07-10-2017

Il sapore antico del Fuoco

Seconda edizione per il Food Festival che ha raccolto sui Monti Iblei chef da tutta Italia, riscoprendo la semplicità

Foto di gruppo (affumicata) dei partecipanti al Fu

Foto di gruppo (affumicata) dei partecipanti al FuocoFoodFestival 2017

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Diego Rossi

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Saro Pennisi

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Giuseppe Zen

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Giuseppe Zen

Se domare il fuoco vi sembra un’operazione difficile, pensate a come potrebbe essere domare 30 cuochi italiani che cucinano su enormi bracieri su terra in un bosco di pini e lecci. Questa è stata l’essenza della seconda edizione del Fuoco! Food Festival, una rassegna che nulla ha avuto a che fare con gli show cooking e le tante, forse troppe, esibizioni del mondo gastronomico ma dove, al contrario, tornavano a cucinare con coraggio, improvvisazione e schiettezza e dove collaborazione e partecipazione erano elementi essenziali per la buona riuscita di ogni singolo piatto.

I lavori sono iniziati all’alba quando, a pochi passi al caseggiato rurale in pietra lavica del rifugio S. Bartolo del Bosco Contessa di Buccheri (Siracusa), attorno al quale è stata realizzata una piccola area attrezzata, piccoli rami e grandi tronchi sono stati accesi dai cuochi e dai loro aiutanti confortati dalle brioche del giovane pasticcere Vincenzo Tiri, arrivato per l’occasione. 

Di spalle, Giuseppe Zen

Di spalle, Giuseppe Zen

Era solo l’inizio di una lunga e bella giornata che li ha visti impegnati nella preparazione delle postazioni e delle materie prime procurate loro dai produttori locali coinvolti per l’occasione e dove l’unica regola era usare il fuoco e dare spazio alla propria fantasia e audacia.

Così c’è stato chi ha preparato spiedi originali e di grande impatto visivo, e di gusto, come quello di Giuseppe Zen di Mangiari di Strada di Milano, da lui stesso chiamato Teste e minchia per omaggiare il sacrificio dell’animale che viene macellato e di cui nulla deve essere sprecato, ma anche chi, come Cesare Battisti e Luca De Santi del Ratanà di Milano, ha cucinato nelle tegole le trote accompagnate da una delicata panzanella, o chi come Diego Rossi di Trippa, ancora a Milano, ha cucinato una spalla di pecora in un bidone condita con cervella cucinata con erbe, peperoncino e limone.

Questa manifestazione serviva anche per far lavorare insieme, per una volta, i cuochi siciliani che hanno portato semplicità e tradizione come ha fatto il macellaio Saro Pinnisi di Linguaglossa, che ha proposto ottimi panini con frittuli di maiale (orecchio, cotenna, coda, piede e grugno) bolliti, o come il filetto di osso piatto marinato con vino bianco e spezie, scottato sulla piastra e accompagnato da “pane di casa” dello chef Andrea Alì del ristorante Andrea di Palazzolo Acreide, o ancora il panino di Ninni Radicini di Casa Ciomod di Modica con pancetta cotta alla piastra, cipolle di Giarratana cucinate nella brace, cacio fresco e ketchup di pomodorino datterino, zucchero di canna e cacao.

Cesare Battisti

Cesare Battisti

Tra cotture dal fascino antico e cuochi affumicati, eccellenze del territorio e pizzaioli indefessi, location da fiaba e clima rilassato, FuocoFoodFestival ha vinto la sua scommessa dimostrando che si può fare buon cibo in maniera semplice e genuina dando ai conviviali piaceri della tavola il loro ruolo primario. 

Per i più golosi è stata anche l’occasione per assistere alla smielatura – l’estrazione del miele dai favi – e alla preparazione delle caramelle al miele fatte a mano, come vuole la tradizione, nella piazza di Sortino dove era in corso la Sagra del Miele, prodotto antico cantato da Virgilio, Ovidio e Teocrito. Visto il successo di questa edizione il problema sarà per Daniele Miccione, organizzatore dell’evento, mantenerne, per la prossima, l’anima virtuosa e il fuoco vivo.

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Giuseppe Zen

Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Tania Mauri

food writer and traveller, torinese di nascita ma romana d'adozione, da sempre nel mondo della comunicazione, scrive di enogastronomia “per caso” e per passione su diverse testate nazionali

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