La storia di Marta Matilde – per tutti noi Martilde - Favilli ve l’abbiamo raccontata qualche tempo fa su queste pagine (puoi leggere l'articolo cliccando qui): è lei Lady Tramezzino di Milano che, con la sua prima creatura, una piccola bottega nata in una traversa di via Torino, diventa un punto di riferimento per catering della città e, soprattutto, per il classico spuntino veneziano dalla farcia ricchissima e pane morbido, quasi impercettibile, condito di tanto in tanto con dj set serali e collaborazioni golose con piccoli produttori e amici colleghi da tutt’Italia.

Marta Matilde Favilli, per tutti Martilde
Ebbene, oggi lo storico locale de L’altro tramezzino in via Lupetta non esiste più, ma per una giusta causa: da qualche settimana, infatti, Martilde e i suoi hanno trovato casa in via Mantova 13, in zona Porta Romana.
Ambiente minimalista, con tocchi di rosso ai tavoli, arredamento industiale e raffinato, mentre a terra il pavimento originale in graniglia, ricorda un mosaico veneziano, città natale di Martilde. Poi, naturalmente, la parte che preferiamo di più: un bel banco, tanti sorrisi e tramezzini a vista.

Il banco dei tramezzini de l'altro
Cosa cambia? Innanzitutto, il logo che origina dalla fusione tra il profilo panciuto del tramezzino veneziano e una cloche stilizzata, a rappresentare il servizio catering; un’immagine che racconta l’evoluzione di quest’attività sin dai suoi esordi.
Quindi, la possibilità di accomodarsi e di consumare il tramezzino a tavola, in tutta calma, dal lunedì al venerdì, a pranzo, ma anche a colazione con una proposta che andrà pian piano ampliandosi: intanto si parte con il delizioso tramezzino peanut butter and jam o quello con crema alla nocciola e chicchi di sale, poi tè matcha e ricche bowl di yogurt e cereali. Una piccola anticipazione di tutto ciò che, molto presto, si potrà consumare al grande brunch del sabato.

Gli spazi del nuovo negozio in via Mantova 13
Spazi più ampi, inoltre, concedono la possibilità di soffermarsi su quella che ormai è l’attività principale de l’altro vale a dire il catering, con appuntamenti sempre più numerosi soprattutto in ambito moda, vista la versatilità e la leggerezza di questo paninetto tutt’altro che triste e rinsecchito: qui il pane in cassetta è freschissimo, arricchito da farce che variano spesso, alternando quelli che ormai sono dei veri e propri classici della casa, a combinazioni di ingredienti freschissimi, sfiziosi, sempre sostenuti da una irresistibile componente cremosa, di sostanza per rendere il morso ancora più soddisfacente, l’unica maniera possibile per Martilde e la sua spalla destra in cucina, da sempre, Alessia Altobelli.

La squadra al completo de l'altro
Il cambio sede ha portato una ventata di freschezza anche nella scelta dei prodotti utilizzati e in questo Martilde ha prediletto la logica di quartiere: il pane, infatti, proviene dal panificio di un giovane talento della zona, Christian Di Perna, a pochi passi dal civico 13; suoi quindi il pane in cassetta in versione bianco e integrale, la classica pagnotta con lievito madre ai grani antichi per accompagnare le verdure di stagione e lo shokupan… un must per il toast.

Il toast, strepitoso, nelle due versioni del momento, Giudecca e Kimchi cheese. Foto a cura di @mordenti
Una novità, quest’ultima, che ha reso tutti felici considerata quella che potremmo definire la toast-mania che ormai incalza da un anno a questa parte a Milano. Eppure un toast bisogna pur sempre saperlo fare: due le versioni attuali, Giudecca con fondi di carciofi alla veneziana, prosciutto cotto e stracchino all’antica (della bottega Cà del Bech, a pochi passi da l’altro), o il nostro preferito, Kimchi Cheese, in questo caso kimchi a base di cavolo viola del ristorante Spore, spinto, ma amabile, croccante, la cui potenza accesa viene domata da una goduriosa Fontina, il tutto racchiuso tra due strati di pane tostato, che pur conserva una sofficità appagante.

Crema di cannellini, pak choi, uova rosa barzotte, olio piccante fatto in casa e mix di semi - tra i piatti proposti da l'altro
Poi una bella selezione di piattini, con le verdure e le uova biologiche dell'azienda agricola Monastero, vellutate, insalate e grandi icone per accompagnare il tramezzino: la Caesar Salad, il Vitello tonnato, gli Gnocchi di ricotta al pesto e per finire una coppa di panna e il gianduiotto della gelateria Luca, prodotto su tipica ricetta veneziana.

La coppa panna e gianduiotto della gelateria Luca
Tutte scelte azzeccate e a confermalo è il pubblico, un mix di tutte le età che torna ripetutamente a godersi una pausa sfiziosa e leggera, perché il buono conquista sempre.
E a proposito di buono, da segnarsi in calendario una delle prime cene speciali negli spazi de l'altro in collaborazione con Spore: appuntamento il prossimo 17 maggio, una tavolata unica per un massimo di 20 persone (su prenotazione) con un menu degustazione a 4 portate (costo 45€, acqua e coperto inclusi). Per info e prenotazioni scrivere a info@laltrotramezzino.it.