Il nome non vi suonerà nuovo perché a ispirare il cuoco tiburtino Raoul Reperi è stato proprio il ristorante del noto chef Paoul Kahan di Chicago. Avec, quindi, che sta per convivialità, per condivisione, e 55 che altro non è che il numero civico della piccola strada di Tivoli Vecchia che ospita il suo ristorante-laboratorio. Già perché stabilito il nome, è stata la volta del claim. "Laboratorio di cucina", appunto, in cui il giovane cuoco ha voluto esprimere una vera e propria dichiarazione d’intenti. Di un luogo dinamico, in cui si sperimentasse ancor prima di proporre, che coinvolgesse il cliente in un’esperienza gastronomica a tutto tondo.

Raoul Reperi, 37 anni. Nel suo curriculum pre-Tivoli, la Tailandia, Londra e l'Alsazia
E oggi a 4 anni dall’apertura
Raoul si può ritenere soddisfatto, il suo laboratorio non smette mai di funzionare. E basta varcare quella bella porta rossa in stile londinese per rendersene conto. Un locale asciutto e accogliente, pochi coperti (circa 25) e un bel bancone spazioso, la parte che il cuoco preferisce. Qui ci si può sedere per un aperitivo, per una cena o un pranzo veloce, anche solo per un piatto. È sempre sul bancone, poi, che lo chef rifinisce i piatti, manteca paste e risotti, attento a dare tutte le spiegazioni di cui il cliente ha il bisogno. Autodidatta e viaggiatore instancabile, racconta di sapori e tradizioni in piatti godibili e di buona tecnica.
Così può capitare di gustare una classica e rassicurante
Coda alla vaccinara cotta e servita nella tajine, aggiustata con quel tocco di spezie in più che fa andare lontano ma non troppo. Proprio come nella
Panzanella di quinoa (una pianta tipica dell’America Latina)
con gallinella di mare cotta al vapore o come nella
Tajine di straccetti di agnello con friggitelli e melanzane al cumino. E poi ci sono i primi piatti ed è qui che lo spirito italiano si fa sentire.
Spaghetti con broccoli siciliani, sfilacci di bufalo e bottarga di muggine,
Fettuccine di farro con ragù di coniglio affumicato: pasta artigianale abruzzese, cottura al dente e ingredienti mediterranei. E, a proposito di Abruzzo, agnello e capretto non mancano mai, cotti e conditi secondo stagione e fantasia.
E Tivoli? Un piccolo omaggio alla sua città Raoul lo ha fatto con la mitica
Coppa golosa: tanti strati di puro godimento tra crema, cioccolato, vaniglia, panna rafferma e cardamomo. È il suo modo di proporre l’antica ricetta del
Budino di Tivoli, un dolce che ormai neanche le nonne ricordano più, ma che nell’introversa cittadina sta conquistando il suo seguito. Attenzione, sempre dopo il legendario
Pippo “il paninaro” (provate a chiedere a un romano se conosce Tivoli e quasi sicuramente vi dirà: ma certo c’è Pippo!) e l’amaretto: quelli non si toccano. La sala è affidata alle dolci cure della mamma e della compagna: vi consiglieranno il vino giusto e vi racconteranno, su richiesta, origini e curiosità delle materie prime utilizzate in cucina. Nel “tempo libero”, poi, lo chef organizza dei piccoli corsi di cucina. Si prepara un menu completo, dall’antipasto al dolce, e in ultimo si degusta. Ovviamente sul bancone e avec
Raoul.
Avec 55
via Domenico Giuliani, 55
Tivoli (Roma)
+39.0774.317243
Chiuso: lunedì, aperto solo la sera escluso sabato e domenica
Prezzo medio: 40 euro
Menu degustazione: 35 euro