08-02-2015
POESIA VEGETALE. Enrico Crippa di Piazza Duomo ad Alba (Cuneo), autore di una magistrale lezione sui vegetali nella mattinata di apertura di Identità Milano 2015 (foto di Francesca Brambilla e Serena Serrani)
Undici anni di Identità Milano, ormai un consolidato appuntamento per il mondo del food. Il rito laico viene introdotto da Claudio Ceroni, patron di Magenta Bureau, che esprime tutto il suo orgoglio per la miriade di iniziative che vede ormai coinvolto il marchio; poi è la volta di Paolo Marchi accennare al grande, prossimo appuntamento con Identità Expo. Ma il tempo incalza ed è già prima lezione: amarcord con foto di Identità Milano 2005, con un Pietro Leemann meno incanutito. Ora ha assunto la foggia del grande saggio e officia l’altro rito mattutino, molto spirituale: «Sarò il vostro sacerdote». L’apertura di congresso gli spetta di diritto, perché il tema di quest’anno è “Una sana intelligenza” e lui «da sempre cucina vegetariano, ma la chiamava “alta cucina naturale” perché altrimenti la gente si spaventava», commenta Marchi.
Pietro Leemann, salute e ascetismo in apertura del congresso
SERISSIMO. Alain Ducasse, intervenuto a lezione con Romaine Meder, executive chef del Plaza Athenée di Parigi
Viene subito smentito, perché è davvero da wow la lezione seguente, artefice un Enrico Crippa in forma smagliante: «Cuciniamo topinambur, rape, cardi, perché questo offre la stagione - esordisce - Anzi, sarebbe bello che Identità Milano fosse programmato anche in altri periodi, per consentirci di affrontare altri ingredienti» (al che Marchi conferma di essere più avanti: «L’anno prossimo il congresso inizierà un mese dopo, è già previsto»). E’ un botta e risposta indiretto che condisce una serie di piatti fenomenali: Insalata di mare affumicata (con olio aromatizzato all’aringa, polpa di riccio di mare, polvere di finocchi secco e di carbone vegetale a ricordare un incendio nell’orto di Piazza Duomo. Completano alcuni fiocchi di katsuobushi e quel limone candito portato ad Alba da Corrado Assenza). Non è l’unica magia: il daikon diventa bresaola, marinato nella salsa di miso e condito con rucola, olio e grana padano («Una quintessenza di Crippa», commenta Marco Bolasco sul palco). Poi il broccolo romano incontra una salsa di cozze, la bietola una marmellata salata di agrumi... Si termina dolci: la scorzonera a bagno di sciroppo di liquirizia sposa una crema pasticcera a base di grano saraceno.
La barbabietola di Brett Graham, chef del Ledbury di Londra. Per lui, due piatti no frills
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera