28-08-2017
Cena magica a Il Pievano nel Castello di Spaltenna
In queste settimane su Identità Golose tutti i migliori ristoranti d'Italia nei luoghi di villeggiatura. Oggi torniamo in Toscana: dopo aver passato in rassegna i locali della Versilia e dintorni e quelli sul resto della costa tirrenica toscana, oggi andiamo tra gli splendidi borghi dell'entroterra
IL TIRABUSCIO' - via G. Borghi 73, Bibbiena (Arezzo), +39 0575 595474, tirabuscio.it Al Tirabusciò si mangia toscano, anzi casentinese. In questa terra di spirituale bellezza, Alberto Degl'Innocenti, chef e patron, fa una cucina di tradizione con prodotti genuini - tanti presidi Slow Food - descritti a chiare lettere nel menu. Molti dei produttori sono della zona e talmente vicini che Alberto ama fare la spesa tutti i giorni e selezionare personalmente ciò che mette in pentola con ricerca e attenzione. La Patata Rossa di Cetica, il Maiale Grigio del Casentino, la Chianina del Fracassi, il Pecorino abbucciato aretino sono celebrati a dovere. Poi ci sono determinazione e passione che, uniti alla mano del cuoco - un dono di natura che non si impara da nessuna parte, regalano al palato sapori veri e schietti. Leggi tutta la recensione di Chiara Aiazzi
PS - via Pianello Val Tidone 41, Cerreto Guidi (Firenze), +39 0571 559242, ps-ristorante.it Se si passa dalla Toscana una deviazione verso Cerreto Guidi è senza dubbio un'ottima scelta, sia per la bella Villa Medicea, oggi patrimonio dell'Unesco, sia per il ristorante PSdello chef Stefano Pinciaroli. Originario della zona, è rimasto affezionato a questa terra che celebra con la scelta di cibi autoctoni. Così, oltre al basso impatto ambientale e a reinvestire sull'economia locale, garantisce la genuinità delle materie. Il risultato finale, condizionato non di meno da competenza e passione, è più che persuasivo. Ricette della tradizione ripensate in chiave moderna con sapori nitidi, esaltati da cotture ineccepibili e dall'abbinamento armonioso con erbe aromatiche e spezie, anche nella preparazione del pane. Leggi tutta la recensione di Chiara Aiazzi
Il Borgo Santo Pietro
Lo staff di Arnolfo
IL PIEVANO AL CASTELLO DI SPALTENNA - via Spaltenna 13, Gaiole in Chianti (Siena) - Pieve di Spaltenna, +39 0577 749269, spaltenna.it Una pieve costruita sul volgere dello scorso millennio, il monastero romanico convertito all'hôtellerie nel dopoguerra, oggi due piscine, una trattoria e un ristorante gastronomico: non sono molte le strutture paragonabili al Castello di Spaltenna in Italia, considerata l'integrità di mura spesse, cui non è stata spostata una pietra. Spazi augusti, luminosi e floreali nella bella stagione, per il talento di Vincenzo Guarino, cuoco fra i più titolati della nouvelle vague campana grazie alla gavetta nei ranghi di Gualtiero Marchesi e Frédy Girardet, maestro del grande repertorio classico. Si tratta di un ritorno per lui, già transitato per queste cucine e queste colline, ormai giunto a una diversa maturità. Lo schema è quello glocal dei suoi conterranei cooptati nei grandi alberghi italiani: quindi prodotti locali, le carni, il pesce, le verdure dell'orto, con qualche integrazione nostalgica (le paste secche) e soprattutto reminiscenze a livello di spunti e associazioni. Leggi tutta la recensione di Alessandra Meldolesi
Dario Cecchini, mago della carne al Solociccia
ATMAN A VILLA ROSPIGLIOSI - via Borghetto 1, Lamporecchio (Pistoia) – Spicchio, +39 0573 803432, atmanavillarospigliosi.it La tappa più recente del girovagare "garibaldino" di Igles Corelli è la barocca Villa Rospigliosi di Lamporecchio dove ha da poco trasferito il suo Atman. Antiche volte in mattoni ed enormi camini sono sdrammatizzati da arredi ipermoderni. Tecnocucina a vista, pannelli di muschio alle pareti, dipinti contemporanei al soffitto. Un passo sempre avanti. Come lo è del resto la cucina di Igles. Rock, Garibaldina, Circolare. Il suo diktat: dei prodotti nulla è buttato ma tutto è trasformato secondo un moto perpetuo che ne amplifica le caratteristiche. Può sembrare gastrofilosofia eppure quando si assaporano i suoi piatti è bene affidarsi solo alle papille gustative e alle emozioni per godere della complessità del gusto anche quando gli ingredienti sono semplici. Leggi tutta la recensione di Chiara Aiazzi
Valeria Piccini
LA CUCINA DELLA LODOLA - via dell'Esse 1, Marciano della Chiana (Arezzo), +39 347 3321247, lacucinadellalodola.it «...e come carne abbiamo dell'ottima Fassona». Niente Chianina in val di Chiana? A La Cucina della Lodola funziona così: solo il meglio. Quindi se lo chef Carlo Porcu – classe 1978, mezzo toscano e mezzo sardo - conosce a Sinalunga un allevatore di splendidi esemplari di razza piemontese, non si fa problema a scegliere quelli, anche perché «sono bio, so cosa mangiano. Compro e macello personalmente una mezzana, e poi utilizzo ogni sua parte». Sarà anche per ciò che, in un pasto eccellente, il piatto che forse colpisce di più le papille gustative è una tartare. Mangiata mille volte? Non come questa: la carne a temperatura ambiente e tagliata a pezzettoni da mordere, che cedono sotto le fauci rivelando una natura sopraffina... Leggi tutta la recensione di Carlo Passera
Tavolo con vista al Campo del Drago
OSTERIA DI PASSIGNANO - via Passignano 33, Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), +39 055 8071278, osteriadipassignano.com L'appetizer non potrebbe essere più ghiotto del vialetto che attraverso lo spettacolo del Chianti introduce all'abbazia di Passignano. Luogo di serena bellezza, percorso da comitive internazionali affamate di toscanità. E proprio il territorio trova a tavola la sua espressione più materica e sincera. Dentro le spesse mura di questo quieto ristorante di campagna, fuori dal tempo e dalla frenesia, si offre al turista uno spaccato del paesaggio che lo circonda. La famiglia Antinori, proprietaria del complesso, è raro esempio di visione moderna e comunicazione, come testimonia ancor più la nuova futuristica cantina di Bargino-San Casciano, da non perdere. Leggi tutta la recensione di Piero Benvenuti
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
A cura della redazione di Identità Golose