28-09-2020
Il ciclo di lezioni Fab Food Conversation è stato anticipato da Fab Food, la prima mostra digitale di Elle Decore Italia, inaugurata nel luglio scorso. Nella foto, il Fab Food Ristorante Decor, un progetto di interni sviluppato da Vudafieri-Saverino Partners, un contrasto tra la sobrietà di tavoli minimal, allestiti da table set classici; sedute avvolgenti, e una iperdecorazione di gusto pop, realizzata in collaborazione con Richard Ginori 1735
Quattro appuntamenti importanti, pensati per sviluppare la cultura del design e del progetto. Quattro talk per ridisegnare la città in epoca post-covid. Un progetto ibrido, cioè analogico e digitale, pensato in epoca pre-emergenza, che ha visto la luce a fine luglio, su una piattaforma dedicata, www.fabfood.elledecor.it. È il riassunto di un’iniziativa importante, che coinvolgerà Elle Decor Italia, Identità Golose Milano e Comune di Milano in occasione di Milano Design City (28 settembre-10 ottobre). È la prima mostra mostra digitale di Elle Decor, magazine internazionale di design e tendenze, arredamento e stili di vita, architettura e arte, voluta dal direttore Livia Perando Matton, che condurrà la quasi totalità di interventi all’Hub di via Romagnosi 3. Titolano “Fab Food, The new spaces and rituals”, proprio perché metteranno al centro delle conversazioni ragionamenti su nuovi luoghi, riti e prodotti del mondo dell’alimentazione, un progetto immersivo che indaga la relazione tra cibo e design e la loro espressione formale - dagli spazi pubblici a quelli domestici. «L’operazione», afferma Roberta Battocchio, general manager di Hearst Global Design, «è unica nel suo genere. Riassume il Dna del nostro brand: spirito innovativo, contenuti di qualità, audience multicanale e ingaggiata e approccio data insight, con una particolare attenzione alla spinta drive to commerce. Questi i presupposti che hanno visto il coinvolgimento di 22 brand di primo livello del mondo del design che hanno affidato a Elle Decor il compito di sperimentare nuove modalità espositive e di narrazione legate ai loro prodotti».
Ancora dalla mostra digitale Fab Food, la zona Slow Good del ristorante, dominata da una maxi lampada evocativa e tavoli rotondi su base metallica. Sono un omaggio alla tradizione asiatica e occidentale, dei pranzi conviviali: il menu non ha più gerarchie, e si sceglie tutti insieme
Uno scorcio della zona Eat Alone del ristorante Fab Food: tavoli in versione più compatta, accostati a una serie di librerie, arredano gli angoli Eat Alone, filtrati rispetto al resto della sala da pannelli di vetro a garanzia della privacy. Per mangiare comunque in compagnia, ma di un buon libro
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
di
A cura della redazione di Identità Golose
Nella Lobby di Casa Baglioni Milan si riconoscono i capolavori di Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, mentre il grande lampadario di Panzieri all’ingresso è una composizione studiata dagli architetti è un chiaro riferimento alla struttura al neon di Lucio Fontana esposta al Museo del ‘900 in Piazza Duomo
Il vaso di design della Collezione Casa Marrazzo 1934 potrà diventare, ad esempio, un contenitore per i vostri fiori
Davide Oldani con una delle lampade della linea Bontà che ha disegnato per Artemide. Lo chef è stato protagonista ieri di un talk al Supersalone di Milano, come tema proprio il rapporto tra food e design
Identità Golose Milano è tutto quello che accade tra le mura dell’hub internazionale della gastronomia: eventi, attività esclusive, ma anche aggiornamenti sugli attesi cambi menu a cura dell’executive chef Edoardo Traverso, fino ai deliziosi report delle cene firmate da prestigiosi chef ospiti