19-04-2018
I dodici partecipanti al corso organizzato da Fondazione Eris e da Arte del Convivio - Convivium Lab, insieme alla coordinatrice Lola Torres (tutte le foto di Onstage Studio)
Applausi, sorrisi, ringraziamenti di cuore e un po' di commozione: sono stati gli ingredienti principali della chiusura del corso di cucina dedicato a un'utenza svantaggiata, organizzato da Fondazione Eris Onlus e dalla Fondazione Vivante Jovinelli - Arte del Convivio, conclusosi con un buffet preparato dai corsisti e dalla consegna degli attestati da parte della fondatrice di Arte del Convivio - Convivium Lab, Paola Valeria Jovinelli. Che ha ricordato come, dall'inizio, uno degli scopi della Fondazione Vivante Jovinelli fosse di offrire una formazione professionale nel campo della cucina a persone bisognose di un sostegno.
Il ciclo di 20 lezioni, per un totale di 100 ore, è stato frequentato da un gruppo abbastanza eterogeneo, formato da 12 ragazzi di età compresa tra i 17 e i 40 anni, provenienti da Camerun, Costa d'Avorio, Gambia, Guinea, Mali, Marocco, Mauritania, Nigeria, Polonia e Albania. A ideare questo primo corso è stata la Fondazione Eris Onlus, rappresentata da Clara Chiesa e Roberto Nerani. I quali hanno spiegato come la Fondazione sia nata circa 8 anni fa lavorando principalmente sul recupero degli ex-tossicodipendenti, per poi aprirsi gradualmente anche ai temi dell'immigrazione e del lavoro.
Paola Valeria Jovinelli, fondatrice di Arte del Convivio - Convivium Lab
«Ci tengo a specificare - ha spiegato Roberto Nerani - che questo corso è stato realizzato grazie ai fondi della Regione Lombardia che sono a disposizione di tutti i cittadini, italiani o stranieri, con documenti in regola. Non si tratta di un progetto pensato solo per migranti. In questo caso abbiamo avuto modo di coinvolgere queste 12 persone, ognuna con la propria storia, ognuna animata da una grande voglia di imparare. Adesso inizia la fase più importante: la ricerca e l'inserimento in un luogo di lavoro».
Lola Torres, coordinatrice dei corsi di Arte del Convivio - Convivium Lab, festeggiata dai ragazzi di questo progetto speciale
Foto di gruppo di fine corso
Uno scorcio del buffet: in primo piano il polacco Pietro
Mamudou viene dalla Costa D'Avorio, è entusiasta del corso e non vede l'ora di avere un'occasione lavorativa nella ristorazione: «Mi avevano offerto anche un corso per diventare falegname, ma io ho preferito questo perché mi è sempre piaciuto cucinare. Ora sto giocando a calcio per una squadra nella categoria Promozione, ma appena avrò una chance per inserirmi nel mondo del lavoro mi concentrerò su quella».
Mamudou, in primo piano, e Bouba
E noi auguriamo, a lui come a tutti gli altri allievi del corso, che quel che farà sia buono come le focacce, le pizze, gli involtini, le lasagne, i dolci, che hanno arricchito il buffet con cui si è stata celebrata la fine di questa esperienza ricca di emozioni. In attesa di poterla replicare, la prossima stagione.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.