme con Arrigo abbiamo sicuramente combattuto gli eccessi di questa celebrità, l'invasione degli chef in tv avvenuta in questi anni. Anche mio fratello Massimiliano in fondo segue la scuola di Arrigo: fare e non apparire».
Arrigo Cipriani sul palco di Identità Milano 2018 insieme a Paolo Marchi, Raffaele e Massimiliano Alajmo (foto Brambilla-Serrani)
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Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
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Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.