GastĂłn Acurio
Ciambelle crudiste al cacao e grano saraceno con panna di mandorle ai fiori di ciliegio, composta di albicocche e marmellata di clementinedi Daniela Cicioni
Carlo Mangio Un maiale marinato eccezionale e altre squisitezze da Luca Landi, che racconta la Versilia con originalitĂ
Accursio Craparo, classe '76, saccense (ossia di Sciacca) di nascita e modicano per amore di sua moglie Oriana. Le foto sono di Concetta Bonini
«Questo menu traccia sotto il profilo scientifico e spirituale le tappe della nostra vita e di un’analisi che, pur essendo universale, trova il suo compimento nel percorso personale di ciascuno di noi, costellato di momenti intimi e sentimenti privati». Accursio Craparo, chef e titolare del ristorante Accursio nel centro storico di Modica, annuncia la degustazione Storia di un corpo, disponibile dalla prossima riapertura di marzo.
Tra i cuochi più rappresentativi della scena siciliana contemporanea, lo chef originario di Sciacca, nel corso degli anni, si è perfezionato al fianco di Pietro Leemann, Massimiliano Alajmo e Corrado Assenza e nel 2016 ha conquistato in un locale tutto suo, a poco più di un anno dall’inaugurazione, la stella Michelin cui aveva abdicato nel 2012 lasciando ad altro capo la toque blanche del ristorante La Gazza Ladra.
«Quella della vita è interamente una storia di ricerca di consapevolezza: da quando veniamo al mondo, non facciamo altro che approfondire la comprensione di chi siamo, finché giungiamo all’istante in cui il corpo e l’anima coincidono. Conoscere se stessi vuol dire partorire se stessi, riproducendo l’armonia della sapienza creatrice, così anche la fine della esistenza può trovare quel senso di compiutezza proprio del cerchio che si chiude». Un’autogenesi articolata in dieci portate per altrettante fasi della vita.
L’embrione
Il primo respiro
L’infanzia
L’adolescenza
La maturità
La saggezza
Il tramonto della vita
La morte
Le ceneri
Vita Eterna
Ideare un menu ispirato alla vita è un ambizioso proposito che va oltre il concetto di cucina, un cammino non facile, ma avvincente e senza limiti: «Vorrei che questa degustazione fosse un esempio di arte che travolga i cinque sensi e la psicologia dell’ospite. Ci lavoro da circa dieci anni e ho deciso di presentarlo solo quando i piatti, assaggiandoli, riuscivano a tradurre un’emozione o proiettare un ricordo». E conclude: «Lo considero un vero e proprio progetto in divenire e non è detto che, se oggi si snoda in dieci passaggi, tra cinque anni non potrebbe prevederne venti. Come la vita, sarà sempre in evoluzione».
classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose