05-07-2018
U me tonnu, uno dei piatti entrati nel menu estivo del ristorante Charleston di Palermo
E’ proprio vero: è l’anno di Palermo. Il capoluogo siciliano sta vivendo il suo anno di grazia dovuto al felice convergere di due importanti appuntamenti: Capitale Italiana della Cultura e Manifesta 12, la biennale itinerante di arte contemporanea che ha appena inaugurato il suo ricco palinsesto. La città sembra essersi svegliata da un lungo letargo. Per le strade l’aria è frizzante e si percepisce chiaramente la voglia dei palermitani di recuperare quell’antico ruolo di snodo centrale del Mediterraneo.
L’isola è stata da sempre crocevia di popoli, culture e scambi commerciali. In questo scenario si inserisce anche la tradizione culinaria. Contaminazioni che per secoli hanno modellato e creato una delle cucine più invidiate e ammirate del Bel Paese, proprio grazie al suo mix invincibile di sapori, profumi e colori. In questo momento storico a emergere sono i giovani chef, che rispetto alla generazione precedente di cuochi siciliani, hanno avuto maggiori opportunità di viaggiare (vedi Erasmus e compagnie low cost) e confrontarsi con una platea internazionale, portando la cucina di mamme e nonne siciliane in giro per il mondo.
La pasta con le sarde secondo Corso
Un particolare della sala
Pasta con le sarde secondo Corso è, invece, il piatto appositamente ideato dallo chef, con la supervisione di Mariella Glorioso, per celebrare il riconoscimento di Palermo Capitale. Disponibile in menu tutto l’anno fino a dicembre, riprende l’antica ricetta della pasta incaciata. Una rivisitazione originale di questo piatto cult della tradizione popolare palermitana che mixa la pasta all’uovo con una pasta realizzata con l’estratto di pomodoro, ingrediente impresso nella memoria e nel cuore del giovane chef che tanto gli ricorda la cucina della mamma.
Per chi ha programmato una vacanza a Palermo nel mese di luglio si segnalano due appuntamenti, ideati dalla vulcanica Mariella, nel giardino della meravigliosa villa liberty del Charleston. Il 3 luglio Santino Corso insieme ad altre 4 giovanissime promesse della cucina siciliana hanno offerto un affresco della nuova cucina siciliana, mentre il 12 luglio sarà la serata dedicata agli antichi profumi e sapori delle bancarelle di una volta della borgata marinara di Mondello: polipari, venditori di cozze scoppiate, ricci freschi da mangiare sul pane, cedri e ostriche, il tutto rivisitato in chiave gourmet dallo chef Santino Corso.
Chef Santino Corso Charleston viale Regina Elena, 37/39 Palermo +39.091.450171 Menu degustazione: 60 e 70 euro (80 e 100 euro con abbinamento vini) Aperto sempre e solo la sera, tranne domenica, aperto a pranzo
Chef Santino Corso
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
palermitano, classe 1983, dopo la laurea chiude i codici e si iscrive a un master in wine management. Muove i primi passi nella comunicazione del food&wine e oggi ama raccontare la sua Sicilia negli articoli che realizza per diverse testate nazionali (La Cucina Italiana, Le Vie del Gusto)