15-03-2021
Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice impegnati dietro al bancone di Retrobottega
Il food delivery è la sfida che tentiamo per ritornare a quella perduta normalità, fatta di ristoranti e di atmosfere che, in un touch sul telefono, inventiamo invece ogni volta a casa. Ma ci riusciamo davvero? È sulla curva di questo interrogativo che chef e ristoratori hanno inventato e sfidato l’ingegno: continuare a vivere loro, continuare a emozionare noi.
Essere accolti in un ristorante non solo a pranzo, vivere una oramai perduta convivialità, ascoltare ciò che lo chef sta raccontando nel suo nuovo menu, essere coccolati dall’intera sala…forse è questo ciò che manca davvero a tutti. E allora, eccoci di nuovo pronti in un touch a non cadere in questa malinconia e in quello stesso touch a ordinare un food delivery che per una volta è stato o sarà anche stellato.
Il panorama capitolino ha un piccolo ristorante che quasi timidamente si impone tra Piazza Navona e il Pantheon, un meraviglioso ristorante che con i suoi artigiani lavora instancabilmente alla riuscita della nostra piena soddisfazione, oggi soprattutto in delivery. La sua grande sfida è portare a casa quei particolari che si respirano seduti al ristorante, perché proprio questi non possono essere dimenticati: quelle sfumature di dettagli (che nel delivery diventano anche packaging) e la piena garanzia della qualità dei prodotti.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista e sommelier, radici a Napoli e presente a Roma, coltivo la scrittura e l'amore per il vino e il cibo come valori assoluti, perché mi insegnano che ovunque può celarsi il bello e il buono. Gli studi letterari mi hanno lasciato una grande eredità: andare oltre ogni apparenza e questo cerco nell'enogastronomia.
Il logo della nuova apertura firmata Lo Iudice e Miocchi: Miao Miao Kebab
La Cacio e pepe senza cacio (ma buona uguale, anzi di più) di Uma, nuova insegna romana di Matteo Taccini e Luigi Senese