30-01-2012
Iside De Cesare della Parolina di Acquapendente (Vt), protagonista attesa nella giornata di Identità Donna, lunedì 6 febbraio in Sala Blu 2. Con lei, terranno lezione Viviana Varese di Alice a Milano, Aurora Mazzucchelli del Marconi di Sasso Marconi (Bo), Chiara Patracchini della Credenza di S. Maurizio Canavese (To), Cristina Bowerman del Glass di Roma, Antonia Klugmann del Ridotto di Venezia e Marianna Vitale del ristorante Sud di Quarto (Na) (foto Castiglioni)
«Quando il marito è diventato presidente, Michelle Obama ha continuato a comportarsi come una donna di colore, ecco perché piace e viene rispettata. Solitamente le persone di colore, quando hanno successo, iniziano a imitare i bianchi. È una questione di stereotipi, ed è così anche per le donne in cucina. Cercano di replicare un modello maschile, persino nella fisicità, basti pensare a Carme Ruscalleda o a Elizabeth Falkner, con un aspetto mascolino, e mi ci metto dentro anche io...». La questione presidenzial-razziale traslata al mondo dell’alta cucina. Così Cristina Bowerman, protagonista insieme a Iside De Cesare, Marianna Vitale e altre top chef d’Italia a Identità Donna, costola del congresso in programma lunedì 6 febbraio - offre un efficace e soprattutto inedito punto di vista capace di non cadere nella trita domanda sulla differenza uomo-donna, e cita gli States, lei che ha vissuto e si è fatta le ossa tra San Francisco e Austin: «Siccome storicamente il cuoco di successo è uomo – prosegue la chef di Glass Hostaria a Roma – la paura è che allontanandosi da quello stereotipo, anche solo nell’utilizzo della giacca, non si riesca più ad affermare il proprio talento. Invece bisogna cercare sì uno stereotipo, ma tutto al femminile, e fare gruppo». In questo, Italia e Stati Uniti non si assomigliano: «Anche in America ci sono pregiudizi ma poi vengono superati attraverso la professionalità. E si può fare business: Nancy Silverton ha messo su un impero, in Italia non sarebbe possibile». Sul palco di Identità Milano la Bowerman presenterà due piatti, frutto di una sempre maggiore fascinazione per una tecnica – complici le ultime, frequenti chiacchierate con il ricercatore-blogger Dario Bressanini - capace di esaltare al massimo l’espressione di un ingrediente, come nel caso della patata (cotta in modo da conservare gli amidi all’interno della molecola) utilizzata per gli Gnocchetti con guancette di baccalà, bagna cauda orientale, pomodoro confit e clorofilla di prezzemolo.
I volti delle 7 protagoniste di Identità Donna (collage di Manuel Crippa)
Cristina Bowerman: pugliese, lunghi trascorsi in Usa, ora cuoca del Glass di Trastevere, Roma
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
Romano, scrive di enogastronomia e viaggi sul Sole 24Ore e collabora con numerose testate, tra cui La Repubblica e L’Uomo Vogue. È docente allo Iulm e lecturer in Food Media per diversi college americani. Twitter @fdecesareviola