04-02-2024
Dilip Lakmal Roche al lavoro. Classe 1994, è immigrato dallo Sri Lanka nel 2012 e ora è arrivato a guidare i fornelli del ristorante Classico di Napoli, che propone una cucina partenopea. Ovviamente, lo chef le conferisce una nota diversa, legata alle sue origini asiatiche. Esito: da applausi
Classico ha aperto a Napoli nel 2016, precisamente a Chiaia, il famoso quartiere del lungomare. propone da sempre una cucina napoletana vissuta con raffinatezza, oggi lo ritroviamo ulteriormente rinnovato, in una fusione di culture gastronomiche che, assaggi alla mano, convive con armonia. Il merito è dell’affinità elettiva tra Gianpiero Arria e Dilip Lakmal Roche, rispettivamente restaurant manager e chef. Nessuno dei due è napoletano, così raccontano la città senza stereotipi, dimostrando parecchia personalità. Arria ha origini siciliane, invece Roche, classe ‘94, è arrivato dallo Sri Lanka nel 2012. Lo osserviamo beato, ma attento nella direzione della cucina che è stata la sua scuola e adesso, finalmente, un importante banco di prova. Tra l’altro, ci ha confidato che il fuoco sacro del cibo gli ardeva dentro fin da bambino, quando osservava la madre ai fornelli oppure accompagnava suo padre in barca per pescare. Senza contare la collaborazione che era richiesta a ciascun componente della sua famiglia nella cura dell’orto. Insomma, senza saperlo, Roche ha iniziato con le basi giuste. Le sfodera oggi con grazia e sicurezza, proponendo piatti che raccontano Napoli con modernità, ma anche divagando senza inciampi tra abbinamenti ed ingredienti dei suoi ricordi.
La sala
Ha le idee chiare, Roche, ed una capacità di sintesi che disarma, soprattutto quando ci ricorda che la reale grandezza della cucina italiana sia nella possibilità di utilizzare anche pochissimi ingredienti per volta, il sapore sarà comunque immediato. Classico ha ben mescolato tutte le sue carte, creando un intreccio magico di contaminazioni, a favore di un’unicità che fa rima con personalità.
Dilip Lakmal Roche con il padre che gli fa da sous chef. Tra di loro il restaurant manager (siciliano) Gianpiero Arria
La direzione di Gianpiero Arria fa il resto, garbata nei modi e scoppiettante nei contenuti. Vignaioli da scovare, artisti da esporre in giro per il ristorante, Classico è vicinisimo a piazza dei Martiri, poco distante da Castel dell’Ovo e dal lungomare stesso. Oltre a due sale interne dallo stile moderno ed elegante, dispone di un dehors, ubicato nel cortile dell’ex convento di Santa Maria a Cappella Vecchia, insomma, qualcuno direbbe “la Napoli bene”.
I nostri assaggi La cucina propone due menu degustazione, uno da cinque, l’altro da sette portate, rispettivamente al costo di 60 e 70 euro. Oppure si mangia scegliendo à la carte.
Polpetta di friarielli con passion fruit
Calamaro con crema di castagne, cicoria e croccante di castagna
Cappellacci alla “genovese” con cipolla in agrodolce e carne
Anatra con mela annurca al rosmarino, salsa barbecue e tamarindo
Crostatina con cremoso di cioccolato bianco e mango candito
In conclusione, Classico ci è apparso estremamente in forma. Fresco e ben centrato. Ed a proposito di sentimentalismi, il sous-chef di Roche è suo padre. Guardarli all’opera, simultanei e silenziosi, è una scena foriera di pace. Quindi, grazie.
Classico Vicolo Santa Maria Cappella Vecchia, 46 Napoli tel. +39 081 2451144 Giorno di chiusura: lunedì Aperto a cena dal martedì al sabato, a pranzo e a cena dal venerdì alla domenica Menu degustazione a 60 e 70 euro
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
classe 1977. Nata ad Ischia, gli ultimi quindici anni li trascorre a Roma collaborando con le più note scuole di cucina della capitale. Esperta food&wine, collabora con riviste del settore scrivendo di ristoranti, grandi alberghi, prodotti di nicchia ed eroici produttori. Sommelier Ais, attualmente si divide tra Ischia, Napoli e Roma, sempre a caccia di nuove storie da raccontare
Raffaele Boccia, chef pizzaiolo del Nanninella di Poggiomarino, in provincia di Napoli
Ignatio Hidemasa Ito, chef di Otoro81 Restaurant, ristorante sul rooftop dell'hotel Magnolia, Vico Belledonne a Chiaia 11, Napoli